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VALLESEDumping di risalita

11.05.22 - 17:28
Gli impianti sciistici non sono immuni al lavoro sottopagato. L'indagine nel Vallese
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Fonte ATS
Dumping di risalita
Gli impianti sciistici non sono immuni al lavoro sottopagato. L'indagine nel Vallese

SION - Numerosi gestori di impianti di risalita vallesani praticano dumping salariale. Un controllo ha rivelato che 39 delle 53 aziende ispezionate hanno pagato, tra il 2018 e il 2021, ad alcuni dei loro dipendenti, stipendi inferiori a quelli previsti dal contratto normale di lavoro (CNL).

Complessivamente, il 36% delle paghe riscontrate nel settore è risultato inferiore al salario minimo del CNL, indica un comunicato odierno del Dipartimento cantonale della sanità, degli affari sociali e della cultura e di quello dell'economia e della formazione. Anche se il CNL non è giuridicamente vincolante, ciò potrebbe costituire una situazione di sottoretribuzione abusiva e ripetuta.

Il Canton Vallese intende ora intervenire e avviare una procedura di conciliazione. Alle aziende che pagano salari troppo bassi verrà chiesto di allineare i loro stipendi agli standard del settore.

"Gli scostamenti riscontrati non sono tollerabili e il settore deve impegnarsi per correggere la situazione", si legge nel comunicato. Gli impianti di risalita, quale colonna vertebrale del turismo vallesano, devono rispettare la loro responsabilità sociale in modo esemplare.

Il Cantone invita le parti sociali, nell'ambito dei negoziati in corso, a concordare un nuovo CNL che porti a una soluzione "benefica" per tutti. Inoltre, la Commissione tripartita e il Cantone stanno valutando la possibilità di dichiarare vincolanti i salari minimi nel settore.

La commissione tripartita cantonale aveva ordinato lo scorso mese di giugno lo svolgimento dell'ispezione, che è stata effettuata dal Servizio di protezione dei lavoratori e delle relazioni di lavoro.

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