Il consigliere federale ha informato via Twitter che al momento non sono previste ulteriori misure contro il Covid.
Questa esitazione ha incontrato critiche da parte degli esperti che invitano a prendere provvedimenti immediati.
BERNA - L'Ufficio federale della sanità pubblica ha segnalato oggi 19'032 nuovi casi di Coronavirus: la maggior parte delle infezioni può essere ricondotta alla variante Omicron. Nonostante il massiccio aumento dei contagi, il Consiglio federale attende per ulteriori misure, come annunciato mercoledì sera su Twitter dal ministro della sanità Alain Berset.
Secondo Berset, il prossimo "pacchetto" è pronto e prevede possibili chiusure. Tuttavia, il Consiglio federale desidera attendere ulteriori dati sulla variante Omicron prima di decidere. Questa attesa è stata oggetto di critiche.
«Basta guardarsi attorno per vedere cosa ci attende» - «Non capisco perché attendere per ulteriori misure», sottolinea l'infettivologo Andreas Cerny. Secondo l'esperto è chiaro che con l'alto numero di casi aumenterebbero anche i ricoveri, come sta già avvenendo in altri paesi quali la Gran Bretagna o gli Stati Uniti. «Chi è in carica deve essere in grado di alzare lo sguardo e osservare ciò che gli accade attorno», aggiunge.
Per Cerny, ora, è importante limitare i contatti, soprattutto in vista dei festeggiamenti di Capodanno. «Non bisogna mischiare troppe famiglie, ci dovrebbero essere un tetto massimo di ospiti e non più di due famiglie. Inoltre bisognerebbe assolutamente testarsi e utilizzare il concetto 2G +», consiglia l'infettivologo. Omicron è già infettivo prima che si sviluppino i sintomi e, a causa dell'alto rischio di contagio, si diffonde in modo estremamente efficiente nei nuclei familiari.
Anche l'infettivologo Christian Garzoni critica l'esitazione del Consiglio federale: «La situazione è pericolosa, instabile e poco chiara. Il Consiglio federale dovrebbe agire subito, non può semplicemente aspettare più dati». Negli ultimi giorni si è visto che il virus si sta diffondendo in maniera massiccia. «E se Berna non si sveglia… che agiscano i Cantoni! Subito…!», conclude.