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SVIZZERALe aziende sotto la pressione di un nuovo mondo di lavoratori

25.07.22 - 10:02
Più tempo libero e nessun desiderio di carriera: la "Generazione Z" mette in difficoltà i datori di lavoro.
20Min/ Taddeo Cerletti
Fonte M. Urech, M. Djurdjevic / 20 Minuten
Le aziende sotto la pressione di un nuovo mondo di lavoratori
Più tempo libero e nessun desiderio di carriera: la "Generazione Z" mette in difficoltà i datori di lavoro.
«Hanno una concezione diversa del lavoro rispetto alle generazioni precedenti», conferma la Posta svizzera.

ZURIGO - «I venticinquenni vengono e vogliono lavorare solo tre giorni - ma hanno ancora tutta la vita davanti, potrebbero diventare qualcuno, assumersi delle responsabilità, farsi una carriera».

Sono aspre e deluse le parole nei confronti della "Generazione Z" (coloro che sono nati tra il 1997 e il 2012) da parte del direttore di Europa-Park, Roland Mack, che ultimamente sta facendo fatica a trovare nuovi dipendenti.

Ma non è l'unico a pensarla così: secondo il membro dell'Associazione svizzera del commercio Diana Gutjahr, un po' dappertutto (e quindi anche in Svizzera), le aziende si trovano ad affrontare nuove sfide, in particolare poiché molti giovani - soprattutto per lavori d'ufficio - ritengono che un carico di lavoro al 100% sia «fuori questione».

C'è poi stata anche una modifica degli obiettivi, in particolare per chi è laureato: spesso non si ambisce più ad una carriera professionale, ma ad avere molto tempo libero e poche responsabilità: «Gli studenti dovrebbero assumere posizioni di leadership, è per questo che hanno studiato. Dovrebbero essere dei modelli e dare qualcosa alla società» ritiene la co-proprietaria dell'azienda Ernst Fischer.

Richieste salariali... utopiche
Molti laureati, inoltre, non sono preparati a lavorare ad esempio nei fine settimana, «ma bisogna realizzare i progetti quando i clienti lo richiedono». In fin dei conti, ricorda Gutjahr, «sono i clienti a pagare il vostro stipendio».

Allo stesso modo, le richieste salariali della Generazione Z sono «talvolta utopiche»: «Molti giovani leggono sui giornali quanto si guadagna in un determinato settore e poi chiedono salari altrettanto alti», afferma Gutjahr. Il problema è che le PMI spesso non sono in grado di pagare questi salari.

È chiaro che ci sono anche buone ragioni per il lavoro a tempo parziale, come il proseguimento degli studi, un incarico in politica o dei figli da accudire: «Ma per la maggior parte dei ventenni non c'è una buona ragione per non lavorare a tempo pieno» conclude l'imprenditrice.

Niente più stacanovisti
«Al momento, nelle aziende si scontrano percezioni di ruolo e valori diversi», afferma l'esperta di risorse umane Gabriela Böcker-Flamm dell'agenzia di comunicazione Mediacom, per cui «la generazione Z ha bisogno di un senso di scopo e della sensazione di "rendere il mondo migliore con il proprio lavoro"»: «L'azienda deve rappresentare qualcosa. Scopo e sostenibilità sono più importanti che mai. Parallelamente, il lavoro deve offrire libertà di sviluppo».

D'altra parte, la fedeltà non è molto alta. «Cambiano lavoro più rapidamente se il lavoro e l'azienda non sono adatti a loro». Il peggio per la "Gen Z" è «quando si accorgono che l'azienda non è ai massimi livelli tecnologici, che il cambiamento digitale non è ancora comune e che i dipendenti più importanti non sono ancora "entrati" nel mondo digitale».

Vogliono inoltre lavorare sui propri punti di forza, essere coinvolti nel processo di lavoro e percepire una chiara leadership. Questo include feedback, elogi e critiche regolari: «Sono costantemente online e abituati a scambi rapidi, ma apprezzano uno scambio personale regolare», afferma Böcker-Flamm. Per i dirigenti questo è molto impegnativo e significa che «devono essere attenti, conoscere e capire i loro dipendenti, promuovere i loro punti di forza e il loro potenziale di sviluppo e motivarli individualmente».

«I giovani hanno una concezione diversa del lavoro»
La Posta osserva inoltre che «i giovani hanno una concezione diversa del lavoro» rispetto alle generazioni precedenti. «Per loro il lavoro deve avere un significato. I superiori e il team devono essere stimolanti, gli orari di lavoro e le modalità flessibili» dichiara il portavoce. La Posta deve adattarsi a queste esigenze e per questo si sta concentrando, tra le altre cose, sul lavoro mobile e flessibile, sull'home office, sul part-time e sul job sharing, visto che la generazione Z dominerà il mercato del lavoro tra cinque o dieci anni. 

Le stesse osservazioni vengono fatte da Swisscom, dove i giovani chiedono spesso anche di lavorare a tempo parziale o da casa, e strutture gerarchiche piatte. Per questo l'azienda offre la possibilità di part-time, orari flessibili, orario di lavoro annuale, lavoro mobile, home office e lavoro da remoto. Swisscom ricorda che è inoltre possibile acquistare fino a dieci giorni di vacanza aggiuntivi, e quando è possibile l'azienda pubblicizza offerte di lavoro con una percentuale dal 60 al 100%. 

«I modelli di lavoro più flessibili hanno i loro limiti»
«Le esigenze della Generazione Z sono evidenti nelle aziende, e vengono prese sul serio» afferma Andy Müller, portavoce dell'associazione dei datori di lavoro. «Il feedback dei settori mostra che temi come la "leadership condivisa", la "workation" o la settimana di quattro giorni vengono sempre più presi in considerazione» aggiunge Müller. A causa della carenza di lavoratori qualificati, le aziende sono sempre più disposte ad offrire ai propri dipendenti forme di lavoro più flessibili. 

«Tuttavia, anche i modelli di lavoro più flessibili hanno i loro limiti» prosegue Müller. In alcuni settori, come l'industria o il commercio al dettaglio, non si possono non avere orari fissi, e il lavoro deve essere fatto in presenza. «Anche il lavoro a domicilio e le vacanze potrebbero portare ad un aumento della pressione sui dipendenti fisicamente presenti. «In ultima analisi, tuttavia, ogni azienda deve decidere autonomamente se e come sia possibile adottare modelli di lavoro più flessibili» conclude Müller. 

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COMMENTI
 

Equalizer 1 anno fa su tio
Quando i tanto derisi Boomers andranno in pensione dovranno arrangiarsi gli Z a creare ricchezza e sussistenza poi vediamo dove vanno a parare, provate a schiacciare i tasti del computer e guardate se esce il pranzo dalla presa USB, o magari ve lo manda Tik Tok in plastica riciclabile. Tutti questi "grass da rost" che si vedono in giro prima o poi arriveranno in fondo alla corda. Ho tempo, mi siederò in riva al fiume a vedere cosa passa, anzi no, mi siederò al tavolo in una qualche terrazza bar a guardare i tecno-zombi che degradano.

M70 1 anno fa su tio
@Duca72 dovrebbe vergognarsi...mi ricordo che lei è quel cre* di datore che ha scritto in passato che preferisce i frontalieri xchè "noi" non abbiamo voglia di lavorare e ci lamentiamo, ..ecc. Ma non è ancora fallito? peccato ma le auguro che arrivi presto ..così come hai suoi figli se ne ha! ...e armi e bagagli torni o vada nella vicina penisola che qui di gente come lei non ne abbiamo bisogno

pag 1 anno fa su tio
Risposta a M70
nn e' ancora fallito grazie ai frontalieri che lavorano sodo e producono ricchezza... meditate gente...

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Non credo che le 32 famiglie che vivono molto bene in Ticino grazie alla mia impresa possano darle ragione. Purtroppo continuo ad aver difficoltà a trovare personale residente competente e volenteroso. Sul fallire credo di doverla deludere e le garantisco che lei inconsapevolmente mi aiuta a aumentare i guadagni almeno con 2 delle mie imprese.

Güglielmo 1 anno fa su tio
a lavorare lazzaroni. poi vi lamentate che i frontalieri vi ciulano i posti. loro si alzano alle 0400 per lavorare qui da noi. e voi inutili che fate? un tubo....

Samuel 1 anno fa su tio
Risposta a Güglielmo
🤡 Se per te lavorare è fare pausa da mattina alla sera..... Per fare una bisogna aspettare sempre di piu ed è fatta pure col cu...

Jonas 1 anno fa su tio
Risposta a Güglielmo
in poche parole stanno dicendo anche che i ragazzi studiano per fare lavori più retribuiti in maniera da potere vivere senza dovere fare 100% delle proprie ore... qui i fessi mi sa che non sono loro... anzi...

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Güglielmo
Va che i frontalieri fregano il posto in particolar maniera ai 40-65 a medio bassa formazione. I giovani in Ticino spesso nemmeno ci provano, fanno la valigia e si levano dalle scatole (tralasciando il dettaglio che gli universitari non hanno lavorato molto prima dei 25 e spesso hanno studiato fuori dal cantone, quindi perché tornare in Ticino?)¶ Tra l'altro, nell'articolo è descritta una generazione più dinamica, che cambia spesso lavoro, che chiede orari flessibili (io li ho, sono fantastici) e che adatta il proprio impegno lavorativo alle proprie esigenze. Queste sono cose che si possono fare facilmente con una formazione elevata e con un mercato attivo e dinamico, tipicamente nella zona Zugo, Rapperswill, Zurigo e regione. Non preoccuparti che in Ticino questo non avviene facilmente, sai perché? Perché il contesto è differente, sia economicamente che strutturalmente.

IaM 1 anno fa su tio
Risposta a Samuel
Credici, chi lavora e sa lavorare non è la GenZ.

Güglielmo 1 anno fa su tio
Risposta a Samuel
la carriera e i bei soldi non arrivano dopo gli studi... prima ti devi fare il c...o poi avanzi in tutti i sensi... la gavetta si chiama. altro che ho studiato adesso voglio.... peta natim...

Dantissimo 1 anno fa su tio
Sono laureato, dottorando, pronto a farmi il *ulo. L'offerta di salario più alta che ho avuto in ticino - azienda farmaceutica - è di 45000 CHF annuali. Zurigo = 85000. Io il *ulo me lo faccio, ma che non mi prendano per il *ulo gli altri! Ben venga la GenZ!

pag 1 anno fa su tio
Risposta a Dantissimo
Sei laureato e nn hai esperienza, quindi impara a lavorare e poi potrai chiedere un salario adeguato alle tue capacita'. Non e' che con gli attestati dimostri di saper lavorare.

Suissefarmer 1 anno fa su tio
i giovani hanno le palle per cambiare il sistema. inutile dire lazzaroni, non vogliono essere schiavi come voi. vi tolgono e voi li lodate. viva il.cambiamento, e se non vi va bene lavorate Come sempre, ma scegliete di no se vi propongono meno ore e più soldi, siate almeno onesti nelle vostre affermazioni.

CicardnaS 1 anno fa su tio
Risposta a Suissefarmer
Quoto!!!! Se rimaniamo tutti schiavi del sistema il mondo va a farsi benedire nell’arco di 10 anni. Voi lavoratori schiavizzati manco avete le energie mentali per poter capire di essere schiavi del sistema.

pag 1 anno fa su tio
Risposta a CicardnaS
se nessuno va a lavorare andiamo a farci benedire anche prima di 10 anni.. cosi' per dire...

seo56 1 anno fa su tio
GenZ….. generazione di bamboccioni per non dire lazzaroni!!

Samuel 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Vada in pensione che è arrivata l'ora

Duca72 1 anno fa su tio
Da imprenditore vi confermo quanto scritto da TIO. Non lamentatevi poi quando leggete che ci sono più di 65000 frontalieri che i sacrifici li fanno già quando partono da casa.

Samuel 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
Basta che dica che non ha i soldi per pagare i residenti

Gualtie 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
Secondo me le spari a caso. Ho qua regolarmente dei Gen Z del poli e della Fachhochschule e sono top e motivati.

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a Samuel
Meritocrazia dovrebbe essere la parola d’

Duca72 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
d’ordine. Ho dipendenti frontalieri che guadagnano fino a Fr.150.000 anno

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Duca72
Esatto, forse qualcuno non ha ancora capito che frontaliere non vuol dire guadagnare poco. I miei collaboratori edili hanno paghe da 5/6 mila franchi. Maestri ed infermieri prendono forse 6/7/8 mila franchi al mese ma guarda caso tanto sono frontalieri, ed i nostri dove sono? A casa a dormire?

F/A-19 1 anno fa su tio
Dopo non lamentiamoci se i Cinesi ci mangiano in insalata, quelli lavorano senza troppe regole, noi mettiamo mille paletti e ci facciamo male da soli, peggio x noi.

S.S.88 1 anno fa su tio
Ho un’attività e vi garantisco che e’ allucinante cosa c’è in giro! Vogliono lavorare poco e guadagnare tanto! Assurdo! Ma non solo i giovani!

KeepCalm 1 anno fa su tio
Tutti vorremmo avere più tempo libero e più soldi non solo i giovani..

CicardnaS 1 anno fa su tio
Bravi i giovani del futuro. Senza significato non ha senso lavorare e distruggere il pianeta. Bisogna fare solo ció che è necessario, basta produrre a vuoto!!!

KeepCalm 1 anno fa su tio
Risposta a CicardnaS
Se è sarcasmo va bene...guarda che non tutti quelli che lavorano producono a vuoto..senza significato? Quindi se per una persona lavorare non ha un significato non lavora e fa il parassita? Fammi capire...

seo56 1 anno fa su tio
Risposta a CicardnaS
No comment!!

IaM 1 anno fa su tio
Risposta a CicardnaS
Sono i primi loro a non produrre cose utili e a sprecare beni e tempo. Ma vogliono guadagnare bene. Un esempio: gli influenzer. Con del cibo, con degli abiti, con dei prodotti... Mica lavorano. Appaiono. Giochicchiano. Chi lavora è chi quel pomodoro si alza alle 5 a coltivarlo raccoglierlo venderlo...e guadagna pure meno. Una vera ingiustizia! InfluenZer sì, con la Z, perché è una malattia. 😅

CicardnaS 1 anno fa su tio
Risposta a IaM
Condivido! Ci sono però diversi tipo di influencer. Quelli che sensibilizzano e informano e con i soldi che guadagnano li investono in altri atti benefici, e quello che appaiono e basta. In generale trovo peró che il sistema con cui sono cresciuti i baby boomer stia mandando il mondo a farsi benedire. Ci vogliono persone consapevoli che producano e consumino in modo misurato e consapevole.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a IaM
laM vuoi dirmi che il conduttore di giochi televisivi, l'attore, il filosofo e via dicendo sono vitali? Per lo meno lo stipendio su Youtube te lo guadagni in base ai risultati.

IaM 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Che discorso, loro hanno hanno una formazione, posseggono cultura, principi e valori il più delle volte, lavorano tot ore, pagano le tasse, non sbilanciano gli equilibri di casse disoccupazione e rendite avs... Fanno il loro lavoro, in un sistema, non giochicchiano. Se sbilanci il sistema si creano problemi e si alzano i costi. Poi per carità, se è ciò che si vuole, possiamo smettere di lavorare tutti... E andare a rapinare, come molti iniziano a fare, è l alternativa dell influenzer, ma di coloro che non riescono nemmeno a inventarsi il giochicchio...

CicardnaS 1 anno fa su tio
Risposta a KeepCalm
Non tutti producono a vuoto ma c’è chi produce a vuoto. Per vuoto intendo superfluo, e lo sappiamo benissimo che noi occidentali sovrapproduciamo. Non necessariamente fa il parassita, ma il costo mondiale della sovrapproduzione con l’attuale situazione è maggiore rispetto ad una produzione mentale. Di materiale ne abbiamo fin troppo e malutilizzato.

CicardnaS 1 anno fa su tio
Risposta a KeepCalm
Oltre a ciò non è che il lavoro ha o meno significato. Ma ci sono lavori utili e lavori inutili che peró fanno utile.. esempio la miriade di soldi che guadagnano i calciatori.. inutilmente

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a CicardnaS
In questo momento sono in salute, quindi per me un dottore è inutile, non sto andando in vacanza, quindi il pilota d'aereo, il macchinista delle ferrovie o il dipendente delle ferrovie per me sono inutili, e via dicendo. ''L'utilità'' come la chiami te, è il semplice incrocio fra la domanda e l'offerta di una gamma di beni e servizi offerti. L'influencer riesce a mantenersi perché offre un servizio richiesto, se così non fosse farebbe altro. Il calciatore riceve stipendi spropositati perché la sua presenza in una squadra porta a introiti pubblicitari, vendita di gadget, biglietti, .... in scala milionaria e/o miliardaria, se così non fosse il fotball professionale semplicemente non sarebbe sostenibile. È inutile star qua a far la morale sugli scambi di un oggetto chiamato denaro, alla quale è stato attribuito valore, semplicemente è un gioco su quanto sono disposto a offrire e quanto tu domandi.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a CicardnaS
CircardnaS, troppo rispetto a quanto? Sovraprodotto rispetto a quale soglia, definita con quali parametri? Vuoi metterti te a dire cosa la gente ha diritto o meno di comprare e possedere?
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