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VAUDLa madre genetica deve adottare i figli avuti con l'"utero in affitto"

31.03.22 - 17:21
Per il Tribunale federale è sempre la donna che partorisce ad essere considerata madre.
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Fonte ats
La madre genetica deve adottare i figli avuti con l'"utero in affitto"
Per il Tribunale federale è sempre la donna che partorisce ad essere considerata madre.
La madre intenzionale, donatrice degli ovuli, viene quindi elencata nei dati aggiuntivi.

LOSANNA - In Svizzera vale il principio "mater semper certa est": quindi è sempre la donna che partorisce ad essere considerata madre; di conseguenza quella genetica deve adottare figli avuti con un "utero in affitto". Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF) esaminando il caso di una coppia che ha avuto dei gemelli nati in Georgia dando sperma e ovuli a una madre surrogata.

Si registra il cognome della madre surrogata - La corte suprema ha così confermato la decisione del municipio di Zurigo di registrare il cognome della madre surrogata come cognome dei gemelli, dato che è stata lei a partorire. Il padre genetico, donatore dello sperma, è stato registrato come padre legale per riconoscimento. La madre intenzionale, donatrice degli ovuli, è stata elencata nei dati aggiuntivi, dove si menziona la maternità surrogata e la parentela genetica dei gemelli.

La madre genetica deve adottare i "figliastri" - I genitori genetici volevano invece registrare subito i figli quali i loro presso il municipio di Zurigo dopo il ritorno in Svizzera. Ma per il TF la madre genetica deve stabilire il suo rapporto giuridico adottando "i figliastri" del suo coniuge. Fino ad allora, la madre surrogata rimane la madre ufficialmente riconosciuta.

La corte suprema federale, con sede a Losanna, conferma che la procedura del municipio di Zurigo è corretta, poiché nel caso specifico si tratta solo di un contratto notarile di maternità surrogata e non di una decisione amministrativa o giudiziaria. In base al diritto internazionale privato, è il diritto svizzero che si applica in questo caso per stabilire una relazione genitore-figlio.

Secondo il TF questa procedura è in linea con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU), per la quale non è necessario che la madre intenzionale o genetica sia considerata una madre legale fin dall'inizio.

I giudici di Losanna osservano poi che il municipio ha accettato il riconoscimento da parte del padre sulla base del contratto di maternità surrogata, che l'Ufficio federale di giustizia ha considerato «eccezionalmente» ammissibile, poiché non si tratta di un riconoscimento ufficiale. La maternità surrogata non è infatti consentita in Svizzera.

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