Cerca e trova immobili

SVIZZERARifugiati ucraini in caserma? L'esercito risponde picche

11.07.22 - 20:06
La richiesta era stata effettuata da diversi cantoni, preoccupati per un eventuale aumento delle richieste in autunno.
Esercito Svizzero
Fonte ats
Rifugiati ucraini in caserma? L'esercito risponde picche
La richiesta era stata effettuata da diversi cantoni, preoccupati per un eventuale aumento delle richieste in autunno.
Il portavoce dell'esercito: «Una sistemazione a lungo termine non è possibile. Noi queste caserme le utilizziamo».

BERNA - L'esercito svizzero ha risposto picche alla richiesta dei cantoni di sostenerli nell'accoglienza dei rifugiati ucraini, ospitandoli se necessario nelle caserme. Lo ha rivelato questa sera la rubrica Forum della tv romanda RTS.

Diversi cantoni hanno presentato la richiesta alla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), ha detto la consigliera di Stato giurassiana Nathalie Barthoulot, presidente della Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS), alla RTS.

La richiesta è stata avanzata il 21 giugno durante una sessione di lavoro con la SEM. I cantoni volevano così anticipare un possibile aumento del numero di rifugiati ucraini.

Esercito irremovibile
«La sistemazione a lungo termine nelle strutture militari non è possibile perché utilizziamo queste caserme», ha dichiarato a Forum il portavoce dell'esercito Stefan Hofer, precisando che «le esigenze dei cantoni non sarebbero soddisfatte dalle strutture militari non sotterranee».

Non è la prima volta che l'esercito pone il veto a tali richieste. Secondo la RTS, la scorsa primavera erano già state rifiutate le richieste dei cantoni di Friburgo e Vaud.

In base alla legge, le caserme sono a disposizione della Confederazione e, per estensione, della SEM. I cantoni potrebbero chiedere di utilizzare i rifugi antiatomici, ma questa soluzione è stata scartata per le famiglie ucraine.

Situazione tesa
Sebbene la situazione dei rifugiati ucraini sia al momento sotto controllo, tre elementi fanno temere il peggio in vista del prossimo autunno: l'indebolimento della solidarietà privata, il ritorno del freddo in Ucraina e l'attuale aumento delle richieste di asilo ordinarie.

I cantoni potrebbero non essere in grado di far fronte a un nuovo massiccio afflusso. La RTS rivela inoltre che la direttrice della SEM, Christine Schraner Burgener, incontrerà questa settimana i rappresentanti del Dipartimento federale della difesa (DDPS) per discutere la questione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

M70 1 anno fa su tio
tutti i ricconi che sono venuti con tanto di aereo o del bel suv potrebbero prenderselo a casa loro.

seo56 1 anno fa su tio
Evviva la solidarietà Svizzera 😏😏😏😏

RV50 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Poi fare il primo passo e accoglierli tu offrendo loro di sostenerli economicamente .... io penso che la Svizzera metta già a disposizione tanto con i contributi pagati da noi cittadini e non penso che non siamo solidali ... mi piacerebbe vedere gli altri stati europei cosa danno oltre alle armi!!!!!

Robi57 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Vai Seo sei tutti noi!!

Robi57 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Dov’è finita la bandiera?

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Non siate ridicoli, le caserme vengono usate, sopra tutto in questo periodo visto che è appena iniziata la scuola reclute estiva, per non parlare dei materiali sensibili conservati al loro interno. In Svizzera la legge sulla protezione della popolazione prevede un posto in un bunker per ogni cittadino, quindi direi che di letti ce ne siano già abbastanza senza dover sgomberare una caserma. (Non venitemi a dire che i bunker sono inumani, al militare per noi era un lusso, meglio sicuramente di spalar neve per piazzare una tenda)
NOTIZIE PIÙ LETTE