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SVIZZERA«La Svizzera deve investire sulla difesa»

24.06.22 - 08:47
Il capo della Politica di sicurezza del DDPS prevede un deterioramento delle relazioni con la Russia nei prossimi anni.
Keystone
Pälvi Pulli discute con il capo dell'esercito svizzero Thomas Süssli.
Pälvi Pulli discute con il capo dell'esercito svizzero Thomas Süssli.
Fonte ats
«La Svizzera deve investire sulla difesa»
Il capo della Politica di sicurezza del DDPS prevede un deterioramento delle relazioni con la Russia nei prossimi anni.
Per questo, secondo Pälvi Pulli, Berna deve riflettere su come migliorare la propria sicurezza e contribuire a quella del continente europeo.

BERNA - La Svizzera, sullo sfondo della guerra in Ucraina, deve aspettarsi un deterioramento delle relazioni con la Russia nei prossimi anni. In questo contesto, Berna deve riflettere su come migliorare la propria sicurezza e contribuire a quella del continente europeo. Lo ha affermato Pälvi Pulli, capo della Politica di sicurezza del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).

Tuttavia, la posizione geografica della Svizzera nel cuore dell'Europa è più favorevole di quella degli Stati nordici o baltici. «Siamo circondati da democrazie stabili e prospere, tra cui diversi membri della Nato», ha detto la funzionaria in un'intervista pubblicata oggi dai quotidiani romandi 24 heures e La Tribune de Genève.

Senza prendere in considerazione l'adesione alla Nato, si stanno esaminando diverse vie per ampliare e approfondire la cooperazione rimanendo neutrali. La cooperazione comunque presuppone che anche la Svizzera faccia i suoi compiti e investa sufficientemente nella propria difesa, ha aggiunto.

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COMMENTI
 

don lurio 1 anno fa su tio
La Svizzera doveva e da sempre investire e madernizzarsi sulla difesa e continuare ad avere un esercito all'avanguardia . Ricordiamo ai nostri valori del passato l'esercito a sempre mantenuto la pace. Da quando si ha dato ragione agli obittori di coscenza e mantenuti dallo stato questo a causa dai partiti sostenuti dai sindacati (politici pagati dai suoi aderenti e dallo stato " addio alla neutralità"

RV50 1 anno fa su tio
Io per principio non sono contro l'esercito e mi sta bene potenziare le nostre difese , ma non esageriamo ... contribuire alla difesa europea....se la medesima Ue non é sostenuta e non ha nessun esercito europeo, certo che per i alti ranghi dell'esercito svizzero é una buona occasione per aumentarsi il buget a spese dei propri cittadini e questo non ha che vedere con la nostra neutralità , sono altri i motivi che ci stiamo avvicinarsi per perdere la nostra neutralità

coluicheguarda 1 anno fa su tio
You know what...? I don't give a f0ck.... ;) Così come col Corona... Ho imparato e mi è stato insegnato (dallo stato e altri organi) a guardare e a pensare solo a me stesso.

Duca72 1 anno fa su tio
La neutralità è un grande atto di menefreghismo! È finito il tempo del sto bene io Stan bene tutti.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Siamo realisti...meglio restare neutrali al 100 , anzi al 101 percento ! Difenderci come ? Siamo una piccola nazione...realtà diversa da nazioni circostanti. Meglio fungere da base neutra aiutando nel limite del possibile e senza disparità i cittadini di nazioni coinvolte dalla Guerra, senza tenere la parte a nessuno , anche se con la mente e cuore lo si fa. Purtroppo e la neutralità e l unica difesa che abbiamo,. Meglio investire in sicurezza di tipo intelligence, investigazione e sorveglianza.

Dex 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
La Svizzera non é più neutra

Heinz 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
Ci si attacca alla neutralitá neanche fosse una divinità a cui votarsi. Purtroppo la neutralità è solo una illusione, nel momento in cui il paese si rltrova coinvolto da una aggressione militare o vengono toccati i suoi interessi vitali la neutralità non è piu una opzione.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Heinz
Hai totalmente ragione per quanto riguarda la neutralità, difatti la Svizzera è politicamente schierata e giuridicamente neutrale. Questo serve a dire che evidentemente non è un pilatro inamovibile, anzi la politica ci gioca dentro, a volte sotto i riflettori (come in questo caso) e a volte senza che la massa se ne interessi (come le sanzioni già presenti a inizio anno). Spero che prima delle prossime federali qualche buon studioso motivato analizzi l'impatto delle misure del consiglio federale nei confronti della Russia e cosa avrebbe comportato, giusto per aggiustare un paio di crocette. Come hai detto la neutralità svizzera è sempre stata ''malleabile'', dobbiamo però considerare il fatto che dopo questa situazione molte nazioni, organizzazioni internazionali e via dicendo metteranno in discussione questo nostro status (malgrado come detto giuridicamente siamo ancora neutrale). In quel caso dovremo vedere cosa succederà, la nostra neutralità non è garantita da nessuno se non noi stessi, nel momento in cui gli altri non ne siano più tanto convinti le possibilità sono poche, o siamo nemici, o siamo una nazione ''alleata senza accordi'' (quest'ultima ovviamente non ci da nessuna garanzia). Diciamo che dovremo capire se questa possibile instabilità in reputazione, in geopolitica per la Svizzera sia valsa la pena, se almeno avremo contribuito a ridurre il potere russo, se avremo riconoscenza dagli altri e via dicendo. Diciamo che è complicato, troppo difficile per avere una risposta facile.

Suissefarmer 1 anno fa su tio
👎👎👎
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