Cerca e trova immobili

BernaLa notte della ricerca, salsa di soia e ghiaccio secco per fare una cometa

11.09.22 - 13:29
Anche l'esperimento del professor Martin Rubin fra le attrazioni dell'evento.
Foto Deposit
La notte della ricerca, salsa di soia e ghiaccio secco per fare una cometa
Anche l'esperimento del professor Martin Rubin fra le attrazioni dell'evento.

BERNA - Grumi di ghiaccio con dell'acqua, un po' di terra, salsa di soia e aggiunta di ghiaccio secco: fatta una cometa! Fra i circa diecimila visitatori che hanno partecipato alla "Notte della ricerca" a Berna, ve ne sono stati molti ad essersi cimentati nell'esperimento del professor Martin Rubin (uno dei 700 ricercatori che hanno illustrato il loro lavoro). Nel suo stand per la ricerca spaziale e la planetologia, infatti, i curiosi potevano fare le comete: lui e il suo team dell'Istituto di Fisica dell'Università di Berna si sono divertiti «a far ricreare qualcosa che in termini di composizione assomigliava a comete vere e proprie».

Non è stata ovviamente l'unica attrazione presente nell'iniziativa. Gina Retschnig-Tanner dell'Istituto per la salute delle api ha presentato scatole con bombi e api vivi, in cui era possibile osservare anche un'ape regina. L'Istituto ha illustrato agli interessati, ad esempio, quali sono i pericoli che corrono oggi le colonie di api. I visitatori hanno anche assistito a una dimostrazione di carotaggio nel ghiaccio.

Le dimostrazioni, le lezioni e i dibattiti si sono svolti in tende, sale per seminari e aule nel campus universitario alle Grosse Schanze, dentro e intorno all'edificio principale dell'università, dove c'erano anche stand gastronomici e bar. Durante la serata si sono svolti diversi concerti.

L'ultima "Notte della ricerca" a Berna si è svolta nel 2017. Hanno partecipato più di 9'000 persone. Nel 2020 e nel 2021, l'evento è stato rinviato all'anno successivo a causa della pandemia di Covid. Molti dei ricercatori erano particolarmente felici di potersi esibire nuovamente alla "Notte della Ricerca" dopo una pausa di cinque anni.

L'evento è un'iniziativa della Commissione europea e mira a promuovere lo scambio tra scienza e società. La responsabile del progetto, Nicola von Greyerz, ha dichiarato che «la preparazione ha richiesto sei mesi. L'obiettivo è che i visitatori tornino a casa «un po' più informati e di buon umore».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE