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SVIZZERAAttivista prosciolto, Credit Suisse e Procura non ci stanno

13.11.20 - 14:53
La banca e il Ministero pubblico ginevrino hanno depositato un ricorso al Tribunale federale.
Keystone
Gli attivisti davanti alla Procura di Ginevra.
Gli attivisti davanti alla Procura di Ginevra.
Attivista prosciolto, Credit Suisse e Procura non ci stanno
La banca e il Ministero pubblico ginevrino hanno depositato un ricorso al Tribunale federale.
Il giovane di 23 anni aveva imbrattato una sede dell'istituto durante la prima marcia per il clima tenutasi il 13 ottobre 2018 nella città di Calvino.

GINEVRA - Il Ministero pubblico ginevrino e il Credit Suisse (CS) hanno depositato un ricorso al Tribunale federale (TF) contro il proscioglimento in appello dell'attivista 23enne del collettivo Breakfree Switzerland che nel 2018 aveva imbrattato una sede di Ginevra della banca.

Il CS ha indicato oggi a Keystone-ATS di rispettare la libertà di espressione e che intende promuovere il dialogo, ma che «non può tollerare alcuna azione che costituisca un danno alla proprietà».

I fatti contestati riguardano la prima marcia per il clima tenutasi a Ginevra il 13 ottobre 2018. Una quindicina di manifestanti avevano sporcato con le mani coperte di vernice rossa l'edificio di Credit Suisse con l'obiettivo simbolico di rappresentare le vittime del riscaldamento climatico. Il giovane era stato fermato al termine dell'azione.

Il 23enne era stato condannato nel febbraio di quest'anno dal Tribunale di polizia a 10 aliquote giornaliere da 30 franchi sospese e a pagare le spese di pulizia per un ammontare di 2'250 franchi richiesti dalla banca. La Camera penale di appello lo aveva invece assolto riconoscendogli lo «stato di necessità putativo» poiché il giovane ha agito perché riteneva di proteggere in questo modo la sua vita.

La Camera di appello aveva anche ritenuto che al 23enne non possano essere imputate le colpe degli altri partecipanti all'azione. Il giovane infatti aveva usato vernice lavabile.

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COMMENTI
 

ugo202230 3 anni fa su tio
Ma se l’imbrattatore avesse avuto più di 40 o 50 anni, forse sarebbe già in galera e finanziariamente punito. Ma per quale motivo questi bravi ragazzi non Imbrattano casa loro? Mah, mistero

seo56 3 anni fa su tio
Dipende se il dossier capita a un giudice di sinistra ci sarà la conferma dell’assoluzione...

seo56 3 anni fa su tio
Ben vengano i ricorsi. Sentenza vergognosa

Mirketto 3 anni fa su tio
Siamo fuori di testa....spero che vincano in ricorso, se no ognuno di noi potrà imbrattare qualsiasi proprietà privata e farla franca.
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