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SVIZZERAUn inverno senza elettricità in Svizzera, ecco come potrebbe essere

17.07.22 - 16:33
Alcune indiscrezioni sul piano di Berna per far fronte alla carenza d'energia che ci aspetta nei prossimi mesi.
Depositphotos (truthfunctional)
Un inverno senza elettricità in Svizzera, ecco come potrebbe essere
Alcune indiscrezioni sul piano di Berna per far fronte alla carenza d'energia che ci aspetta nei prossimi mesi.
Dagli avvisi alla popolazione, ai lampioni spenti fino alle quote (che colpiranno duro le aziende) e i blackout controllati.

BERNA - C'è poca benzina, c'è poco gas, c'è poca acqua e - nei mesi invernali - potrebbe iniziare a scarseggiare anche l'elettricità. Se n'è già parlato negli scorsi giorni, con discreta preoccupazione, e si ritorna a parlarne sui domenicali, compresa la SonntagsZeitung.

I motivi all'origine di uno pseudo-blackout generalizzato in tutto il Vecchio Continente hanno origini diverse: dal tappo di bottiglia delle risorse energetiche causato dalla guerra in Ucraina, passando per la siccità che azzoppa le centrali idroelettriche e una in difficoltà nel settore nucleare diffuso in diversi Paesi, vuoi per la corsa al "verde" e vuoi per la vetustà di diversi impianti (realtà, questa, anche Svizzera). 

La preoccupazione è che, se si verificassero problemi ad alcune centrali-chiave all'estero (soprattutto fra Germania e Francia) e venisse a mancare una parte dell'approvvigionamento garantito da eolico e fotovoltaico, la Svizzera potrebbe trovarsi alle strette con giorni di afflusso-zero di energia. Non si tratta, lo puntualizziamo qui, di una certezza ma comunque di un'eventualità non così remota.

Vista che ormai è troppo tardi per provvedere a stoccare riserve d'emergenza, la Confederazione sarebbe al lavoro su di un piano che potrà essere messo in atto in caso sarà necessario. 

Come funziona il piano d'emergenza elettricità della Confederazione - È articolato su quattro "gradi" di severità, con misure inizialmente morbide che possono diventare - in caso l'allarme non rientri - più dure giungendo fino all'imposizione di quote e all'extrema ratio: lo stop controllato all'erogazione.

Per quanto riguarda le opzioni più soft, si parte dall'appello a un consumo ragionevole fino allo spegnimento dei lampioni e delle vetrine. Si tratta di approcci di austerity che però «hanno piuttosto un impatto psicologico che di efficienza energetica», spiega Berna. 

Il risparmio energetico inizia a diventare reale solo con l'introduzione delle quote fisse d'erogazione, che andranno a toccare soprattutto aziende e negozi. Stando al domenicale si parla di un calo del 20% sulla fornitura standard a entrambe. Una quota, questa, che non manca di destare preoccupazione soprattutto in aziende - come le rivendite al dettaglio - che hanno bisogno dell'elettricità per garantire la freschezza delle proprie merci.

Migros, sentita dal domenicale, conferma che se così sarà potrebbe essere necessario chiudere all'incirca un quinto delle sue filiali e rinunciare a una parte dell'offerta: «Daremo priorità a cuocere il pane piuttosto che conservare il gelato», conferma il portavoce Marcel Schlatter. Anche Coop sta lavorando a «piani d'emergenza appropriati», coordinandosi con la Confederazione.

Per quanto possano sembrare draconiane, queste quote potrebbero rivelarsi fondamentali per evitare il peggio: i blackout controllati con spegnimento di interi nodi della rete. Queste, stando all'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del paese (UFAE) avrebbero «conseguenze devastanti» con intere regioni al buio per periodi anche prolungati. Oltre alle scomodità nell'ambito domestico, le ripercussioni potrebbero essere davvero grame per la sicurezza, la sanità e il settore produttivo che si ritroverebbe ancora più alle strette.

Si tratta, ovviamente, di speculazioni ma la Confederazione potrebbe fare chiarezza sulla questione già prima della fine dell'estate. Come confermato dal portavoce dell'UFAE, Thomas Grünwald, «entro il termine di agosto il piano d'azione verrà presentato in dettaglio entro fine agosto».

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COMMENTI
 

Brontolo pensionato 1 anno fa su tio
Basterebbe una bella supposta al nano psicopatico e tutto tornerebbe come prima. Eppure alcuni ex cammellieri non ci hanno pensato molto a risolvere alcuni loro problemi diplomatici....

Meck1970 1 anno fa su tio
adesso smettetela di innervosire la gente. mi chiedo dove si vuole arrivare con questo modo di fare dei giornalisti.

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a Meck1970
Condivido. Si continua con il catastrofismo . In questo periodo la canicola, ora si attenua la Ucraina, ma stà avvanzando la storia del governo italiano con tutta l'Europa che lo vuole mantenere in sella.Ma non dimentichiamo la siccità. Mq quello della carenza di energia sar`amolto impegnativa: lì dietro girano tanti milioni. Per cui dobbiamo ora inventarci come fare riserve di energia fotovoltaica, e di energia eolica. Ora arrivano anche gli stoccaggi di gas, ma da concretizzare all'estero. A ogni giorno la propria previsione catastrofica.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a vulpus
Il problema è proprio il fatto che né il fotovoltaico, né l'eolico rappresentano una riserva (banalmente perché sole e vento non ci sono sempre). Quello che in Svizzera si potrebbe fare è pompare acqua nelle dighe in estate e turbinarla in inverno (cosa che già si fa), il problema è che 1) nuovi impianti di stoccaggio sono molto difficili da creare e 2) l'acqua con le temperature alte evapora quindi c'è una rilevante dispersione energetica. Ci sono state due votazioni negli ultimi 10 anni sul tema, tutte ricolme di disinformazione e idealismo senza pragmatismo (su un tema tecnico, il massimo insomma ...) Fosse per me farei costruire 3-4 centrali a fissione, almeno saremmo sicuri che da 10 anni a questa parte avremmo meno problemi di approvvigionamento energetico e ridurremmo drasticamente la produzione di co2, il problema è che c'è gente che protesterebbe subito tirando fuori uno dei 3-4 incidenti (di cui sulla quale uno è circondato da un velo di bugie impressionante) e bloccherebbero tutto. Avanti di autolesionismo, tanto a noi piace, ...

Ascot 1 anno fa su tio
I politici hanno DIRMITO e fatto i conti senza l’oste per lavarsi la coscienza e fare una fittizia corsa verso il green. Che schifo! Imbarazzante!!!

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Ascot
Sono il primo a dar contro ai politici, in questo caso però la responsabilità è collettiva. Era chiaro ai tempi che la strategia energetica 2050 sarebbe stato un salto nel vuoto, eppure è passata, era chiaro che non si aveva pensato ad un'alternativa credibile alla chiusura delle centrali nucleari, eppure è passata. Oggi siamo qua a piangere sul latte che noi stessi abbiamo versato. D'altronde è risultato chiaro pure a inizio anno quando è uscito il programma anti black-out che in consiglio federale e l'amministrazione nazionale non tiene in considerazione né il contesto internazionale, né il contesto climatico quando fa le scelte energetiche, le soluzioni erano gas e innalzamento delle dighe, ironicamente quest'anno mancheranno entrambe le risorse (cosa alla quale pure io da ignorante in materia ero riuscito a ipotizzare, d'altronde le siccità sono sempre più frequenti e la Russia sono anni che applica una politica estera aggressiva con i vicini di casa). Forse dovremmo tornare sui nostri passi e rivalutare le scelte dell'altro ieri, forse domani riusciremo a uscirne meno.

Aargauer 1 anno fa su tio
No comment…ma un bel evviva l’italiano qui ci sta a pennello… Nonostante questo, sicuramente ci saranno dei problemi …speriamo si riesca a trovare delle soluzioni a corto, medio e lungo termine! Ognuno dovrà fare la sua parte!

ber68 1 anno fa su tio
none cuestione vero non vero sempre lultimo secondo come i ghiaciai se non si fa cualcosa siamo alle strette se un pallone si riempie di troppa aria prima poi scoppia la terra idem ciao

ber68 1 anno fa su tio
ciao e due anni che parlano che ci saranno carenze di corrente la sicita la chiusure delle centrali bisognava penzar prima palazzi nuova costruzione pannelli solari obligati etutto il resto e siamo a linizio ciaooo

Andy 82 1 anno fa su tio
complimenti hai fenomeni che continuano a sanzionare la Russia....

Gippy79 1 anno fa su tio
Iniziamo ora a limitarci con le cose più inutili … come negozi illuminati tutta la notte e simili ….

Afrodita 1 anno fa su tio
Si fosse evvero si torna com'era prima si cucina con il foco com'era 1900 oppure prima quando davvero c'era la vita l'amore per la famiglia insomma come vivevano nostri tatara nonni che bello ❤👻

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Afrodita
Non vedo proprio l'ora di tornare come al Ticino di una volta, agricoltura e pastorizia di sussistenza, povertà, fame, fatica, ... Le famiglie erano molto unite, difatti si trovavano sempre assieme ai funerali dei figli quando si baltavano con la gerla giù per una bruga, finivano annegati nei fiumi, cadevano da una roccia per raccogliere un filo d'erba in più, venivano derubati e accoltellati sul Ceneri tornando a casa dopo esser emigrati, vendevano i figli ai caminee di Milano, ... Però c'era la stufa a legna (che ovviamente si tagliava da sola, ....

ZioG. 1 anno fa su tio
Se fosse lontanamente vero, avrebbero giá provveduto a far spegnere le insegne luminose di centri commerciali, industrie, compagnie di assicurazioni, banche, ecc.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a ZioG.
Va che non siamo ancora in inverno, ...

ZioG. 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Deve essere proprio brutto essere ignoranti in materia

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a ZioG.
Caro mio, era una battuta. D'altronde la presunta crisi sarà in inverno, quindi perché agire oggi? L'energia risparmiata non possiamo immagazzinarla, salvo con le dighe, in pratica con sto caldo sarebbe buttata nel cestino.

Sara788 1 anno fa su tio
adesso è chiaro e comprensibile il motivo per il quale il marito della Leuthard voleva farla fuori!

Afrodita 1 anno fa su tio
Risposta a Sara788
👍
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