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SVIZZERA«Io preoccupato? I cinesi sono pazzi, non hanno nulla da guadagnare da una guerra con Taiwan»

04.08.22 - 16:00
Il racconto di uno dei 350 svizzeri sull'isola-nazione con la quale la Confederazione ha un rapporto molto particolare
keystone-sda.ch / STR (Chiang Ying-ying)
Un'esercitazione in caso di attacco cinese, per le strade di Taipei.
Un'esercitazione in caso di attacco cinese, per le strade di Taipei.
«Io preoccupato? I cinesi sono pazzi, non hanno nulla da guadagnare da una guerra con Taiwan»
Il racconto di uno dei 350 svizzeri sull'isola-nazione con la quale la Confederazione ha un rapporto molto particolare

TAIPEI - Con la Cina sempre più aggressiva, e vicina, a Taiwan dopo l'escalation causata dalla speaker della Camera Usa Nancy Pelosi la preoccupazione internazionale cresce. Non tutta la popolazione dell'isola però la condivide, come ha spiegato al TagesAnzeiger uno degli svizzeri che al momento vivono proprio a Taiwan. 

A parlare con il quotidiano è un parroco svittese che, oltre ad amministrare la sua parrocchia e lavorare per la Missione Betlemme Immensee, arrotonda facendo anche il massaggiatore: «Aiuto la gente a fronteggiare il dolore cronico», confessa.

Secondo l'82enne, che vive e lavora in un'area rurale a circa 3 ore di macchina da Taipei, al momento «la gente comune non si occupa di politica, le minacce cinesi sono lontane. La guerra? Qui nessuno ha paura, non c'è nessuna minaccia concreta». 

Per quanto riguarda la Cina, non lesina critiche: «I cinesi sono pazzi, hanno già abbastanza problemi da risolvere in casa loro... Una conquista di Taiwan non gli porterebbe nulla. Se c'è una cosa che qui è chiara a tutti è quanto dipendiamo dall'aiuto di America, Giappone e tutti i paesi occidentali».

Stando ai dati della Confederazione, al momento sono circa 350 gli svizzeri che vivono e lavorano sull'isola. Se il nostro Paese non ha relazioni diplomatiche formali con Taiwan - che Berna riconosce come parte della Repubblica popolare cinese sin dalla sua fondazione nel 1950 - ne intrattiene diverse dal punto di vista commerciale.

Per questo motivo la cosa più simile a un ambasciata taiwanese che si può trovare sul suolo svizzero sono i due uffici del Taipei Kultur- und Handelsbüro (uffici della cultura e del commercio, ndr.) a Berna e Ginevra.

Come diverse altre nazioni, infatti la Svizzera ha un florido scambio commerciale con Taiwan che è uno dei maggiori produttori di chip al mondo. Oltre a importare semiconduttori, prodotti hi-tech e biciclette (Taiwan è leader mondiale per quanto riguarda le bici di marca) per circa 1,2 miliardi l'anno, la Confederazione esporta prodotti chimici, farmaci, orologi e macchinari per più di 2,3 miliardi (dati della Seco per il 2020). Al momento le aziende svizzere attive sull'isola danno lavoro a 1'700 persone.

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