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BERNA Cure intense sotto stress

23.12.21 - 12:14
Il tasso di occupazione è all'81%. Fortunatamente i decessi restano stabili.
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Fonte ats
Cure intense sotto stress
Il tasso di occupazione è all'81%. Fortunatamente i decessi restano stabili.
In cifre assolute sono 299 i pazienti covid in terapia intensiva (+10% in una settimana), 233 dei quali necessitano di essere ventilati.

BERNA  - Il tasso di occupazione delle unità di terapia intensiva, pari all'81%, rimane al livello più alto dall'inizio della pandemia. Lo indica l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) nel suo rapporto settimanale relativo al periodo dal 13 al 19 dicembre, precisando che il numero di ricoveri ospedalieri e i decessi restano stabili.

Nelle cure intense, la proporzione di pazienti malati di coronavirus è passata in una settimana dal 40% al 43%. In cifre assolute sono 299 i pazienti covid in terapia intensiva (+10%), 233 dei quali necessitano di essere ventilati.

Il numero di nuovi contagi segnalati è invece diminuito significativamente: in una settimana sono stati segnalati 60'767 nuove infezioni, l'11% in meno rispetto ai 7 giorni precedenti.

I più colpiti sono i bambini e gli adolescenti tra i 10 e i 19 anni, il virus sta infatti circolando molto nelle scuole. I meno toccati sono gli over 60, molti dei quali hanno già ricevuto la dose supplementare detta "booster". A livello regionale, il cantone messo peggio è Obvaldo, quello con meno casi è il Ticino.

Nei sette scorsi giorni l'UFSP ha anche notato un picco nel numero di test effettuati, che risultano in crescita continua dall'11 ottobre. In una settimana sono stati effettuati 427'401 tamponi, quelli con risultato positivo alla nuova variante omicron erano ancora pochi, solo il 3,2%.

Sul fronte dei ricoveri ospedalieri si è assistito a una leggera flessione, da 688 a 626. Pertanto, nonostante le dichiarazioni tardive ancora attese non si prevede alcun ulteriore aumento. Nelle tre settimane precedenti il numero delle ospedalizzazioni era invece aumentato fortemente, di circa il cinque percento ogni sette giorni.

Il numero di persone che sono morte in relazione a un'infezione da SARS-CoV-2 è rimasto praticamente invariato, a quota 157 (-1). Anche qui, l'UFSP si aspetta una stagnazione.

L'UFSP fa infine notare che il numero di ricoveri ospedalieri e di decessi tra i non vaccinati è basso. Delle 10'660 persone ospedalizzate dalla fine di gennaio, 8212 non erano vaccinate e 272 lo erano solo parzialmente. Delle 1793 persone che sono morte, 1208 non erano immunizzate e 92 solo parzialmente.

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