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SVIZZERALa detenzione a vita «funziona»

25.11.20 - 10:35
Sollecitato dopo il quadruplo omicidio di Rupperswil, il Consiglio federale ritiene non servano cambiamenti radicali.
Tipress
Fonte ats
La detenzione a vita «funziona»
Sollecitato dopo il quadruplo omicidio di Rupperswil, il Consiglio federale ritiene non servano cambiamenti radicali.

BERNA - Lo strumento della pena detentiva a vita in generale funziona bene e non servono radicali cambiamenti in merito. È la conclusione a cui giunge il Consiglio federale, sollecitato sul tema dopo il quadruplo omicidio di Rupperswil (AG), secondo cui il diritto attuale permette di sanzionare adeguatamente i reati penali particolarmente gravi.

A seguito dello scioccante delitto, per il quale fu ordinato l'internamento dell'autore condannato a una pena detentiva a vita, due postulati hanno chiesto di esaminare le possibilità di sottoporre a riforma tale sanzione, ricorda il governo in una nota odierna. Questo perché la pena detentiva a vita trae in inganno, in quanto in caso di prognosi positiva il colpevole può essere liberato con la condizionale già dopo 15 anni.

In un rapporto successivamente stilato l'esecutivo ritiene però che dal punto di vista pratico non urge intervenire sul tema e che le sanzioni previste siano appropriate. Tuttavia, pur dichiarandosi contrario ad abrogare la pena detentiva a vita, il Consiglio federale ritiene necessario esaminare l'opportunità di adeguamenti mirati.

Ad esempio si potrebbe posticipare il momento in cui può essere concessa la liberazione condizionale, al fine di differenziarla meglio da quella in caso di pena detentiva di 20 anni. Un'altra possibilità al vaglio è quella di semplificare la relazione tra pena detentiva a vita e internamento.

In vista di un'eventuale riforma, nel rapporto il governo mette comunque in chiaro che l'esclusione completa della liberazione condizionale è inammissibile e quindi da respingere, anche perché essa non costituisce una ricompensa, bensì mira a reinserire l'autore nella società. Una verifica regolare della pena detentiva d'altronde non può essere esclusa a priori per motivi istituzionali e di diritti fondamentali, fa notare il Consiglio federale.

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