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BASILEA CITTA'Vaccino: «Solo se l'adesione sarà alta potremo voltare pagina»

28.12.20 - 11:47
Così Alain Berset, in occasione dell'inaugurazione del centro di vaccinazione a Basilea
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Vaccino: «Solo se l'adesione sarà alta potremo voltare pagina»
Così Alain Berset, in occasione dell'inaugurazione del centro di vaccinazione a Basilea
Il Ministro della salute, intanto, non esclude che la nuova variante del coronavirus possa portare a misure più severe. Quindi sottolinea: «Ricordate igiene, mascherina e distanze»

BASILEA - Grazie al farmaco della Pfizer / Biontech recentemente approvato, inizia oggi (lunedì 28 dicembre 2020 alle ore 13), nel centro di vaccinazione del canton Basilea Città, a Basilea, la campagna di vaccinazione. 

«Una nota cautamente positiva» - «Possiamo concludere questo 2020 critico con una nota cautamente positiva», ha esordito il presidente dei direttori cantonali della sanità, Lukas Engelberger, in occasione della conferenza stampa che annuncia l'avvio della campagna vaccinale. 

Occorrerà pazienza - L'invito è da subito alla pazienza. «La corsa alle prime 5000 somministrazioni disponibili è stata importante», ha sottolineato Engelberger. «Se non hai ancora un appuntamento, sii paziente». Ci vorrà tempo, ha spiegato quindi, aggiungendo: «con la vaccinazione possiamo sconfiggere la pandemia».

«Il Coronavirus esiste ancora» - Il vaccino, è stato ribadito, non va a sostituire le regole di condotta precedentemente suggerite. «Dobbiamo resistere tutti! Sì, possiamo voltare pagina, ma la pandemia ci terrà ancora molto occupati. Con la vaccinazione, il Covid-19 è tutt'altro che finito».

Engelberger ha quindi ricordato la situazione preoccupante del reparto di terapia intensiva dell'Ospedale universitario di Basilea. Lo spaccato che ne emerge è ancora delicato. Qui, non solo vengono assistiti 20 pazienti basilesi, ma anche provenienti da altri cantoni.

«Cifre stagnanti» - «La collaborazione tra la Confederazione e i Cantoni funziona molto bene», ha sottolineato quindi il ministro della Salute Alain Berset, ringraziando Engelberger. «Non dobbiamo però abituarci al fatto che i numeri restano alti e stagnano», ha aggiunto. «Il 73% dei posti letto in Svizzera sono occupati e per circa il 60% da pazienti Covid».

Con le feste dati meno "attendibili" - L'attendibilità dei numeri attuali, inoltre, sarebbe relativamente più bassa. Berset infatti fa notare come dopo le festività natalizie sia difficile valutare correttamente la situazione. «Ci sono ritardi nella segnalazione dei casi e abbiamo un numero significativamente inferiore di test rispetto a prima. Avremo bisogno di alcuni giorni per vedere come stanno funzionando le misure adottate a livello federale», ha spiegato.

Il problema della mutazione - Un dato, però, farebbe ben sperare: il tasso di positività non è aumentato. «Abbiamo adottato nuove misure e poco dopo è arrivata questa nuova mutazione, che porta a un tasso di infezione più elevato», afferma Berset, che non esclude che la variante del coronavirus possa portare presto a misure più severe.

«Siamo uno dei Paesi che sta investendo maggiormente nel sequenziamento del virus al fine di rilevare precocemente le mutazioni», ha aggiunto Berset. «Se investiamo ora, probabilmente saremo in grado di prevenire centinaia di casi in pochi mesi».

Attenzione, sempre - Per quanto riguarda la vaccinazione, il ministro della salute ha ribadito: «Ciò è positivo, ma non è una cura miracolosa. Dobbiamo continuare a prestare attenzione ricordandoci le regole quali l'igiene, il lavaggio delle mani, la mascherina e le distanze».

«La vaccinazione potrebbe cambiare le regole del gioco» - «Vogliamo ottenere un'ampia adesione alla vaccinazione in Svizzera», ha concluso quindi Berset. «Abbiamo le prime dosi, che sono state consegnate prima di Natale. Ci sono poco più di 100.000 vaccini, non è molto». Ma le cose dovrebbero cambiare, e la logistica è organizzata in modo tale da poter reagire al numero crescente di dosi in arrivo. Soprattutto se verranno approvati altri vaccini.

Berset vede il centro di vaccinazione basilese come un modello per la Svizzera. «La vaccinazione sarà gratuita e volontaria per tutti. Potrà cambiare le regole del gioco, e forse potremo tornare alla normalità. Ma solo se molti verranno vaccinati riusciremo a conquistare questo traguardo».

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COMMENTI
 

Volpino. 3 anni fa su tio
... cocco, coccobello ...

pillola rossa 3 anni fa su tio
E poi voltare pagina e sulla prossima c'è scritto covid 21 o HN, suina, mers o chissà quale altra bella novità. Basta ricattare la gente con infondate promesse di salute. La salute non si acquista, la si conquista con atteggiamenti di rispetto verso la propria costituzione.

seo56 3 anni fa su tio
Fate pure, io passo

LucaAstro 3 anni fa su tio
aprite i forzieri della banca nazionale ed aiutate chi ne ha bisogno (io escluso per mia fortuna)! Pagliacci

ArAcNo_J 3 anni fa su tio
Sicuramente il pagliaccio sarà gia stato vaccinato...

Luca 68 3 anni fa su tio
marco17 questo lo sanno anche i sassi, ma credi davvero che in Svizzera ( per esempio) tutta la popolazione si farà vaccinare? io nella mia ignoranza non credo proprio, troppi dubbi e di persone che non si faranno vaccinare c'è ne saranno tante, io di sicuro non sarò tra i primi

Maria67 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
Nemmeno io, troppi effetti collaterali non dichiarati. Anche se sono una persona a rischio, ed è proprio per quello che non mi farò vaccinare. Non adesso almeno. E poi bisogna farlo ogni anno? Boh!!!!

Roro80 3 anni fa su tio
non lo so c'è qualcosa che non convince. ci vaccinano e poi?

Luca 68 3 anni fa su tio
perché non dicono che il vaccino, non ferma la diffusione del virus,? tutti i vaccinati saranno come gli asintomatici

marco17 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
Ma quanta ignoranza! Se tutti sono vaccinati, nessuno può trasmettere il virus. Resta il virus della stupidità, contro il quale non esisterà mai un vaccino efficace.
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