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SVIZZERAParmelin annuncia un allentamento delle regole per i casi di rigore

09.01.21 - 11:17
«È importante che i soldi vangano distribuiti ora» ha dichiarato il presidente della Confederazione.
Keystone
Fonte ats
Parmelin annuncia un allentamento delle regole per i casi di rigore
«È importante che i soldi vangano distribuiti ora» ha dichiarato il presidente della Confederazione.
Tuttavia è necessario semplificare il sistema, e non adottarne uno nuovo.

BERNA - Per mitigare le conseguenze economiche delle misure per contrastare il coronavirus il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha annunciato un allentamento delle regole per i casi di rigore. Perché gli aiuti vengano distribuiti rapidamente bisogna semplificare il sistema e non crearne uno nuovo, ha detto ieri sera il ministro dell'economia durante la trasmissione "Arena" della tv svizzerotedesca SRF.

«La soluzione per i casi di rigore funziona in alcuni cantoni. I soldi ci sono», ha affermato. Però bisogna semplificare il sistema. Ieri Parmelin si è consultato in merito con il ministro delle finanze Ueli Maurer e i Cantoni.

Secondo quanto riferiscono oggi alcuni media, le imprese che sono state chiuse e alle quali di fatto è stato imposto un divieto di lavoro potrebbero essere riconosciute in maniera generalizzata come casi di rigore. Le perdite di fatturato, ad esempio di ristoranti e centri fitness, potrebbero così essere in parte compensate attraverso aiuti di Stato. Inoltre la soglia perché un'azienda venga considerata un caso di rigore verrebbe fortemente abbassata.

Il Consiglio federale aveva annunciato mercoledì che la settimana prossima presenterà nuove misure per limitare le conseguenze economiche dell'epidemia. Negli scorsi giorni partiti e settori interessati avevano avanzato richieste di ulteriori aiuti.

Il capogruppo socialista alle Camere federali Roger Nordmann ha ad esempio proposto, in un'intervista pubblicata oggi sui giornali romandi di Tamedia, nuovi sostegni forfettari per imprese che devono chiudere per almeno due mesi. Essi dovrebbero ottenere dalle casse federali un importo pari al 10% dell'indennizzo per lavoro ridotto percepito.

Ciò permetterebbe di coprire i costi fissi del personale come i contributi per la previdenza professionale, l'assicurazione contro gli infortuni o gli assegni familiari, ha spiegato. Nordmann prevede costi per 150 milioni di franchi al mese.

Ma Parmelin è però contrario a nuovi sistemi di aiuti: è importante che i soldi vengano distribuiti ora, ha detto durante la trasmissione. Allestire un nuovo sistema richiede tempo. «Lasciateci lavorare con il sistema esistente».

Nella sessione di dicembre il parlamento aveva approvato la proposta del Consiglio federale di innalzare i fondi destinati ai casi di rigore da 1,5 a 2,5 miliardi di franchi.

Ieri il settore alberghiero e della ristorazione così come quello dei centri fitness e di salute avevano chiesto di concedere loro rapidamente contributi a fondo perso. Molte aziende hanno già dovuto chiudere e decine di migliaia di posti di lavoro sono andati persi.

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