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SVIZZERAColesterolo alto e sovrappeso, il Long Covid nei giovani

05.09.22 - 14:12
Alcune possibili conseguenze della sindrome svelate da uno studio dell'Università di Zurigo
Depositphotos (georgeeb22)
Fonte ats
Colesterolo alto e sovrappeso, il Long Covid nei giovani
Alcune possibili conseguenze della sindrome svelate da uno studio dell'Università di Zurigo

ZURIGO - Il Covid lungo si manifesta nei giovani adulti, tra le altre cose, anche con una riduzione della resistenza fisica, un aumento dei livelli di colesterolo e sovrappeso. Ciò potrebbe portare a conseguenze a lungo termine. È quanto emerge da uno studio dell'Università di Zurigo (UZH) su quasi 500 reclute.

Queste conseguenze si manifestano anche dopo un Covid-19 moderato, secondo la ricerca, finanziata dall'Esercito svizzero e condotta da Patricia Schlagenhauf (UZH). Sebbene i giovani esaminati avessero generalmente recuperato bene, lo studio ha riscontrato affaticamento, una diminuzione dell'olfatto, un maggiore carico psicologico e un impatto negativo a breve termine sulla fertilità maschile.

Nelle reclute la cui infezione risaliva a più di sei mesi, questi valori non risultavano più essere significativi, precisa l'UZH in una nota odierna, ma permanevano comunque indizi di una «costellazione a rischio».

L'aumento dell'indice di massa corporea, i valori più elevati di colesterolo e la ridotta resistenza fisica suggeriscono un accresciuto rischio di disturbi metabolici e complicazioni cardiovascolari, osserva Schlagenhauf, citata nel comunicato stampa.

Per gli autori, sono necessarie nuove strategie per la gestione e il trattamento di queste conseguenze nei giovani adulti. Al lavoro, pubblicato su Lancet Infectious Diseases, hanno partecipato anche ricercatori dell'Ospedale Universitario di Zurigo e del Laboratorio di Spiez (BE).

Lo studio è stato condotto tra maggio e novembre 2021 e ha coinvolto 29 donne e 464 uomini con un'età media di 21 anni non vaccinati. Di questo campione, 177 avevano contratto la malattia, in media 340 giorni prima dello studio. Il gruppo di controllo era composto da 251 reclute che sono risultate negative al test. I ricercatori hanno esaminato gli esiti cardiovascolari, polmonari, neurologici, oftalmici, psicologici e di fertilità maschile.

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