Tra luglio e settembre l'affluenza è stata del 30% inferiore a quella dello scorso anno.
Ma comunque nettamente superiore a quella registrata fra aprile e giugno. La seconda ondata non fa però ben sperare.
BERNA - Il traffico ferroviario passeggeri si sta riprendendo dopo le misure adottate in primavera per contrastare l'epidemia di coronavirus, ma solo lentamente. La domanda nel terzo trimestre è infatti ancora inferiore del 30% rispetto all'anno scorso. Per quanto riguarda le merci, la situazione è quasi tornata al livello del 2019.
Tra luglio e settembre sono stati registrati 3,82 miliardi di passeggeri-chilometri, quasi il doppio di quanto totalizzato tra aprile e giugno, indica il Servizio di informazione per i trasporti pubblici (LITRA) in una nota odierna. Ciò rappresenta tuttavia solo il 70% del numero di passeggeri registrato nello stesso periodo dell'anno scorso.
Per quanto riguarda il traffico merci, tra luglio e settembre sono stati toccati i 2,8 miliardi di tonnellate-chilometri nette, ciò che rappresenta un calo del 4,4% su base annua. LITRA sottolinea però che il trimestre estivo è di solito quello in cui si trasportano meno merci.
Lo scoppio della seconda ondata pandemica e il conseguente rafforzamento delle misure di protezione, come la raccomandazione del telelavoro, non fanno ben sperare, scrive ancora LITRA e non si esclude un ulteriore calo della domanda. La settimana scorsa, per esempio, i convogli delle FFS a lunga percorrenza sono stati frequentati nella misura del 60% soltanto rispetto alla stessa settimana del 2019, e quelli del traffico regionale del 70%, conclude LITRA.