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SVIZZERATasse di soggiorno: sette volte più care a seconda del comune

20.07.21 - 06:52
A Saas Fee per una notte si sborsano 7 franchi, mentre a Zugo solo 95 centesimi
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Tasse di soggiorno: sette volte più care a seconda del comune
A Saas Fee per una notte si sborsano 7 franchi, mentre a Zugo solo 95 centesimi

BERNA - Per un turista che vuole soggiornare in Svizzera qualche giorno è difficile orientarsi tra le tasse di soggiorno, che variano (e anche di molto) da comune a comune. Comparis ha analizzato le tasse di soggiorno degli 80 comuni che hanno registrato il maggior numero di pernottamenti di ospiti da fuori. La media nazionale delle tariffe per gli adulti per il pernottamento ammonta a 3.75 franchi a notte. A livello regionale, tuttavia, si osserva «una babele incontrollata»: la differenza tra la tassa del comune più conveniente (Zugo) e dei comuni più cari (Saas Fee e Saas Almagell nel Canton Vallese e Montreux nel Canton Vaud) è di oltre il 700% (7 franchi rispetto a 95 centesimi a notte). 

Com’è possibile? La decisione sull’importo della tassa di soggiorno spetta ai comuni. «Nella definizione delle imposte di soggiorno, i politici locali tengono difficilmente conto della loro clientela. In fondo, i turisti pagano», osserva Leo Hug, esperto Comparis in materia di finanze.

Stesso cantone, grandi differenze - Ecco perché si registrano grandi differenze anche all’interno di uno stesso cantone. A Coira i vacanzieri devono pagare una tassa di soggiorno di soli 2.35 franchi a notte. A Scuol la tassa è di 2.70 franchi. A Klosters-Serneus il costo raddoppia, arrivando a 5.50 franchi. E a Davos i turisti pagano addirittura 5.90 franchi a notte. Per una vacanza di sette giorni a Davos, quindi, una famiglia di quattro persone con figli adulti deve pagare l’improbabile somma di 165 franchi solo per le tasse di soggiorno – a Scuol sarebbero 76 franchi.

Prezzi diversi, servizi simili - Va certamente riconosciuto che tra i comuni citati i servizi e le prestazioni variano. Tuttavia, le differenze tra i prezzi sono notevoli anche tra i comuni che offrono servizi simili. Le tasse di soggiorno di Saas Fee e Saas Almagell, ad esempio, sono quasi tre volte più care di quelle richieste a Coira. Tutti e tre i comuni offrono sconti sull’uso dei trasporti pubblici e delle ferrovie di montagna locali. 

E chi è solo di passaggio... sborsa anche lui - Gli incassi della tassa di soggiorno servono a finanziare le offerte turistiche locali. Ecco perché molti comuni offrono a chi le paga la cosiddetta carta ospite o guest card, che offre ai turisti sconti sulle ferrovie di montagna, l’utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblici del posto ed entrate ridotte o gratuite nei musei locali o in piscina. E se qualcuno è solo di passaggio e non utilizza le offerte turistiche locali? Come mostra l’analisi di comparis.ch, anche queste persone pagano, comunque e ovunque.

Imposta sulla seconda casa: un’alternativa? In sei comuni turistici della Svizzera questo pacchetto di servizi è stato abolito: Andermatt (UR), Celerina (GR), Engelberg (OW), Flims (GR), Laax (GR) e Val Müstair (GR) hanno rinunciato alla tassa di soggiorno puntando interamente sull’imposta sulla seconda casa. In altre parole: al posto della tassa di soggiorno fanno pagare un’imposta sulla residenza secondaria agli albergatori e ai proprietari di case vacanza. Questa imposta non dipende dal numero di pernottamenti, bensì dai metri quadrati o dalla quantità di letti presenti nelle rispettive strutture. Hug vede questa scelta è come il fumo negli occhi: «Per i comuni, l’imposta sulla seconda casa non è un incentivo economico a rendere più attraente l’offerta turistica», critica l’esperto Comparis, aggiungendo che l’imposta in realtà costringe indirettamente solo i proprietari di abitazioni secondarie ad affittare le loro case.
Degli 80 comuni analizzati, Disentis (GR) e Crans Montana (VS) combinano i modelli della tassa di soggiorno e dell’imposta sulla seconda casa.

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