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LUCERNADivieti, restrizioni e provvedimenti: i Cantoni cercano di frenare l'avanzata dei contagi

23.10.20 - 16:50
Mascherina obbligatoria quando si è in macchina con qualcuno che non è del proprio nucleo famigliare a Lucerna e Ginevra
Keystone
Guido Graf, Direttore della Sanità del Canton Lucerna.
Guido Graf, Direttore della Sanità del Canton Lucerna.
Fonte 20 Minuten / Ats Ans
Divieti, restrizioni e provvedimenti: i Cantoni cercano di frenare l'avanzata dei contagi
Mascherina obbligatoria quando si è in macchina con qualcuno che non è del proprio nucleo famigliare a Lucerna e Ginevra
Anche Berna agisce e chiude musei, cinema, teatri, palestre e blocca gli sport di squadra amatoriali

LUCERNA - In una riunione odierna, il governo cantonale lucernese ha deciso di inasprire le misure in vigore per contenere il nuovo coronavirus.

Il Direttore del Dipartimento della Sanità di Lucerna, Guido Graf, ha dichiarato che il Cantone vuole agire rapidamente in seguito alle informazioni fornite durante la conferenza stampa degli esperti della Confederazione.

«La situazione epidemiologica è drammatica, secondo le previsioni della Task Force, tra circa tre settimane non avremo più posti di terapia intensiva negli ospedali se non ridurremo il numero d'infezioni in modo rapido e sostanziale. Non possiamo permetterci di stare ad aspettare e vedere se le misure adottate finora sono sufficienti per raggiungere questo obiettivo» ha dichiarato Graf.

Tra le principali novità, le mascherine dovranno essere indossate nei luoghi di lavoro al chiuso di aziende e istituzioni. Sono previste eccezioni solo per le persone che lavorano da sole in una stanza e per i luoghi di lavoro dove è possibile mantenere la distanza o dove sono in vigore misure di protezione aggiuntive (ad esempio gli schermi).

La mascherina, tra l'altro, viene resa obbligatoria anche nei veicoli chiusi sia pubblici che privati quando vengono trasportate persone che non vivono nello stesso nucleo famigliare. Poi, gli esercizi di ristorazione, compresi bar e club, discoteche e sale da ballo, dovranno rimanere chiusi al pubblico tra le 23 e le 6 di mattina.

Inoltre vengono vietate le visite negli ospedali, nelle case di riposo e nelle case di cura. La direzione dell'istituto può eventualmente decidere per delle eccezioni in casi particolari.

Infine saranno chiusi al pubblico tutti i postriboli.

Le nuove misure entreranno in vigore da sabato e sono per ora limitate fino al 30 novembre 2020.

Agisce anche Berna - Il cantone di Berna adotta drastiche misure per combattere la diffusione del coronavirus: il consiglio di Stato ha oggi deciso una serie di divieti tra cui eventi pubblici o privati con oltre 15 persone e reso obbligatorio l'uso della mascherina anche in determinati luoghi all'aperto. Le nuove disposizioni entrano in vigore dalla mezzanotte di oggi e varranno inizialmente per quattro settimane.

Nello sport professionistico - come nel canton Vallese - gli eventi si svolgeranno a porte chiuse senza spettatori, ha detto in conferenza stampa consigliere di Stato responsabile della sanità Pierre Alain Schnegg (UDC). Finora erano ammessi 1000 spettatori.

L'esecutivo vieta inoltre eventi pubblici e privati con oltre 15 persone, impone il coprifuoco al settore gastronomico dalle 23.00 alle 6.00. Da lunedì inoltre nei ristoranti potranno essere sedute a un tavolo non più di quattro persone: un numero superiore sarà permesso solo se appartenenti alla stessa economia domestica. Dovranno invece completamente chiudere bar, club e discoteche, nonché strutture accessibili al pubblico come musei, cinema, biblioteche e centri sportivi e di fitness. Anche le fiere e le esposizioni sono vietate.

Gli eventi nella cerchia famigliare o di amicizie per i quali sono già stati presi degli impegni, possono comunque svolgersi nel fine settimana con più di 15 persone.

Infine a partire da domani viene esteso l'obbligo d'indossare le mascherine sotto i portici e nelle aree coperte degli edifici pubblici. Sempre da domani bisognerà portare la mascherina anche ai mercati.
 
Nuovi provvedimenti a Ginevra - L'aumento preoccupante nel cantone di Ginevra di casi positivi di coronavirus ma soprattutto di malati che necessitano un ricovero ha portato il consiglio di Stato ad adottare misure più severe per contrastare la diffusione del Covid-19. Queste si concentrano sulla limitazione del numero di persone in raduni pubblici, in manifestazioni pubbliche e private e sugli orari di chiusura dei luoghi pubblici. Le nuove disposizioni entrano in vigore dalla mezzanotte di domenica fino al 30 novembre.

Il governo - si legge in un comunicato odierno - ha deciso di vietare i raduni con oltre 5 persone nello spazio pubblico e ricorda che la distanza di 1,5 metri va sempre rispettata. Ha stabilito inoltre di limitare a 5 persone anche le manifestazioni private, precisando che non vengono calcolati i bambini inferiori ai 12 anni. Sottolinea tuttavia la necessità di rispettare le misure di igiene delle mani, il mantenimento della distanza e l'uso della mascherina.

Per quanto riguarda le manifestazioni pubbliche, il governo cantonale ha deciso di permetterle ma limitando a 1000 il numero dei partecipanti.

Regole più severe vengono adottate anche per i locali pubblici, che dovranno chiudere alle 23.00. Nei bar e ristoranti le persone sedute a un tavolo non potranno essere più di 5 (i bambini di età inferiore ai 12 anni non vengono calcolati).

Il Consiglio di Stato ha pure deciso di vietare la pratica degli sport di contatto, di combattimento e di squadra a livello amatoriale e di chiudere le strutture per il tempo libero come bowling, biliardo e sale giochi. Sono proibite anche le attività musicali di gruppo, come il canto in un coro amatoriale.

Consapevole dell'importanza dell'attività fisica individuale, il governo cantonale ha deciso invece di mantenere aperti impianti sportivi come piscine e centri fitness, nel rigoroso rispetto dei piani di protezione. Anche i cinema e i teatri possono rimanere aperti e le partite di calcio e di hockey su ghiaccio possono avere luogo.

Infine l'obbligo d'indossare una mascherina viene esteso a fiere e mercati. La protezione naso bocca deve essere portata anche in auto quando due o più persone che non vivono nella stessa casa viaggiano insieme.

Liechtenstein chiude bar e ristoranti - Il governo del Liechtenstein, a causa del crescente numero di casi di coronavirus, ha deciso di chiudere ristoranti, bar, club e altri locali. Inizialmente, la misura è prevista per tre settimane.

In un comunicato odierno, viene spiegato che anche la consumazione di cibi e bevande a eventi è vietata. Questa misura riguarda pure gli avvenimenti privati con oltre 30 persone.

Coprifuoco a Basilea Città - Ristoranti, bar e altri locali pubblici chiusi dalle 23.00 alle 06.00 a Basilea Città: la misura, decisa dal dipartimento della sanità per cercare di limitare la diffusione dei contagi da Covid-19, entrerà in vigore domani e varrà fino a nuovo avviso, hanno indicato oggi le autorità.
 
In precedenza, anche i Cantoni di VaudFriborgo, Neuchâtel e Giura hanno comunicato delle misure più rigide per combattere l'avanzare della pandemia.

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COMMENTI
 

pillola rossa 3 anni fa su tio
The New England Journal of Medicine: Perspective Universal Masking in Hospitals in the Covid-19 Era

pillola rossa 3 anni fa su tio
L'obbligo di mascherina a Ginevra è in vigore da agosto. È servito unicamente ai fornitori di mascherine...

Tato50 3 anni fa su tio
Sono uscito da un negozio e mi sono tolto la mascherina. Avendo un appuntamento dall'ottico alle 16 e mancando ancora mezz'ora ho approfittato per andare in un noto Ristorante che si trova a metà del Viale Stazione a Bellinzona, per bermi un caffè. Ho notato una cosa interessante e cioè che c'erano due passaggi ben distinti e lontani uno dall'altro. Uno era per entrare, l'altro per uscire. Con la testa tra le nuvole sono entrato un metro nel citato E,P, e un cameriere con fare arrogante mi faceva notare che non avevo la mascherina (in questi periodi è il mio ultimo problema). Siccome volevo stare all'aperto il socio mi invitava ad accomodarmi che sarebbe venuto lui per la comanda della consumazione. Da li potevo vedere l'interno di questo Ristorante grazie alle grandi finestre e ho notato un tipo non vestito da cameriere che si aggirava tra i tavoli all'interno e parlava con i clienti senza alcuna mascherina. Questo per circa 20 minuti perché dovevo andare via. Ho fatto cenno al cameriere che era mia intenzione pagare e quando è uscito sul terrazzo gli ho chiesto "Chi è quel tipo che in abiti civili si aggira tra i tavoli senza mascherina ?" Un po' titubante ma forse il mio sguardo non lasciava presagire nulla di buona mi rispose ; "È il gerente" !!!!!!!!!! Diciamo che una certa voglia di costruirgli una mascherina su misura mi è venuta ma il tempo non lo permetteva e non posso scrivere le parole riferite al cameriere su cosa pensavo del gerente. Io cliente trattato come un delinquente mentre il gerente lo è per davvero. Bell'esempio ma tornerò ........................

Don Quijote 3 anni fa su tio
Se la mascherina assieme alle quotidiane baggianate che "esperti" virologi diffondono attraverso i media fossero efficaci, non ci sarebbe l'influenza tutti gli anni accompagnata dai soliti morti. La Svizzera ancora oggi, assieme a Germania e sopratutto Svezia sono i paesi con la percentuale più bassa di vittime. La liberista Svezia batte nettamente i paesi dove la fobia di massa, la mascherina e altre paturnie anti covid sono la quotidianità da diversi mesi. Inutile fare chiusure e proibizionismo locali e poi lasciar circolare la gente fuori dai confini nazionali per futili motivi.

Swissabroad 3 anni fa su tio
Saluti dell'Irlanda dove il lock down è realtà. E la Svizzera? Che professava che gli untori erano altri e governo e popolo non hanno fatto nulla per non arrivare dove siamo oggi ? Tutti a ridacchiare verso i vicini. Tanto noi siamo precisini e indiscutibilmente migliori di altri. Come no! Tutti si prendano le proprie colpe e responsabilità, soprattutto chi minimizzava e banalizzava tutto. Bravi.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a Swissabroad
Saluti dalla Svezia dove il lock down non è mai stato fatto, ci hanno apostrofato come dei pazzi e oggi siamo praticamente senza covid. Evidentemente sono tutte castronerie! La mina vagante che può portare un paese dalle stelle alle stalle è la mobilità a lungo raggio delle persone e la casualità dei contagi.

Swissabroad 3 anni fa su tio
Saluti dell'Irlanda dove il lock down è realtà. E la Svizzera? Che professava che gli untori erano altri e governo e popolo non hanno fatto nulla per non arrivare dove siamo oggi ? Tutti a ridacchiare verso i vicini. Tanto noi siamo precisini e indiscutibilmente migliori di altri. Come no! Tutti si prendano le proprie colpe e responsabilità, soprattutto chi minimizzava e banalizzava tutto.

fgreto 3 anni fa su tio
Si si e vai io ho una bella mascherina di carnevale

Swissabroad 3 anni fa su tio
Risposta a fgreto
Poveretto

fgreto 3 anni fa su tio
E meglio chiudere ora e salvare la prossima stagione altrimenti siamo punto e a capi. Caro Berset

seo56 3 anni fa su tio
Ticino sveglia!!
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