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SVIZZERA«Ho preso il Long Covid dopo il vaccino», perché sul web si parla della sindrome Post Vac

29.09.22 - 10:14
La scienza non la conferma (ma nemmeno la smentisce) ecco cosa c'è da sapere su uno degli ultimi misteri legati al virus
AFP
«Ho preso il Long Covid dopo il vaccino», perché sul web si parla della sindrome Post Vac
La scienza non la conferma (ma nemmeno la smentisce) ecco cosa c'è da sapere su uno degli ultimi misteri legati al virus

ZURIGO - Non ha mai avuto il Covid, eppure Paloma (nome di finzione) da qualche settimana non riesce a portare a casa le giornate: spossatezza, dolori articolari e qualche linea di febbre la sera. E nemmeno con il riposo assoluto i sintomi se ne vanno. Insomma, tutto lascerebbe presagire un Long Covid ma, il problema di base, è che lei il SarsCov2 non l'ha mai contratto.  

Poi, a un certo punto, i sintomi peggiorano: fitte al torace ed eruzioni cutanee, teme una miocardite e va dal dottore. Ma anche qui, nessuna diagnosi risolutiva. Le cose inizieranno ad andare meglio solo un anno dopo.

Per Paloma è impossibile non fare un collegamento con il vaccino: «Prima stavo bene, ho iniziato a stare male non molto dopo la seconda dose», racconta in un post online. La sua storia non è unica perché trova riscontro in altre, e così sulla rete si inizia a parlare di una pseudo-sindrome Post Vac (da dopo vaccinazione, ndr.) che interessa soprattutto le giovani donne.

Diciamo pseudo perché, al momento, non vi è alcuna chiara conferma da parte della scienza. Questa riconosce sì gli effetti collaterali del vaccino (che sono ben noti) ma non un simil-long Covid, come quello che si ritrova nelle testimonianze dei presunti affetti da Post Vac.

«La cosa non si può escludere del tutto», spiega al TagesAnzeiger Gregory Fretz, esperto Covid dell'Ospedale cantonale dei Grigioni a Coira. Il medico, che ha in cura 5 pazienti affetti dalla supposta sindrome, ribadisce come - al momento - di certezze non ce ne sono: «in nessun caso però deve passare il messaggio che è meglio non vaccinarsi, sarebbe pericoloso», ribadisce.

Una delle spiegazioni della scienza, al momento, è che molti dei casi di questa "sindrome" Post Vac siano in realtà casi di Sindrome da fatica cronica (i sintomi sono più o meno gli stessi). Insomma, visto il gioco dei grandi numeri - le dosi di vaccino somministrate in Svizzera sono milioni - non è escluso che la coincidenza possa effettivamente essersi presentata.

In ogni caso, l'occorrenza di un simil-long Covid dopo una vaccinazione è estremamente rara: le stime non ufficiali parlano di uno 0,01/2% dei vaccinati (quindi una persona ogni 5mila o 10mila). L'occorrenza sarebbe 500 volte più rara rispetto al contagio da coronavirus. Si tratta, ovviamente, di numeri da prendere assolutamente con le pinze.

Sebbene sul web i portali che riuniscono in associazione chi soffre di Post Vac siano diffusi a livello globale, la medicina resta fortemente scettica.

Stando a Swissmedic, interpellata dal quotidiano zurighese, in Svizzera è stato ufficialmente segnalato un singolo caso. Per quanto riguarda gli altri effetti collaterali noti, invece, sono circa 6'000 quelli catalogati come gravi (lo 0,1%).

Le ipotesi della scienza

Anche se, come già scritto, con la pseudo-sindrome da Post Vac l'incertezza è l'unica certezza, il mondo scientifico ha tentato di fare qualche ipotesi. Le teorie sono parecchie: si va dall'infiammazione delle cellule causata da una creazione eccessiva di anticorpi, passando per il risveglio di altri virus dormienti nel corpo dei pazienti (come quello di Epstein-Barr) a causa del vaccino. Altra possibilità, quella più accreditata dai medici, riguarda la possibilità che si tratti effettivamente di un contagio da coronavirus - di cui non ci si è accorti - il cui long Covid potrebbe essere stato esacerbato dagli effetti collaterali del farmaco.

 

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