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SVIZZERAQuell'accordo solidale sul gas con la Germania che c'era, e oggi... chi lo sa

03.10.22 - 21:42
Con la crisi energetica alle porte un accordo con i vicini tedeschi sembra poco realistico, e c'entra anche l'Italia
Deposit/Reuters
Quell'accordo solidale sul gas con la Germania che c'era, e oggi... chi lo sa
Con la crisi energetica alle porte un accordo con i vicini tedeschi sembra poco realistico, e c'entra anche l'Italia

BERNA - Lo scorso maggio a Davos i consiglieri federali Guy Parmelin e Simonetta Sommaruga hanno annunciato la negoziazione di un accordo di solidarietà comune in caso di carenza di gas con il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck. Per mesi da entrambe le parti non è trapelato niente sull’andamento dei negoziati. Ora che un accordo sta diventando progressivamente più necessario, i toni sono cambiati. 

Accordo sempre più lontano - Ad annunciare le difficoltà di concretizzazione dell'accordo ci ha pensato la stessa Simonetta Sommaruga. Ieri la ministra dell’Energia per la prima volta si è mostrata meno fiduciosa: «Siamo in trattativa, ma non è chiaro se l’accordo andrà in porto», ha detto alla NZZ am Sonntag.

Di recente anche il quotidiano tedesco Welt aveva riportato i dubbi del ministro tedesco: «Un accordo bilaterale che leghi Germania e Svizzera a un obbligo di solidarietà reciproca in caso di emergenza gas non è previsto prossimamente». Questo nonostante la Svizzera stia spingendo per una collaborazione di questo tipo. «La Germania non è però obbligata ad aiutare un non membro dell’Ue».

«Svizzera poco interessante» - Una doccia fredda che, per il quotidiano di lingua tedesca, non deve sorprendere. Secondo le informazioni raccolte, le intenzioni della Germania erano diverse e includerebbe anche l’Italia all'accordo. Agli occhi di Berlino infatti la Svizzera non rappresenta un partner sufficientemente interessante per un’intensa unicamente bilaterale.

Non solo perché il nostro Paese non ha riserve di gas su scala nazionale - e anzi si appoggia esclusivamente sulle importazioni - ma la Svizzera non è un membro dell’Unione Europea. Di conseguenza le questioni legali per stabilire un contratto di questo tipo rappresenterebbe un terreno spinoso difficile da risolvere.

C'era una volta il WEF... - Eppure tutto sembrava andare per il verso giusto questo maggio a Davos con un Habeck propositivo che aveva incontrato Simonetta Sommaruga e Guy Parmelin. A luglio, però, ecco arrivare i primi singhiozzi: stando a Berlino, hanno scritto diversi quotidiani del gruppo Tamedia, il problema pare risiedesse nella sede giuridica che avrebbe dovuto vigilare sull'accordo, ovvero Bruxelles che a Berna - pare - stesse stretta.

All'inizio di settembre, tuttavia, la parte svizzera era ancora fiduciosa che l'accordo potesse essere concluso al più tardi entro ottobre. Ma ora questo non è più considerato realistico: sì, l'intero processo è improvvisamente in discussione. I colloqui si sono rivelati più complicati del previsto. 

L'Italia è il terzo incomodo (anzi, scomodo) - La Germania, d'altra parte, pare sia estremamente interessata a un accordo con l'Italia. Anche perché l'Italia, che dipendeva dal gas russo come la Germania all'inizio della guerrain Ucraina, da allora ha sviluppato nuove fonti d'approvvigionamento che fanno gola a Berlino. I gasdotti dalla Penisola, tra l'altro, passano proprio sul territorio rossocrociato (e pure ticinese).

E qui sorge il problema: l'Italia, per la quale il gas è una risorsa fondamentale e irrinunciabile, non ha alcuna intenzione di cedere le sue riserve. Men che meno con un governo neoletto di destra e antieuropeista come quello di Giorgia Meoni. Una gelata, questa, che rischia di nuocere praticamente solo a Berna.

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COMMENTI
 

Sarà 1 anno fa su tio
“Gli Stati non hanno né amici permanenti né nemici permanenti: hanno solo interessi”. Henry Kissinger

Sarà 1 anno fa su tio
@Equalizer - D'accordo, e poi la temperatura è scesa! Vedremo cosa diranno quando scadrà l'ora legale e dovremo accendere le luci alle 17:00... Consiglio di cenare a lume di candela.

Equalizer 1 anno fa su tio
Comunque per andare appena un zik fuori dal gas ma restando sull'energia, l'altro giorno dicevano che i consumi non calano nell'elettrico a settembre abbiamo consumato come ad agosto..... qualcuno spiega a questa gente che a settembre abbiamo perso quasi 90 minuti di luce giornaliera rispetto ad agosto? Già solo questo potrebbe chiaramente indicare che un risparmio c'è stato e non indifferente.

vulpus 1 anno fa su tio
Ma di contratti sembra non ce ne siano mai stati, ma solo discussioni informali. Ma nel nostro piccolo facciamo gli stessi errori dei grandi e dell'Europa. Si dipende ciecamente da fonti non affidabili, solo con l'obiettivo di risparmiare. Come le delocalizzazioni: si portano le conoscenze all'estero, rinunciando alla propria casa. Poi quando queste nazioni, dove l'unica qualità è lo sfruttamento delle maestranze, vanno in tilt, avanti a pignistei.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Mi pare strano che le AIL o Metanord acquistino gas in Italia senza contratti (per esempio). Alla fine le pompe non si accendono con discussioni informali.

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
È la confederazione che ha sempre risposto alle sollecitazioni confermando che avevano concluso accordi con le nazioni confinanti. Ma forse si son trovati per il capuccino...

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Circa un mese fa, a sentire il direttore di AIL, non avremmo dovuto avere problemi poiché loro facevano acquisti con contratti triennali, per cui, sempre secondo il direttore, anche i prezzi avrebbero dovuto restare bloccati...

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
@Sarà mi pare che non ci siano grandi problemi per il Ticino e per le forniture dell'Italia. Alla fine Draghi ha fatto un gran lavoro sul tema. La nazione dalla quale la Svizzera vuole assicurare le importazioni è la Germania, come vediamo è la più in difficoltà dell'UE. Ovviamente a loro non interessa legarsi con una nazione alla quale dovrebbero solo dare gas (quando non ne hanno) come a noi forse converrebbe trovare altre soluzioni vista la situazione tedesca.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Ma anche gli accordi con l'Italia sono stati sospesi dopo la partenza di Draghi.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Scusate ma i contratti? Comunque non è la prima volta che Germania e Italia infrangono promesse e trattati (la seconda non è affidabile in tempi di guerra, figuriamoci in pace)

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Ormai la piccola CH si deve rassegnare alle volontà del gigante UE.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a centauro
Eh no caro, se vengono violati contratti ci sono in ballo penali. In questo caso è una discussione fra azienda importatrice (Svizzera) ed esportatrice (Europa), non capisco perché fare un accordo di solidarietà, ci sono contratti in scadenza che rischiano di non esser rinnovati?¶ Comunque sia né l'Italia, né la ricca e seria Germania si sono dimostrati partner affidabili, quindi eviterei di legarmi a doppio filo con quest'ultima riguardo al gas naturale (sopra tutto perché sono fortemente dipendenti dalla Russia che sempre meno è felice d'esportare / ne ha la capacità visto che saltano i gasdotti)

RV50 1 anno fa su tio
Risposta a centauro
centauro Questa piccola Svizzera come la consideri a molto da insegnare a quei scalda sedie che sono a Bruxell ... unico neo che attualmente abbiamo un Consiglio Federale piuttosto carente... ma ugualmente se tu consideri un gigante la comunità UE questo mi da molto da pensare che il tuo concetto di valutazione sia molto carente, ma siamo in democrazia e ognuno la pensa come vuole , però ai sempre una possibilità fare le valige e andare dal GIGANTE UE auguri e buon viaggio

volabas56 1 anno fa su tio
redazione di tio...vedo che siete ancora sprovvisti del dizionario.Il mio era un commento perfettamente in linea con quelli sotto.

ugo202230 1 anno fa su tio
E’ giunto il momento di adottare misure: Far pagare pedaggio al Gottardo, mendò manodopera a estera in tutta la Svizzera, ed obbligare a firmare gli accordi sui frontalieri. Basta piegarsi

Elveg 1 anno fa su tio
Era da prevedere un altra trombatura, noi diamo a cani e porci e quando si tratta di ricevere, solo la vaselina ci resta…

M70 1 anno fa su tio
noi diamo tutto a tutti..prima gli altri e poi gli svizzeri ma quando abbiamo bisogno ecco! politici tutti a casa..fanno schifo!

Marta 1 anno fa su tio
Ragione di più per incentivare tutte le soluzioni (fotovoltaico in prima linea) che ci possono rendere autonomi nel bisogno energetico! Per esempio perché non ricoprire tutte quelle zone di terreno non usufruibili, tipo lungo l'autostrada, di pannelli solari?

Sarà 1 anno fa su tio
Facciamo un buco nel gasdotto che attraversa la Svizzera!

Güglielmo 1 anno fa su tio
e ci credevano anche..... a siamo ben messi se non altro..

Bleniese 1 anno fa su tio
731 anni di onorata e rispettata Nazione buttati alle ortiche dal peggior governo di sempre.. E non sono neppure capaci di vergognarsi e chiedere scusa al popolo che li foraggia abbondantemente!

Luchì92 1 anno fa su tio
unione europea=grande fallimento comandato dalla Germania 🤡

Gio58 1 anno fa su tio
I nostri "amici" vicini sono interessati ad accordi solo quando fa comodo loro. Ed i nostri bernesi si bevono tutte le loro promesse. Abbiamo un Consiglio Federale di una pochezza disarmante!!

gruzi 1 anno fa su tio
Ma non è che assieme a Maurer può dimettersi anche la Somaretta ?

RV50 1 anno fa su tio
Risposta a gruzi
gruzi e magari anche Cassis " visto che la Migros a levato le caramelle ( cassis) perché pericolose ?

Princi 1 anno fa su tio
Pinocchio era meno bugiardo !!!!!!!!!

Princi 1 anno fa su tio
Eh invece del gas tonnellate di vaselina ( per certa gente a palazzo F)

egi47 1 anno fa su tio
Aumentate il prezzo della benzina a 5 franchi, chiudete le piste di ghiaccio, non fate partire le funivie, non riscaldate le piscine, le partite di calcio fatele giocare a mezzogiorno e tifosi solo con mezzi pubblici. Il problema é risolto.

RV50 1 anno fa su tio
Risposta a egi47
egi47 Da già che sei in argomento perchè non una proposta di inviarci una pistola e un colpo per suicidarci!!! almeno togliamo dall'imbarazzo il nostro consiglio federale perché fra non molto molti saranno con l'acqua alla gola

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a egi47
@egi47 - Nessuna delle misure che proponi ci farebbe risparmiare gas.

egi47 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Se avessimo molto petrolio e elettricità potremmo sbattercene del gas.

Morza 1 anno fa su tio
Che vergogna davvero...

Luganese 1 anno fa su tio
Togliete le sanzioni, che stanno dimostrando di danneggiare più la popolazione svizzera che quella russa. I russi sono abituati a vivere con poco e a basse temperature: noi no!

S.S.88 1 anno fa su tio
Risposta a Luganese
Sono d’accordo! La Svizzera per farsi aiutare dall’Europa ha calato le braghe mettendo sanzioni ma adesso quella che rimetterà e’ proprio la Svizzera anche perché non è più credibile grazie al governo che abbiamo!

RV50 1 anno fa su tio
Risposta a Luganese
Luganese fintanto che a Bruxell c'é quella "somarella" che il suo primo pensiero appena si sveglia é quello di telefonare al grande fratello USA , oggi che sanzioni ci inventiamo, come le ultime carta wc lavatrici e via dicendo ; certo che a capo di quel circo prima c'era un alcolizzato e nessuno me lo può smentire ora abbiamo un'altra dirigente che il suo posto sarebbe alla buvet a servire caffé sempre che ne sia all'altezza. e da noi c'é ancora gente che é propensa ad entrare in questa fallimentare UE

RV50 1 anno fa su tio
Altro fallimento della politica Svizzera
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