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SVIZZERAUno statuto S più equo

08.05.22 - 18:51
Il Parlamento svizzero dei rifugiati chiede che il permesso sia concesso a tutti i profughi da regioni in guerra
Archivio Tipress (immagine illustrativa)
Fonte ATS
Uno statuto S più equo
Il Parlamento svizzero dei rifugiati chiede che il permesso sia concesso a tutti i profughi da regioni in guerra

BERNA - Il Parlamento svizzero dei rifugiati ha tenuto la sua seconda sessione oggi a Berna. Tra le sue varie raccomandazioni, ha chiesto che lo statuto S, attualmente concesso agli ucraini, sia esteso a tutti i rifugiati provenienti da regioni in guerra.

Molti profughi di altri paesi che hanno esperienze simili a quelle dell'Ucraina sarebbero altrimenti fortemente svantaggiati, nota un comunicato stampa diffuso dal Parlamento dei rifugiati, che ha riunito 90 persone provenienti da 16 cantoni e 10 Paesi diversi.

Presentato le loro idee a diversi politici, i partecipanti alla sessione hanno chiesto, fra le altre cose, l'accesso all'istruzione e al lavoro, nonché l'istituzione di uffici di mediazione in tutti i cantoni. «Non capiamo perché la Svizzera non possa trattare allo stesso modo tutte le persone bisognose di protezione e le vittime della guerra» sottolinea il comunicato.

Per la prima volta, i rifugiati ucraini hanno partecipato ai lavori dei tredici comitati che hanno discusso i miglioramenti del trattamento delle persone fuggite in Svizzera dal loro paese.

Nel contesto della guerra in Ucraina, il Parlamento dei rifugiati ha assegnato due premi alla Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM): uno quale "ringraziamento" dell'introduzione non burocratica dello statuto S e il secondo quale "suggerimento" per migliorare ed estendere questo statuto. I partecipanti hanno notato che molti profughi hanno avuto esperienze simili a quelle degli ucraini, ma non hanno accesso a questo statuto.

L'obiettivo della sessione odierna, che fa seguito a quella del giugno del 2021, è di rendere le persone in Svizzera consapevoli dei problemi e delle soluzioni che devono affrontare i rifugiati. «Perché troppo spesso si parla di rifugiati, ma non con loro», osserva il comunicato.

Oggi è anche stato annunciato un progetto pilota domenica: un parlamento cantonale di rifugiati si riunirà in Argovia.

Alla riunione odierna erano presenti anche diversi deputati, fra i quali la consigliera agli Stati Lisa Mazzone (Verdi/GE) e il consigliere nazionale Mustafa Atici (PS/BS). Il Parlamento dei Rifugiati è sostenuto dall'ufficio svizzero dell'agenzia dell'ONU per i profughi (HCR Svizzera), dall'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR), dall'Eritheischer Medienbund Schweiz, da Educazione per tutti - ora! e da altre organizzazioni di aiuto ai migranti.

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