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SvizzeraAuto in panne, 90mila svizzeri soccorsi da TCS

19.09.22 - 09:39
Le domande di assistenza sono giunte in prevalenza da Francia, Italia e Germania.
Foto TiPress
Auto in panne, 90mila svizzeri soccorsi da TCS
Le domande di assistenza sono giunte in prevalenza da Francia, Italia e Germania.

VERNIER (GE) - È stata un'estate di intenso lavoro quella che sta volgendo al termine per gli operatori del TCS: la centrale d’intervento ha ricevuto quasi 400'000 chiamate e, tra inizio giugno e fine agosto, i pattugliatori sono intervenuti 90'000 volte sulle strade. All’estero, il TCS ha prestato assistenza ai propri soci aprendo 14'000 dossier, di cui 1’400 per consulenze mediche, e ha compiuto 410 rimpatri sanitari.

Tempo di attesa dei soccorsi all'estero più lungo del previsto - Come il barometro dei viaggi aveva lasciato presagire a fine aprile, nell’estate 2022 gli Svizzeri hanno massicciamente ripreso la strada delle vacanze. Dal mese di giugno, il TCS ha registrato un forte aumento delle domande di assistenza, sia in Svizzera che all’estero. «Nonostante le difficoltà, il TCS è sempre riuscito a prestare soccorso ai propri soci, anche se talvolta il tempo d’attesa all’estero è stato più lungo del previsto»

Aumento delle chiamate del 30% per batterie difettose, guasti al motore e danni alle ruote - Soprattutto nel mese di luglio, quando si è registrato un aumento del 30% delle chiamate di automobilisti rimasti in panne: difetti della batteria, danni alle ruote e guasti al motore sono state le cause più frequenti di malfunzionamento dell'auto. Sui veicoli elettrici, invece, sono state soprattutto le ruote ad aver causato problemi, seguite dalla batteria d’accensione. «In quasi l’80% dei casi, comunque, dopo l’intervento del pattugliatore, i soci del TCS hanno potuto proseguire il viaggio» fanno sapere dal TCS. 

Rimpatri sanitari, 410 cittadini elvetici riportati a casa e ricoverati negli ospedali svizzeri - Quasi 4'000 chiamate chiedevano ragguagli sul sistema di pagamento automatizzato delle autostrade Telepass. «Ciò dimostra che quest’estate numerosi turisti svizzeri hanno deciso di recarsi in Italia, Francia, Spagna e Portogallo in auto» puntualizzano dati alla mano i referenti di TCS. Che riferiscono anche come la squadra medica del TCS abbia dovuto eseguire 1'400 consulenze e, «in 410 casi predisporre un rimpatrio sanitario in Svizzera. Le domande di assistenza sono pervenute soprattutto dalla Francia, Italia e Germania». Ma l’assistenza alla persona ha riguardato i soci di TCS nel mondo intero, «dal Canada alla Grecia, dal Brasile alla Thailandia» affermano. 

Il TCS rende noto che «sempre durante l’estate 2022, i Paesi di destinazione più colpiti dalle disdette di viaggio sono stati la Svizzera con oltre il 16% dei casi, l’Italia con il 15% dei dossier e la Francia con l’11%. I dossier aperti per bagagli smarriti o danneggiati hanno riguardato soprattutto gli Stati Uniti, con il 16% dei casi, seguiti da quelli con destinazione Grecia con quasi l’8% e Spagna con circa il 6%».

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