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ZURIGOZurigo lancia la "City Card" per i sans-papiers

11.11.20 - 15:28
Il Municipio della città sulla Limmat ci ha ripensato e introdurrà il documento.
Facebook Züri City Card
Fonte ats
Zurigo lancia la "City Card" per i sans-papiers
Il Municipio della città sulla Limmat ci ha ripensato e introdurrà il documento.
Dovrebbe permettere ai sans-papiers di identificarsi più facilmente e quindi di migliorare le loro condizioni.

ZURIGO - Dopo un ripensamento, il municipio di Zurigo vuole migliorare la situazione dei circa 10'000 sans-papiers che vivono nella città sulla Limmat e lanciare la "Züri City Card", valida per tutti i suoi abitanti. Ci vorranno però almeno quattro anni prima della sua introduzione.

Soltanto due anni fa, l'esecutivo cittadino aveva respinto una simile idea, perché la giudicava troppo poco efficace. Nel frattempo il consiglio comunale ha però votato una mozione a favore della "City Card".

In una conferenza stampa convocata oggi, la sindaca Corine Mauch (PS) ha avvertito che le "elevate" aspettative riposte dai fautori della mozione nel documento d'identità potranno essere soddisfatte soltanto in parte.

La "City Card" non permetterà ad esempio ai migranti senza documenti di muoversi indisturbati in città. La polizia - ha sottolineato la sindaca - potrebbe infatti vedersi obbligata a verificare se una persona ha un permesso di residenza.

Negli intenti del municipio, la "carta d'identità cittadina" dovrebbe invece essere a disposizione di tutta la popolazione e consentire ad esempio un accesso a prezzo ridotto alle offerte culturali della città.

L'esecutivo cittadino ha deciso di sottoporre al consiglio comunale un credito di 3,2 milioni di franchi per i chiarimenti giuridici, organizzativi e tecnici legati alla "City Card". Ci vorranno dai quattro ai cinque anni per veder realizzato il progetto "Züri City Card", ha aggiunto Corine Mauch.

Un'altra misura prevista dal municipio di Zurigo è un contratto di prestazione con uno studio medico che garantirà assistenza sanitaria ai sans-papiers. Il municipio sottolinea inoltre di avere già aumentato il sostegno finanziario al centro che a Zurigo offre consulenza ai sans-papiers: il centro Spaz (Sans-Papiers Anlaufstelle Zürich) è stato dotato di un nuovo posto a tempo parziale, per far fronte alla forte richiesta di consulenze legate al coronavirus.

Malgrado questi sforzi, l'esecutivo della più grande città svizzera rimane dell'idea che siano in primo luogo la Confederazione e i Cantoni a doversi impegnare per migliorare le condizioni di vita dei sans-papiers. L'esecutivo rosso-verde della città sulla Limmat esige ad esempio che i sans-papiers di lunga data siano regolarizzati in condizioni di trasparenza e integrati nel mercato del lavoro.

L'idea della cosiddetta "Züri City Card" è stata lanciata da alcune organizzazioni che si sono ispirate ad un'esperienza lanciata a New York, dove una tessera d'identità garantisce l'accesso alle prestazioni dell'amministrazione cittadina.

L'idea della "City Card" è stata lanciata anche a Berna e a Ginevra. Nella città sul Lemano le autorità sono andate oltre ed hanno regolarizzato nel giro di due anni 2390 immigrati privi di documenti nell'ambito di un'operazione denominata Papyrus.

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