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SVIZZERAGreenpeace bacchetta la Svizzera: «Deve fare di più»

10.12.20 - 10:24
L'Ong deplora l'immobilismo elvetico e invita la Confederazione ad agire per ridurre le emissioni.
Keystone
Una protesta a Basilea.
Una protesta a Basilea.
Fonte ats
Greenpeace bacchetta la Svizzera: «Deve fare di più»
L'Ong deplora l'immobilismo elvetico e invita la Confederazione ad agire per ridurre le emissioni.
Un esperto di Greenpeace: «Il fatto che Berna a cinque anni dalla firma dell'Accordo di Parigi non abbia inasprito i suoi obiettivi climatici è un affronto nei confronti dei paesi che lo hanno fatto».

BERNA - La Svizzera deve fare di più per il clima. È quanto chiede stamane Greenpeace, che in una nota ricorda come a cinque anni dalla firma dell'Accordo di Parigi gli Stati siano chiamati ad aumentare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e adottare misure nazionali. La Confederazione dovrebbe quindi attivarsi entro la fine dell'anno ma, secondo l'organizzazione, non lo farà.

È vero che nel 2019 il Consiglio federale ha annunciato un obiettivo di zero emissioni a effetto serra nette entro il 2050, ma ciò non ha alcuna influenza sugli obiettivi di protezione del clima fissati nel 2015, rileva Greenpeace.

Negli ultimi cinque anni è rimasto invariato il fatto che entro il 2030 le emissioni dovranno essere ridotte complessivamente del 50% rispetto al 1990, in parte grazie all'acquisto di certificati all'estero. La revisione della legge sul CO2 non modifica nel complesso queste ambizioni, anche se la riduzione delle emissioni interne è stata portata al 37,5%.

Secondo Georg Klingler, esperto di clima presso Greenpeace Svizzera, il fatto che la Confederazione non abbia inasprito i suoi obiettivi climatici dal 2015 è un affronto nei confronti dei paesi che lo hanno fatto. L'Unione Europea, ad esempio, vuole portare la riduzione delle emissioni dal 40 al 55% entro il 2030.

Per evitare il caos climatico, le emissioni di gas serra devono inoltre essere ridotte a zero in tutto il mondo, e non solo in Svizzera, entro la metà di questo secolo, rileva Greenpeace, secondo cui la Confederazione dovrebbe ridurle di almeno il 60% entro il 2030 e raggiungere zero emissioni nette entro il 2040.

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COMMENTI
 

Don Quijote 3 anni fa su tio
Altre masturbazioni mentali dovute alla paura ed irrazionalità generate dall'ignoranza. Il clima non ha nessun problema a meno che i parametri orbitali terrestri non siano considerati un'anomalia dall'esperto di Greenpeace!Stati tranquilli che la sola CO2 antropica sommata a quella naturale non farà alzare il livello dei mari fino a coprire il campanile in Piazza San Marco a Venezia, e quelli di Lugano dovranno andare sempre in Italia per vedere il mare. Della serie, come incentivare l'economia, il profitto energetico, il consumismo e nuove tasse facendolo passare come necessario per la nostra salvezza ... ed i merluzzi. sottoscrivono e ringraziano! Attenzione, i politici sono marionette ignare o per interesse. L'unica vera emergenza mondiale di origine antropica sono i nostri rifiuti, pur avendo la tecnologia per risolvere la questione si preferisce giocare a fare Dio per cambiare il clima, qualcosa non quadra...
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