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SvizzeraL'inflazione sale ma per ora niente aiuti alle famiglie meno abbienti

31.08.22 - 17:51
Il Consiglio federale rivaluterà la situazione in autunno
Foto TiPress
Fonte ATS
L'inflazione sale ma per ora niente aiuti alle famiglie meno abbienti
Il Consiglio federale rivaluterà la situazione in autunno

BERNA - Benché l'aumento dei costi energetici abbia fatto salire l'inflazione a un livello insolitamente alto in Svizzera, il Consiglio federale non vede la necessità di mettere in atto misure immediate per attenuarne l'aumento, specie per le famiglie a reddito modesto. In autunno si occuperà poi di svolgere una nuova valutazione della situazione.

Inflazione al 3,4%, il livello più alto da 20 anni a questa parte Nel luglio scorso, l'inflazione misurata dall'indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC) era del 3,4% , raggiungendo il livello più alto in oltre vent'anni. I redditi bassi, però, non sono stati finora maggiormente colpiti rispetto a quelli medio-alti, complice anche la loro struttura di spesa, indica una nota odierna del Consiglio federale.

Secondo le previsioni di diversi istituti, il rincaro per tutto il 2022 dovrebbe attestarsi tra il 2,5 e il 3%. Per il prossimo anno, però, si ipotizza un calo per la Svizzera dove, rispetto ai paesi circostanti, il rincaro è moderato. Nell'eurozona, l'inflazione a luglio era dell'8,9%, oltre cinque punti percentuali in più rispetto alla Confederazione.

Nonostante l'inflazione prosegue la ripresa economica Oltre ad un'inflazione meno pronunciata, l'economia continua ad avere un buono sviluppo. La ripresa economica dopo la revoca delle misure di contenimento del coronavirus è proseguita fino a poco tempo fa, seppur non come previsto prima della guerra in Ucraina. Anche la situazione del mercato del lavoro è molto buona stando al governo: il tasso di disoccupazione destagionalizzato era del 2,2% a luglio, valore molto basso anche in un confronto pluriennale.

Aumento dei prezzi sostenibile per le famiglie Il Consiglio federale pensa perciò che gli aumenti dei prezzi finora registrati siano ancora accettabili per le famiglie. Quest'autunno si pronuncerà sull'adeguamento delle rendite ordinarie di AVS e AI a decorrere dal primo gennaio 2023 e in quest'ambito potrà anche procedere ad adeguamenti delle prestazioni complementari.

Nessun aiuto economico in vista Per questi motivi il Consiglio federale non vede al momento alcuna necessità urgente di intervenire oltre le misure già esistenti, né dal punto di vista della politica economica né da quello della politica sociale.

In ottobre una nuova valutazione L'incertezza, tuttavia, permane e pertanto il Consiglio federale ha incaricato un gruppo di lavoro interdipartimentale di valutare nuovamente la necessità di intervenire, tenendo conto del futuro andamento dei prezzi e dei salari. Il gruppo di lavoro riferirà al Consiglio federale in ottobre.
 

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