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ZURIGO«Non è una coincidenza che siano venuti in Svizzera»

20.06.22 - 17:51
I raduni neonazisti a San Gallo e Zurigo riaccendono i riflettori sul problema
foto lettore 20 Minuten
L'intervento della polizia a Rüti
L'intervento della polizia a Rüti
Fonte 20 Minuten
«Non è una coincidenza che siano venuti in Svizzera»
I raduni neonazisti a San Gallo e Zurigo riaccendono i riflettori sul problema
La condanna degli Scout e della Fondazione contro l'antisemitismo: «Simboli neonazisti da vietare»

ZURIGO - Slogan degli anni '30 e odi a Hitler a squarciagola, al posto di canti inneggianti alla pace e alla natura. Un raduno neonazista non autorizzato in un capanno scout a Rüti (ZH) è finito con un intervento di polizia: alcuni vicini di casa indignati hanno inviato a 20 Minuten degli audio della serata, e oggi è arrivata una presa di posizione del Movimento Scout, altrettanto irritato.  

Il gruppo di estremisti di destra - una cinquantina quelli identificati dalla polizia zurighese - aveva affittato il capanno sotto falso nome e fornendo informazioni non veritiere. «La direzione della casa non era a conoscenza del background di questa comitiva» si legge sul sito web del Movimento zurighese. 

Gli Scout ci tengono a prendere le distanze, e di dicono «lieti che le forze dell'ordine abbiano chiarito la situazione sul posto». La struttura di Rüti come tutte le case scout è riservata «solo alle sezioni scoutistiche e a organizzazioni simili, nonché alle scuole che gestiscono campi estivi, corsi o fine settimana per bambini e giovani». Le manifestazioni politiche - tanto più se di stampo neonazista - non sono assolutamente accettate. 

Nel fine settimana è stato interrotto un altro raduno di estrema destra a Kaltbrunn, nel canton San Gallo. La polizia cantonale sangallese, intervenuta sul posto, ha confermato l'esistenza di un collegamento con l'evento di Rüti. «Gli organizzatori di questo tipo di incontri cercano sempre diverse sedi per mantenere aperte tutte le opzioni», ha spiegato il portavoce della polizia Hanspeter Krüsi a 20 minuten. 

La Fondazione contro il razzismo e l'antisemitismo (GRA) si dice preoccupata. «L'incontro e le grida e gli slogan citati dai media sono estremamente deplorevoli e devono essere condannati con forza. L'incontro e la mentalità dei partecipanti contraddicono tutti i principi della democrazia svizzera» ha dichiarato il presidente Pascal Pernet. Secondo la Fondazione non è una coincidenza che questo e altri incontri neonazisti si svolgano in Svizzera e che i neonazisti arrivino addirittura dalla Germania per parteciparvi. «Il codice penale svizzero sul razzismo è molto più liberale rispetto ad altri Paesi. Ad esempio, i simboli nazisti sono ancora ammessi. Questo deve essere cambiato immediatamente». 

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