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SVIZZERAMeno morti e feriti gravi sulle strade svizzere

16.09.21 - 11:38
Nei primi sei mesi del 2021 86 persone hanno perso la vita, mentre 1'579 sono rimaste ferite in modo grave.
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Meno morti e feriti gravi sulle strade svizzere
Nei primi sei mesi del 2021 86 persone hanno perso la vita, mentre 1'579 sono rimaste ferite in modo grave.
Cresce però il numero di infortuni (e decessi) fra gli e-biker. Preoccupano pure gli incidenti con i monopattini elettrici.

BERNA - Nella prima metà del 2021 hanno perso la vita sulle strade svizzere complessivamente 86 persone, 14 in meno rispetto ai primi sei mesi del 2020. Cala anche il numero di feriti gravi, da 1690 a 1579, mentre perdura la crescita di quello degli infortunati gravi fra gli e-biker. È quanto si ricava dalle statistiche semestrali sull’incidentalità stradale curate dall’Ufficio federale delle strade (USTRA).

Automobilisti - Diminuiscono i decessi fra chi viaggia in automobile, che da 37 passano a 27. I feriti gravi sono 274 (2020: 294): gli incidenti sono stati provocati principalmente da sbandamento e perdita di controllo del veicolo.

Nei sinistri in cui la responsabilità è presumibilmente della persona infortunata gravemente si osserva una diminuzione dell’influsso dell’alcol e un incremento dell’eccesso di velocità come causa principale.

Motociclisti - In questa categoria si registrano 18 morti (2020: 17) e 423 feriti gravi (2020: 437). Si rileva un netto aumento degli infortunati gravi nella fascia di età tra 45 e 54 anni (da 64 a 89), a fronte di un calo significativo tra i 35-44enni (da 71 a 57) e i 55-64enni (da 100 a 71). Sul totale registrato, 103 sono allievi conducenti (2020: 84), di cui 32 hanno ottenuto la patente secondo la vecchia modalità (accesso diretto alla categoria superiore).

La maggior parte degli episodi è conseguenza di sbandamento o perdita di controllo del mezzo oppure si verifica durante una manovra di svolta. In caso di presunta responsabilità dell’infortunato grave, le cause più frequenti sono distrazione e disattenzione nonché mancato adeguamento della velocità.

Pedoni - 15 pedoni (2020: 16) sono deceduti e 166 hanno riportato ferite gravi (2020: 187), con un calo marcato tra i 45-74enni.

Ciclisti tradizionali - Nei primi sei mesi dell’anno, 8 ciclisti sono morti (2020: 9) e 350 sono stati feriti in modo grave (2020: 427) in incidenti dovuti perlopiù a sbandamento o perdita di controllo del mezzo e spesso per responsabilità propria del conducente.

E-biker - Nella prima metà del 2021 sono morti 9 conducenti di bici elettriche (2020: 6) e 235 hanno subito lesioni gravi (2020: 213); 43 (1 morto e 42 feriti gravi) con un modello veloce, 201 (8 e 193, rispettivamente) con una versione lenta. In quest’ultima categoria, il numero di infortunati gravi nella fascia di età 65-74 anni è cresciuto da 30 a 49 unità.

Nella maggior parte dei casi con morti e feriti gravi si tratta di episodi di sbandamento o perdita di controllo del veicolo. Quando la responsabilità è presumibilmente del conducente, le cause più frequenti sono disattenzione o distrazione, comportamento errato e impiego scorretto del mezzo da parte del ciclista.

Mezzi simili a veicoli - Come lo scorso anno, non si registrano morti tra gli utenti di questa tipologia di micromobilità (pattini in linea, skateboard, mini-monopattini ecc.). Cresce tuttavia il numero dei feriti gravi, che passa da 24 a 30, di cui 18 sono bambini.

Monopattini elettrici - Nelle statistiche sugli incidenti i monopattini elettrici sono assegnati a due categorie diverse a seconda delle loro caratteristiche: «motoveicoli» oppure «altri veicoli motorizzati». Al pari dell’intero 2020, nel primo semestre del 2021 non si rilevano decessi in questa categoria di utenti; i feriti gravi sono tuttavia 31 (2020: 19). 20 incidenti sono avvenuti per colpa del conducente, principalmente per guida sotto l’effetto dell’alcol, disattenzione e distrazione oppure velocità inadeguata. Il numero di feriti gravi è particolarmente elevato tra i 35-44enni e i 45-54enni.

I monopattini a trazione elettrica di potenza pari o minore di 500 W e che non superano i 20 km/h sono categorizzati come ciclomotori leggeri. Alcuni modelli e altre tipologie di veicoli simili disponibili sul mercato hanno potenza e velocità maggiori, per cui non sono omologati per circolare sulla pubblica via: gomme di piccole dimensioni, motore possente, alta velocità e conseguente instabilità nonché baricentro elevato li rendono ad alto rischio di incidenti.

La statistica semestrale degli incidenti stradali si basa sui dati dell’apposito sistema informativo dell’USTRA, che registra i sinistri segnalati dalla polizia verificatisi sulle strade e sulle piazze pubbliche con coinvolgimento di almeno un veicolo motorizzato, una bicicletta o un mezzo simile a veicolo. Il bilancio di metà anno si intende provvisorio: i dati definitivi seguiranno nella primavera 2022.

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