Gli ucraini che vivono in Svizzera chiedono «ampie sanzioni» contro la Russia.
Il portavoce dell'Associazione ucraina nel nostro Paese: «Il Consiglio federale interrompa tutte le relazioni economiche con la Russia e fermi tutti i flussi di denaro diretti a Mosca».
BERNA - L'Associazione della diaspora ucraina in Svizzera chiede al Consiglio federale d'imporre ampie sanzioni contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina. Nessun franco deve andare all'aggressore, ha affermato il suo portavoce, Sasha Volkov, all'agenzia di stampa Keystone-ATS.
Egli ha chiesto d'interrompere tutte le relazioni economiche con la Russia e di fermare tutti i flussi di denaro diretti a Mosca. «Mi aspetto che la Svizzera reagisca con decisione», ha proseguito Volkov, che possiede la doppia cittadinanza svizzera e ucraina.
Berna deve a suo avviso sostenere pienamente le sanzioni dell'Unione europea (UE) e tutti i conti delle aziende che hanno rapporti con lo stato russo devono essere congelati. Il presidente russo Vladimir Putin ha attaccato indirettamente l'intero ordinamento di pace europeo, ha continuato Volkov, che non si aspettava un'aggressione su larga scala dell'Ucraina.
Volkov ha espresso la sua preoccupazione per i parenti sul posto. I suoi genitori e i suoi suoceri sono stati svegliati stamattina presto da forti esplosioni nelle vicinanze. La popolazione civile non starà ferma e combatterà, ha aggiunto.
La Svizzera partecipa alla riunione d'emergenza dell'OCSE
La Svizzera parteciperà oggi pomeriggio a una riunione ministeriale d'emergenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) sulla situazione in Ucraina. La riunione è stata convocata dalla presidenza polacca dell'istituzione. «È prevista la partecipazione della Svizzera», ha confermato all'agenzia Keystone-ATS un portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Berna non sarà però rappresentata dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis, ma a livello di Segreteria di Stato.