Cerca e trova immobili

SVIZZERASequestri e immigrazione illegale, le dogane danno i numeri

10.03.22 - 11:10
Nel 2021 alla frontiera si sono fatti sentire in particolare il commercio online e i flusso migratorio dall'Afghanistan
20min/Celia Nogler
Fonte ATS
Sequestri e immigrazione illegale, le dogane danno i numeri
Nel 2021 alla frontiera si sono fatti sentire in particolare il commercio online e i flusso migratorio dall'Afghanistan

BERNA - Il boom del commercio online ha fatto aumentare ancora una volta in maniera significativa gli invii sequestrati per contraffazione di prodotti. È quanto emerge dalle cifre annuali dello scorso anno dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), secondo cui lo scorso anno si è constatato un incremento del numero di migranti entrati in Svizzera in modo irregolare.

Nel 2021, quasi 19'000 persone hanno soggiornato illegalmente in Svizzera, indica oggi in una nota l'UDSC (che fino allo scorso 31 dicembre si chiamava Amministrazione federale delle dogane), ricordando che nel 2020 erano appena 11'000 e nel 2019 poco meno di 13'000. Ciò, spiega, è riconducibile principalmente all'aumento del numero di profughi afghani entrati in Svizzera in modo irregolare dall'Austria durante la seconda metà dell'anno.

Per quanto riguarda invece la contraffazione di prodotti scoperti ai confini, l'UDSC lo scorso anno ha identificato 5'959 violazioni, contro le 4'433 dell'anno precedente. Il commercio su internet ha registrato un ulteriore forte progressione a causa delle misure legate alla pandemia, viene sottolineato. D'altro canto, è stato di nuovo possibile viaggiare con meno restrizioni e ciò ha portato anche a un aumento dei sequestri di contraffazioni nel traffico turistico (da 2'246 a 2'881).

Nelle cifre annuali rientrano anche i casi legati a documenti falsificati e il ritrovamento di stupefacenti - nel 2021 circa 777 kg di marijuana - con alcuni sequestri presso l'aeroporto di Zurigo che hanno fatto schizzare i dati verso l'alto.

Nel 2021 il totale delle entrate dell'UDSC è aumentato rispetto all'anno precedente, passando da 21,8 miliardi a 23,5 miliardi di franchi e superando quindi anche il valore del 2019, pari a 23,0 miliardi. Il totale delle entrate proviene principalmente dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) e da quelle sugli oli minerali e sul tabacco, nonché dalla tassa sul traffico pesante e dai dazi all'importazione. Come per l'anno precedente (circa 10,2 miliardi di franchi), anche nel 2021 l'IVA - con 11,3 miliardi - ha rappresentato quasi la metà delle entrate dell'UDSC. In aumento, da 50 a 50,7 milioni, le dichiarazioni doganali nel traffico di merci commerciali.

Animali al confine - Non sono poi mancate le importazioni errate di animali: nel 2021 i casi sono stati ben 2'560, contro i 654 dell'anno precedente. Con la pandemia è cresciuto anche il desiderio di avere animali da compagnia - in particolare cani - e ciò ha portato di riflesso a un aumento del numero di animali importati «in maniera non conforme alle prescrizioni».

Nella maggior parte dei casi si trattava di infrazioni alla legge sulle epizoozie o alla legge sulla protezione degli animali. «Per esempio, al momento dell'importazione i cuccioli di cane non avevano ancora raggiunto l'età minima richiesta di 56 giorni o erano stati importati cani con coda oppure orecchie recise, atto vietato in Svizzera», scrive l'UDSC. In un comunicato separato, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ricorda che è necessario informarsi - ad esempio proprio sul sito dell'USAV - per evitare multe e procedimenti penali.

La negligenza più comune - ribadiscono entrambe le autorità - è stata quella di non importare gli animali come prescritto attraverso un valico di frontiera presidiato insieme a una dichiarazione immediata alla dogana.

Il totale di tutte le multe è aumentato di oltre sei volte, da poco meno di 30'000 franchi nel 2019 a quasi 200'000 franchi l'anno scorso, sottolinea l'USAV, che poi aggiunge: nel 2021 il servizio veterinario di confine dell'USAV ha dovuto adottare misure per oltre 300 animali negli aeroporti di Zurigo e Ginevra.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE