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ZURIGO Coronavirus: «Fine della pandemia entro l'estate»

10.10.21 - 09:10
È la previsione dell'infettivologo Huldrych Günthard. Ma occorre rispettare precise condizioni
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Fonte ats
Coronavirus: «Fine della pandemia entro l'estate»
È la previsione dell'infettivologo Huldrych Günthard. Ma occorre rispettare precise condizioni
Secondo il professore zurighese, servono più persone vaccinate e i non vaccinati devono essere infettati dal virus

ZURIGO  - La pandemia di Covid-19 dovrebbe essere terminata entro l'estate del prossimo anno. Lo ritiene l'infettivologo zurighese Huldrych Günthard. Ma a determinate condizioni.

Secondo il professore zurighese, occorrono più persone vaccinate e i non vaccinati devono essere infettati dal virus. Inoltre, nessuna nuova variante resistente ai vaccini esistenti deve fare la sua apparizione, precisa Günthard in un'intervista pubblicata oggi dalla SonntagsZeitung. L'infettivologo sottolinea che la sua tesi non vale per il mondo intero, ma unicamente per i Paesi che dispongono di un vaccino.

Dal canto suo, la responsabile scientifica dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la dottoressa Soumya Swaminathan si mostra meno ottimista sul SonntagsBlick. A suo avviso, presto sarà ultimato il 60% del cammino. "Ma non si può escludere che vi sia un'altra montagna inattesa da scalare", aggiunge.

Terza dose

In talune parti del mondo, un percentuale elevata della popolazione è vaccinata, ovvero tra il 70% e l'80%, sottolinea la dottoressa. In altri Paesi, come in Africa, meno del 4% della popolazione è interamente vaccinata. "Più a lungo l'umanità tollera questa situazione, più grande è il rischio che appaiano nuove varianti".

L'OMS chiede che tutte le dosi disponibili vengano utilizzate per aumentare il tasso di vaccinazione nel mondo. Soltanto dopo questa scadenza si potrà considerare la somministrazione della terza dose del vaccino, rileva Swaminathan.

Ma l'infettivologo Huldrych Günthard non è d'accordo con queste conclusioni: "la protezione contro nuove infezioni diminuisce con il tempo". Non si capisce perché si debba aspettare ancora, aggiunge, temendo che il tutto torni molto velocemente.

Vi sono sempre più lacune nei vaccini, sottolinea il professore zurighese. "Grandi gruppi di persone dovranno nuovamente essere vaccinati. E ci vuole tempo", conclude il professore di infettivologia all'Ospedale universitario di Zurigo.

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COMMENTI
 

Ro 2 anni fa su tio
Che scienza sempre più anomala. Adesso è giunta al punto di dire quando un evento, pandemia, termina. Mah !

Don Quijote 2 anni fa su tio
Sempre le stesse paturnie, eppure, l'umanità è sempre sopravvissuta grazie alla selezione naturale, più efficace della medicina, della tecnologia e della pletora di esperti odierni. Tutte le pandemie passate si sono estinte dopo due anni.

Boh! 2 anni fa su tio
Come volevasi dimostrare in regime di pandemia le possibilità sono solo due: vaccinarsi oppure aspettare il proprio turno per contrarre la malattia.

marco17 2 anni fa su tio
Chiedi a due esperti e ottieni almeno tre opinioni diverse. E noi ci dovremmo fidare di questa gente che ci prende per un gregge di pecore?

Gio58 2 anni fa su tio
Dall'Africa, che ha solo il 4% di vaccinati, non mi sembra siano giunte notizie catastrofiche sulle morti da Covid!! O mi sono perso qualcosa?

cle72 2 anni fa su tio
E poi dobbiamo credere alla scienza! Questi tirano la monetina e le ditte farmaceutiche I fili... Burattinai!

loreen 2 anni fa su tio
purtroppo abbiamo politici che non sono più in grado di gestire nulla; per arginare una pandemia è chiaro che bisogna necessariamente raggiungere l'immunità di gregge e, per fare questo è necessario infettare alcune persone ma è ovvio che è la scelta peggiore. Se dobbiamo decidere di far morire allora è chiaro che dobbiamo anche iniziare a cambiare le regole del gioco. Iniziamo a togliere i contributi per le pensioni e le varie assicurazioni obbligatorie dal momento che se ci vogliono morti come pensionati o prima della pensione, qualche cosa non torna e non c'è dunque alcuna ragione di mantenere lo status quo, stesso discorso per assicurazioni che non ci tutelano per i grandi rischi e quindi l'obbligo di mantenerle attive non si giustifica più e soprattutto la pandemia ha creato sempre più disinteresse per gli obblighi e la gente come giusto che fosse ha messo davanti altre priorità che prima non consideravano ovvero; la propria vita!! Nessuno quindi ha il diritto di imporci come doverla vivere.
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