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SVIZZERASwisscom ricorre contro la multa da 72 milioni

08.07.22 - 10:23
Fu multata nel 2016 a causa di abuso di posizione dominante nel campo delle dirette di partite di calcio e hockey.
Keystone
Fonte ats
Swisscom ricorre contro la multa da 72 milioni
Fu multata nel 2016 a causa di abuso di posizione dominante nel campo delle dirette di partite di calcio e hockey.

BERNA - Al centro del caso vi sono i diritti dell'allora filiale Cinetrade (oggi Blue Entertainment) detenuta da Swisscom. Per i sorveglianti della concorrenza l'azienda ha abusato della sua posizione: ha ad esempio rifiutato ad alcuni concorrenti qualsiasi offerta per la trasmissione in diretta, di partite in pay-tv dei campionati svizzeri (calcio e disco su ghiaccio) ed esteri (solo calcio), sulle loro piattaforme, mentre ad altri - quali Cablecom - è stato invece garantito solamente l'accesso a un'offerta sportiva limitata. Da qui è scattata la multa, per un importo 71,8 milioni di franchi.

Swisscom non ci sta ed è convinta della correttezza del suo operato, dal 2005 detiene quote di Cinetrade e il 30 aprile 2013, ha aumentato le sue quote dal 49% al 75%. Per bocca di un portavoce contatto dall'agenzia Awp l'operatore telecom ha fatto sapere che l'azienda ha impugnato la sentenza pronunciata in giugno dal Tribunale amministrativo federale (TAF): a ormai diversi anni dai fatti i giudici avevano confermato la sanzione della Comco.

La decisione della Comco riguarda il periodo dal 2002 al 2013. Oggi il problema non esiste più: attualmente tutti i clienti tv ricevono l'intera offerta sportiva di Swisscom e Sunrise UPC, le due società che si spartiscono il mercato elvetico delle telecomunicazioni.

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