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SVIZZERATremano le FFS, perdono 142 milioni di franchi

15.09.22 - 10:26
Preoccupa la crisi energetica che peggiorerà la situazione. Intanto i treni sono più affollati, ma questo non basta.
20 Minuten
Tremano le FFS, perdono 142 milioni di franchi
Preoccupa la crisi energetica che peggiorerà la situazione. Intanto i treni sono più affollati, ma questo non basta.

BERNA - I treni sono un po' più pieni rispetto allo scorso anno quando la pandemia faceva più paura, ma questo non è bastato a risollevare le finanze delle FFS che hanno chiuso i primi sei mesi di quest'anno con una perdita 142 milioni di franchi. Nei primi sei mesi del 2022 ci sono stati 1,10 milioni di clienti che hanno viaggiato ogni giorno sui treni. Un aumento del +43,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma con un 15,1% in meno rispetto a prima della pandemia. Se a tutto ciò ci aggiungiamo le preoccupazioni per la crisi energetica che si acuirà nei prossimi mesi, c'è di che preoccuparsi. E la preoccupazione è tanta tra i dirigenti delle FFS e l'hanno chiaramente espressa oggi in una conferenza stampa a Berna. 

Il risultato semestrale tuttavia è migliore di quello registrato nel 2021 (-389 milioni di franchi), ma resta pur sempre negativo. L'ex regia federale patisce sempre gli effetti della crisi del coronavirus e dal mese di maggio la domanda ristagna. 

Le FFS acquistano energia - La situazione rimane certamente tesa per l'aumento elevato dei prezzi energetici. L'azienda utilizza per il 90% energia idroelettrica, che proviene per la maggior parte dalle sue centrali. Ma, attualmente, queste producono meno energia a causa della siccità e del basso livello dei bacini artificiali.

Al fine di poter produrre in proprio l'elettricità in caso di penuria, le FFS mantengono attualmente i loro bacini il più possibile pieni, si legge nella nota. Ciò li obbliga a procurarsi energia di sostituzione sul mercato a costi in forte crescita.

Tale situazione ha già avuto ripercussioni negative sul risultato semestrale del settore Infrastruttura Energia, con -24,2 milioni di franchi (2021: +17,5 mio). La situazione si è aggravata durante l'estate e peserà fortemente sul risultato annuo 2022.

I viaggiatori scelgono di viaggiare di notte -  Per alcune destinazioni, in particolare nel traffico (notturno) internazionale, un numero sempre maggiore di viaggiatori attenti alla questione ambientale sceglie il treno, nel 50° anniversario di Interrail la domanda ha a volte persino superato i livelli del 2019. Le FFS devono però ancora lavorare sul fronte della puntualità e del sistema di ticketing internazionale: ad esempio non è possibile comprare sull'app molti biglietti per i treni che vanno all'estero, anche solo quelli che vanno a Milano. Eppure l'acquisto digitale dei biglietti è il sistema più diffuso: ben nove viaggiatori su dieci hanno acquistato il biglietto su canali digitali o al distributore automatico. A fine giugno 2022 erano in circolazione 413 000 AG, il 4,4 percento in più rispetto al 2021 (−16,3% rispetto al 2019). Il numero di metà-prezzo in circolazione ha toccato il record di 2,9 milioni, il 7,6% in più rispetto al mese di giugno 2021 (+9,6% rispetto al 2019).

La crisi del traffico a lunga percorrenza - Un forte calo si è registrato sul traffico a lunga percorrenza finanziato con mezzi propri, il quale ha continuato a essere in perdita gravando sul risultato semestrale con meno 123 milioni di franchi. Le FFS presentano una quota di energia idroelettrica, perlopiù prodotta nelle proprie centrali elettriche, pari al 90%. Attualmente stanno producendo meno energia a causa della siccità e dei bassi livelli dell’acqua nei laghi artificiali. Per riuscire a produrre corrente anche in una situazione di penuria e quindi mantenere l’offerta ferroviaria quanto più possibile completa, le FFS stanno mantenendo i propri laghi artificiali il più possibile pieni. A tale scopo devono acquistare energia sostitutiva sul mercato, sostenendo costi in forte crescita. Questa situazione ha già avuto nel primo semestre effetti negativi sul risultato del settore Infrastruttura Energia (2022: −24,2 milioni di franchi, 2021: +17,5 milioni di franchi). La situazione si è aggravata durante l’estate e peserà notevolmente sul risultato annuale 2022.

Puntualità - Resta una spina nel fianco la puntualità. La circolazione dei treni è generalmente affidabile, mentre la disponibilità non è stata soddisfacente, in particolare in Ticino e nella Svizzera romanda. La puntualità dei treni e delle coincidenze e la soddisfazione della clientela privata sono state nel complesso buone, pur con qualche differenza a livello regionale. Per garantire anche in futuro treni puntuali, affidabili e una circolazione stabile, le FFS vagliano diverse possibilità. In quest’ottica, d’intesa con l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) e i Cantoni le FFS stanno valutando di integrare nell’orario, a partire dal 2025, maggiori riserve per i numerosi lavori nella Svizzera romanda. 

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COMMENTI
 

Elisa_S 1 anno fa su tio
Ci sarà da aspettarsi che questo inverno il numero dei treni in circolazione di ridurrà di parecchio. E sicuramente una soluzione percorribile. Ci si adatterà, non abbiamo molto scelta. In certi orari i treni sono mezzi vuoti...spreco energie enorme. I problemi ci sono statale o privatizzata che sia. L'unica differenza e la gestione finanziaria che probabilmente privatizzata crea conflitti di interesse indiretti che influenzano negativamente alcuni processi interni.

Sarà 1 anno fa su tio
Sembrava che la privatizzazione delle ex regie avrebbe portato solo vantaggi per i clienti... In realtà se vuoi essere sicuro che una lettera giunga a destinazione devi inviarla A plus o racconandata, con i prezzi che conosciamo, spedire un pacco costa un rene... Per le ferrovie invece per chi viaggia regolarmente ci sono molte possibilità per risparmiare ma per chi usa il treno saltuariamente i biglietti sono molto cari. I dirigenti di FFS e Posta guadagnano quasi 1 milione l'anno...

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
FFS e Posta sono 100% proprietà della Confederazione Svizzera, quindi non capisco perché si continui con sta storia delle privatizzazioni, non ci sono state.

spike3.0 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Essere proprietario non vuol dire avere a busta paga ogni singolo individuo che lavora per l'azienda, privatizzare implica delegare determinate mansioni a ditte esterne private dietro a logico corrispettivo in denaro, così funziona almeno per i trasporti della Posta, con logico tornaconto economico. Quindi il servizio Postale è ferroviario sarà anche al 100% di proprietà statale, ma la privatizzazione c'é eccome...ah, in posta settore trasporti pesanti ci lavoravo, 10anni fa erano di gran lunga superiori i privati che bazzicavano in quel di Cadenazzo, chissà ora

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Esatto. Questo tipo di privatizzazione serve a togliere le aziende da un controllo politico e ad assegnare salari d'oro ai manager e sedie nei consigli di amministrazione. Dietro c'è sempre la Confederazione semmai si debba coprire qualche deficit.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a spike3.0
@spike mica tanto, privatizzare vuol dire trasferire un bene o un'attività dal settore pubblico a quello privato. Per esempio se domani comprassi un terreno pubblico lo starei privatizzando, se il comune dividesse il mappale in due semplicemente sarebbe una riorganizzazione del catasto. Quella che voi chiamate privatizzazione semplicemente è un cambio di statuto da Regia federale a Società anonima a statuto particolare. Per legge il consiglio federale deve esser azionista di maggioranza, inoltre fintanto che rimane azionista unico (situazione attuale) rappresenta l'assemblea generale quindi eleggono il cda. In pratica funziona esattamente come se fosse un ufficio federale. In sintesi hanno cambiato lo statuto, reso libero il mercato ferroviario (quindi tramite un meccanismo d'aste riservi la tratta e ci mandi la locomotiva) e basta. Il fatto che l'azienda sia gestita con cul0 è perché gestita col cul0, non perché a quanto pare qualcuno si è sognato che è diventata pubblicamente privata, magari con un qualche magna magna da vendita che non c'è stata o altro. Chi dice che è stata privatizzata semplicemente o è confuso, o mente, o usa il termine tendenziosamente per far intendere che pubblico è bello, privato no. Ripeto, gestita male, siamo d'accordo, magari da persone sbagliate, siamo d'accordo, però non è una falsa privatizzazione ad aver segnato un cambio di qualità, semplicemente saranno cambiate le persone che ci lavorano. Il controllo politico c'è esattamente come c'era prima, semplicemente o non lo esercitano, o i politici sono meno talentuosi oppure un mix di tutto. In ogni caso il lavoro viene comunque delegato (a meno che prima del cambio di statuto il consigliere federale di turno organizzava tutti gli orari, teneva tutti i conti, mandava tutte le paghe, organizzava tutta la logistica, tutte le tratte, tutte le manutenzioni, ...........)

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Tra l'alro ho visto un bel grafico dove si nota che sia il traffico privato su ruota che quello ferroviario sono circa raddoppiati dagli anni 80 ad oggi (+100% veicoli e +100% traffico ferroviario seppur con numeri di gran lunga maggiori per la gomma). Non mi sembra che sulle strade pubbliche ci siano meno problemi che sulle ferrovie, anzi, trovo solo colonne e asfalto oramai usurato.

MissKirova 1 anno fa su tio
Farle tornare statali,come la posta. Si stava così bene prima! Ora tra globalizzazione/privatizzazione,è tutto peggiorato.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a MissKirova
SBB e Posta sono 100% statali.

il barbiere 1 anno fa su tio
Ecco pronta la scusa per aumentare il prezzo dei biglietti. Complimenti

RR024 1 anno fa su tio
Risposta a il barbiere
Più che aumentare i prezzi dei biglietti (che sicuramente succederà), ecco pronta la scusa per andare a piangere a Berna a mungere la mucca Helvetia!! Tanto di soldi ce ne sono a TONNELLATE! Vedi i nostri pensionati e i vari aumenti generali! E per finire, chissà il totale dei BONUS ai dirigenti!! UN’OSCENITÀ 😡
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