Cerca e trova immobili

SVIZZERA«Più di centomila contagi al giorno. Omicron 2 è dominante»

22.03.22 - 14:16
Secondo gli esperti la maggior parte delle infezioni in Svizzera non verrebbero rilevate.
Keystone
«Più di centomila contagi al giorno. Omicron 2 è dominante»
Secondo gli esperti la maggior parte delle infezioni in Svizzera non verrebbero rilevate.
La sotto-variante sarebbe responsabile dell'80% dei casi elvetici. La situazione negli ospedali è però al momento sotto controllo. Gli esperti: «Ci aspettiamo mezzo milione di infezioni a settimana».

BERNA - L'aumento dei casi alimentato da Omicron 2 è il tema principale della tradizionale conferenza stampa degli esperti (la centesima da inizio crisi) che torna oggi dopo diverse settimane d'assenza. Il primo a prendere la parola, facendo il punto della situazione, è Patrick Mathys. «Da diverse settimane viviamo una nuova normalità con pochissime restrizioni, ma il Covid-19 non è scomparso», esordisce il Capo della sezione Gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell'UFSP. «In effetti con la fine della maggior parte delle restrizioni il numero dei casi si è nuovamente impennato».

Più di centomila casi effettivi al giorno - La Svizzera - con 4'100 casi ogni centomila abitanti - ha un'incidenza della malattia tra le peggiori d'Europa. E molte infezioni non verrebbero neppure rilevate. «In effetti i numeri riflettono solo una parte dei contagi effettivi», sottolinea Mathys, precisando che le persone infettate ogni giorno sarebbero più di centomila.

Omicron 2 dominante - Responsabile di questa esplosione dei casi è la sotto-variante di Omicron. «BA.2 - precisa Mathys - è ormai diventata dominante ed è responsabile dell'80% delle infezioni registrate in Svizzera». L'esperto non vede un'inversione di tendenza a breve: «Mi aspetto oltre mezzo milione di infezioni a settimana almeno fino ad aprile inoltrato».

Nessuna pressione sugli ospedali - L'esplosione dei contagi non ha però finora portato a una saturazione dei reparti ospedalieri. E questo grazie al buon tasso d'immunità nella popolazione e la minor pericolosità di Omicron. «La situazione negli ospedali è al momento sotto controllo e non si rischia un sovraccarico nemmeno con l'aumento delle infezioni previsto nelle prossime settimane».

Virus osservato da vicino - A ogni modo l'alto funzionario dell'UFSP garantisce che il virus verrà costantemente tenuto sotto sorveglianza. «Il Covid-19 ci ha già dato brutte sorprese in passato. Per questo continueremo con l'analizzare le acque reflue, eseguire test a campione su diverse categorie di persone e a sequenziare il virus alla caccia di nuove varianti».

Niente secondo richiamo (per ora) - Il secondo a prendere la parola è stato Christoph Berger che ha fatto il punto sulle vaccinazioni. «Il booster ripristina la massima protezione contro il Covid-19», precisa il presidente della Commissione federale per le vaccinazioni, sottolineando come un secondo richiamo non è al momento previsto dall'UFSP. «Uno studio israeliano sul personale sanitario - spiega l'esperto - mostra infatti che la quarta dose ha portato pochissimi benefici».  Questo è vero per la popolazione generale e anche per i pazienti più vulnerabili. La protezione offerta dai vaccini mRNA, con le due dosi di base e una dose di richiamo, è efficace contro le forme gravi della malattia e riduce le ospedalizzazioni. «In questo senso - conclude Berger - l'obiettivo è stato raggiunto».

Molti meno decessi - «La pandemia non è finita, ma non siamo più in una fase acuta della crisi», esordisce da parte sua la presidente della Task Force nazionale Tanja Stadler. «Nell'ondata di Omicron - continua l'esperta - si sono verificati 40 volte meno decessi rispetto che nell'ondata Delta». Per quanto riguarda i ricoveri in ospedale, la presidente della Task Force precisa che «c'è un aumento che riguarda soprattutto le persone anziane, ma che ». Per arginare la diffusione della contagiosissima variante Omicron 2, Stadler consiglia l'utilizzo delle mascherine FFP2. Il Governo, a breve, potrebbe però togliere l'obbligo anche nei mezzi pubblici: «Indossarla però è ancora possibile», ricorda Mathys, precisando che lui stesso la usa ancora quando va a fare la spesa.

Per il medico cantonale di Zugo Rudolf Hauri anche gli eventi hanno avuto un ruolo nell'aumento dei contagi. «Il carnevale e gli eventi sportivi hanno sicuramente portato una crescita delle infezioni, ma attualmente molti casi si registrano anche in famiglia e sul posto di lavoro».

Presenti alla conferenza stampa: 

Patrick Mathys, Capo della sezione Gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell'UFSP.

Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni.

Tanja Stadler, presidente della task force nazionale Covid-19

Rudolf Hauri, Medico cantonale di Zugo, Presidente dell'Associazione svizzera dei medici cantonali.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE