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SVIZZERAQuando droni e robot diventano agricoltori

29.06.21 - 10:11
Agroscope costruisce una nuova stazione sperimentale per favorire la digitalizzazione
Agroscope
Quando droni e robot diventano agricoltori
Agroscope costruisce una nuova stazione sperimentale per favorire la digitalizzazione

BERNA - Dai droni, ai robot per i campi fino ai nuovi sistemi di gestione: la digitalizzazione dell’agricoltura procede a ritmi serrati. Al contempo, serve un certo impegno per riuscire a controllare correttamente molti processi complessi della produzione agricola. Ecco quindi che Agroscope costruisce una nuova stazione sperimentale “Tecnologie intelligenti”. Lo fa assieme ai Cantoni Turgovia e Sciaffusa, nonché ad Agridea.

«Grazie alle nuove tecnologie, la produzione può diventare più sostenibile. Puntiamo a utilizzarle insieme ai capi-azienda all’interno di una rete di aziende intercantonale e a potenziarle, per generalizzarne l’applicazione pratica» dichiara Ueli Bleiker, responsabile dell’ufficio dell’agricoltura turgoviese. Insieme a Markus Leumann – suo omologo a Sciaffusa – sono convinti che la digitalizzazione sia una chiave importante per affrontare le grandi sfide dell’agricoltura, per esempio i cambiamenti climatici e strutturali, la perdita della biodiversità o i nuovi parassiti, raggiungendo al contempo obiettivi di produzione elevati. Tra i vari aspetti, i modelli basati sui dati possono servire per rilevare precocemente l’eventuale diffusione delle malattie dei vegetali, per comprendere l’andamento della mineralizzazione dell’azoto nel suolo o rilevare lo stato di salute delle vacche.

Si riuscirebbe a semplificare anche il lavoro amministrativo, grazie a sistemi automatici di registrazione. «Per noi è importante promuovere proprio questi sviluppi grazie alla stazione sperimentale e, al contempo, costruire un ponte con l’economia e la società» afferma Markus Leumann.

Concimazione azotata più precisa - La stazione sperimentale sta avviando un progetto sulla concimazione azotata adeguata alle condizioni locali, finalizzata a utilizzare le tecnologie digitali per determinare le esigenze dei vegetali e poi calibrare la concimazione delle piante in modo da garantirne una crescita ottimale. L’obiettivo è di ridurre gli effetti negativi delle eccedenze di azoto sull’ambiente. In collaborazione con il Politecnico federale di Zurigo, presso la Swiss Future Farm di Tänikon Agroscope ha gettato le basi di questo progetto nel corso di attività preliminari durate diversi anni. Stando ai risultati ottenuti si potrebbe aumentare l’efficienza dell’azoto del 15 per cento circa. Questa tecnica sarà perfezionata e implementata presso la stazione sperimentale. Secondo Ulrich Ryser, direttore di Agridea: «Non vediamo l’ora di sfruttare la nostra rete e collaborare per ottimizzare il potenziale della tecnologia. Contribuiremo così a ridurre le sostanze nutritive e faremo confluire rapidamente i nuovi risultati nella pratica, in tutta la Svizzera». Le attività sono sostenute dall’Ufficio federale dell’agricoltura nell’ambito di un progetto di consulenza.

Un ponte tra ricerca, consulenza, industria e pratica - «Siamo agli inizi di uno sviluppo digitale molto promettente» sottolinea Nadja El Benni, responsabile del settore di ricerca strategico Competitività e valutazione del sistema di Agroscope. «La stazione sperimentale servirà a individuare soluzioni digitali di supporto al lavoro degli agricoltori, per consentire loro di ottenere buoni risultati. La collaborazione con i Cantoni, il settore, i professionisti e il comparto tecnologico è imprescindibile per riuscire ad applicare i risultati quanto prima». Gli esiti della ricerca sono messi a disposizione dell’agricoltura in tutta la Svizzera, in collaborazione con i partner a livello intercantonale.

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