Cerca e trova immobili

SVIZZERAProfughi ucraini assunti soprattutto in alberghi e ristoranti

01.06.22 - 10:58
Sinora in Svizzera sono stati rilasciati circa mille permessi di lavoro. Ma l'integrazione va ulteriormente promossa
Keystone
Profughi ucraini assunti soprattutto in alberghi e ristoranti
Sinora in Svizzera sono stati rilasciati circa mille permessi di lavoro. Ma l'integrazione va ulteriormente promossa

BERNA - Sono oltre cinquantamila i profughi in fuga dall'Ucraina che in Svizzera hanno ricevuto lo statuto di protezione S, che permette loro di accedere anche al mercato del lavoro. E finora i Cantoni hanno rilasciato circa 1'000 permessi di lavoro (il numero potrebbe però essere più alto, in quanto tra l'autorizzazione e il rilascio del permesso possono passare varie settimane).

Il maggior numero di profughi ucraini ha iniziato a lavorare nell'ambito del settore alberghiero e della ristorazione (203 permessi), come fanno sapere oggi le autorità. Per farsi un'idea in loco, la ministra della giustizia Karin Keller-Sutter si è oggi recata in visita ufficiale presso il ristorante Ochsen a Münsingen (BE), una delle prime aziende in Svizzera ad aver assunto una persona in fuga dall'Ucraina (si tratta della cuoca).

Per numero di permessi, seguono i settori della pianificazione, consulenza e informatica (146), dell'insegnamento (102) e dell'agricoltura (97). Quanto ai Cantoni, il maggior numero di permessi è stato rilasciato da Zurigo (188), seguito da Argovia (98), Berna (95) e Turgovia (92).

Ora si tratta però di promuovere ulteriormente l'integrazione nel mercato del lavoro. La consigliera federale Keller-Sutter ha pertanto indetto un nuovo incontro con le parti sociali e i Cantoni, previsto il 23 agosto 2022. L'obiettivo è di identificare le sfide e sviluppare delle strategie.

Già il 16 marzo 2022, la consigliera federale Karin Keller-Sutter aveva incontrato le parti sociali per parlare dell'integrazione nel mercato del lavoro delle persone provenienti dall'Ucraina. Da allora, sotto la direzione della Segreteria di Stato della migrazione (SEM), le parti sociali e i Cantoni procedono a uno scambio settimanale per discutere le sfide concrete connesse al tema del lavoro.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE