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SVIZZERAAltri 200 milioni per le aziende in difficoltà

24.11.21 - 13:43
Li ha stanziati oggi il Consiglio federale, attingendo alle proprie riserve
Tamedia
Fonte ATS
Altri 200 milioni per le aziende in difficoltà
Li ha stanziati oggi il Consiglio federale, attingendo alle proprie riserve

BERNA - Altri 200 milioni di franchi ai Cantoni per far fronte alle ditte in difficoltà a causa del coronavirus e delle misure restrittive. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale che ha deciso di attingere alla proprie riserve modificando di conseguenza l'ordinanza Covid-19 che dovrebbe entrare in vigore il 1. dicembre.

In questo modo, indica una nota governativa odierna, i Cantoni possono tenere maggiormente conto delle esigenze specifiche delle imprese situate sul loro territorio.

Finora i Cantoni hanno concesso alle imprese contributi a fondo perso per circa 4,25 miliardi, di cui 3,5 miliardi sono finanziati dalla Confederazione. Affinché i Cantoni potessero fornire alle imprese particolarmente colpite dalle conseguenze dell’epidemia un sostegno complementare, l’Esecutivo ha finora messo a loro disposizione 300 milioni provenienti dalla "riserva del Consiglio federale".

Tale riserva è destinata a finanziare le prestazioni supplementari erogate dal Cantone a imprese per le quali quest’ultimo ha interamente utilizzato le altre possibilità di sostegno previste dall’ordinanza Covid-19 casi di rigore. Per utilizzare questi fondi, i Cantoni possono derogare a singole disposizioni della citata ordinanza. Dispongono dunque di un margine di manovra maggiore, in particolare nel fissare i limiti massimi degli aiuti.

Da un sondaggio condotto tra i Cantoni all’inizio del mese di novembre emerge che la maggioranza dei Cantoni ha avviato programmi specifici per attenuare i casi di rigore particolari e crede che i 300 milioni stanziati finora dovrebbero essere sufficienti. Tuttavia, alcuni Cantoni ravvisano la necessità di un intervento supplementare e chiedono maggiori fondi. Una richiesta accolta dal governo.

I fondi supplementari saranno ripartiti tra i Cantoni sulla base della medesima chiave di ripartizione applicata per la prima tranche (60% secondo il PIL, 30% secondo la popolazione residente e 10% secondo la media di pernottamenti). Per i casi di rigore particolari sono quindi a disposizione complessivamente 500 milioni di franchi provenienti dalla riserva del Consiglio federale.

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