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NEUCHÂTELA Neuchâtel un Parlamento a maggioranza femminile

19.04.21 - 08:07
Le deputate sono ora 58 su 100. Il primo partito resta il PLR, col 30% delle preferenze
20min/Marvin Ancian
Fonte ATS
A Neuchâtel un Parlamento a maggioranza femminile
Le deputate sono ora 58 su 100. Il primo partito resta il PLR, col 30% delle preferenze

NEUCHÂTEL - Le donne e la destra sono le vincitrici delle elezioni del Gran Consiglio di Neuchâtel svoltesi nel fine settimana: per la prima volta nella storia il parlamento cantonale sarà a maggioranza femminile, con 58 mandati su 100.

«È la prima volta in Svizzera. Ci sono già state maggioranze femminili in due legislature a Berna e Losanna, ma a livello comunale», ha detto a Keystone-ATS Andrea Pilotti, responsabile della ricerca all'Istituto di studi politici dell'Università di Losanna.

Le elette sono progredite sia a sinistra, sia a destra. Il cinquantesimo anniversario del diritto di voto delle donne e il fatto che il governo di Neuchâtel rischiava di essere tutto maschile hanno avuto un influsso, ha aggiunto Pilotti. Lo dimostrano il quarto posto del PS Florence Nater e il quinto posto del PLR Crystel Graf al primo turno dell'elezione per il Consiglio di Stato.

Questo ottimo risultato per le donne dimostra che «Neuchâtel rimane un cantone pioniere e che il ruolo dei partiti è fondamentale per far eleggere le donne, senza necessariamente utilizzare quote che dividono l'opinione pubblica», ha spiegato il politologo. A Neuchâtel i partiti hanno lavorato molto per il reclutamento e hanno fatto una campagna per valorizzare le donne e non per usarle come alibi.

Anche a livello partitico l'appuntamento con le urne ha determinato uno spostamento significativo: le formazioni sulla destra dello scacchiere politico sono tornate maggioritarie, avendo conquistato 52 seggi su 100.

Nel dettaglio, pur perdendo parte della sua forza il PLR rimane il primo partito con il 30% delle preferenze: 32 i seggi conquistati. Al secondo posto si conferma il PS, con il 20% dei voti e 21 parlamentari.

L'onda ecologista c'è stata, ma meno potente di quanto avvenuto nelle elezioni comunali e federali: i Verdi si sono attestati al 18% (+3 punti percentuali) e potranno controllare 19 mandati, mentre i Verdi liberali ottengono l'8% e salgono a 8 seggi.

Lo stesso risultato (8% e 8 deputati) è stato raggiunto anche dall'UDC e dal POP (Parti ouvrier et populaire). L'Alleanza del Centro è stata votata dal 4% del corpo elettorale e ottiene 4 poltrone. SolidaritéS non è andata oltre il 2,4%, mancando quindi il quorum del 3% necessario per entrare in parlamento.

Il tasso di partecipazione è stato del 32%, ancora più basso del 33% di quattro anni or sono.

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