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ZURIGOPieno di “Sì” per il prossimo 13 giugno

30.04.21 - 06:00
Così stando al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulla prossima votazione popolare
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Pieno di “Sì” per il prossimo 13 giugno
Così stando al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulla prossima votazione popolare

ZURIGO - Un pieno di Sì. Almeno stando al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulla prossima votazione popolare. Questa la previsione per il l'appuntamento alle urne in programma il prossimo 13 giugno in Svizzera. Un appuntamento ricco visto che sono ben cinque gli oggetti per i quali i cittadini sono chiamati a votare.

Iniziativa sull'acqua potabile - Secondo il sondaggio, la maggioranza degli intervistati (54%) è a favore dell'"iniziativa sull'acqua potabile", che sostanzialmente chiede una riorganizzazione dei sussidi e un taglio alle sovvenzioni per l'impiego di pesticidi nel settore agricolo. Il 43% degli intervistati, invece, è d'accordo con il Consiglio federale e il Parlamento (che ritengono l'iniziativa eccessiva) e quindi contrario al disegno di legge.

Il sondaggio mostra come il voto sia particolarmente polarizzato dall'orientamento politico. Gli elettori di sinistra sono favorevoli all'iniziativa, quelli di destra no. Il Sì è molto più marcato nelle città (68%) e cresce in proporzione all'età dei votanti.

Sostanzialmente, i sostenitori del Sì esprimono timori per la presenza di pesticidi agricoli nell'acqua potabile, mentre quelli del No temono che l'iniziativa possa indebolire troppo il settore agricolo.

Iniziativa per vietare i pesticidi - Oltre all'iniziativa sull'acqua potabile, a giugno sarà votata una seconda proposta che ha a che fare con l'agricoltura. Con dati molti simili a quelli precedenti. Anche nell'iniziativa "per una Svizzera senza pesticidi", i favorevoli (secondo il sondaggio) sono la maggioranza, seppur risicata (53%), mentre i contrari rappresentano il 43% dei votanti. Pure in questo caso l'orientamento politico in qualche modo indirizza al voto. A favore sono infatti dal 70 all'89% degli elettori di sinistra. Anche qui il disegno di legge è maggiormente favorito da donne, abitanti delle città e l'approvazione aumenta con l'età.

Legge Covid-19 - La legge Covid-19 (elaborata per far fronte alla crisi connessa alla pandemia) gode di un alto livello di sostegno: il 66% attualmente vuole approvare il disegno di legge.

Ad essere contrari sono perlopiù sostenitori dell'UDC. I promotori del No credono che il disegno di legge vada sostanzialmente a rafforzare il potere del Consiglio federale e vada a discriminare i non vaccinati.

Legge sulla CO2 - Il 13 giugno verrà votata anche la legge sul CO2 (volta a mettere in atto una strategia per ridurre i gas serra). A favore del disegno di legge è il 54% degli intervistati contro il 43% dei contrari.

Anche in questo caso c'è una netta divisione politica tra i sostenitori del Sì e i contrari. I primi infatti sono elettori del Verdi, dei Verdi liberali e socialisti, i secondo sono simpatizzanti UDC e liberali radicali.

Il sondaggio mostra un chiaro divario urbano-rurale: gli abitanti delle città si pronunciano a favore di questa legge, mentre chi risiede in campagna è principalmente contrario. I fautori sottolineano che il Sì permetterebbe un atteggiamento più rispettoso nei confronti dell'ambiente perché chi produce più CO2 paga di più. I contrari sostengono che il problema del clima non possa essere risolto attraverso tasse e dazi, ma tramite l'innovazione.

Legge sulle misure di polizia contro il terrorismo - Ultima proposta, quella sulle misure di polizia per combattere il terrorismo. Nel sondaggio l'approvazione è a larga maggioranza (68%).

Se è vero che solo gli elettori dei Verdi e del PS sono sostanzialmente contrari alla proposta di legge, sia tra gli elettori di destra che di sinistra è alta la percentuale di indecisi.

Gli oppositori sono dell'idea che la legge possa minacciare la sicurezza della popolazione svizzera mettendo in pericolo cittadini irreprensibili. I favorevoli ritengono che ad oggi la polizia abbia troppo pochi strumenti per intraprendere un'azione preventiva e agire contro potenziali terroristi.

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