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SVIZZERAImprese responsabili e materiale bellico: verso un doppio “sì”

16.10.20 - 06:00
Entrambe le iniziative vengono sostenute soprattutto dalle donne, come emerge da un sondaggio di 20 minuti e Tamedia
Archivio Keystone
Imprese responsabili e materiale bellico: verso un doppio “sì”
Entrambe le iniziative vengono sostenute soprattutto dalle donne, come emerge da un sondaggio di 20 minuti e Tamedia
Al primo rilevamento hanno preso parte oltre 13'500 persone da tutta la Svizzera

BERNA - Sono due gli oggetti federali su cui saremo chiamati a esprimerci il prossimo 29 novembre: l'iniziativa popolare «Per imprese responsabili - a tutela dell'essere umano e dell'ambiente» e quella «Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico». E dalle urne potrebbero scaturire due “sì”, come emerge dal primo sondaggio di 20 minuti e Tamedia, che dal 12 al 13 ottobre 2020 ha visto la partecipazione di oltre 13'500 persone da tutta la Svizzera.

Imprese responsabili: «Priorità a clima e diritti» - Quando manca poco più di un mese all'appuntamento alle urne, l'iniziativa «Per imprese responsabili» trova il consenso del 57% dei cittadini. I contrari sono al 41%, mentre solo il 2% non fornisce alcuna indicazione. Secondo la maggior parte dei sostenitori l'obiettivo di fare profitti non deve prevalere sul rispetto dell'ambiente e dei diritti umani.  I contrari temono invece un'ondata di denunce contro imprese elvetiche e ritengono che non sia possibile tenere sotto controllo le complesse catene di produzione all'estero.

Per quanto riguarda questa iniziativa, il voto è fortemente polarizzato: a sinistra il consenso raggiunge infatti il 96% tra i Verdi e il 91% tra i socialisti. E scende al 23% degli elettori PLR e al 28% di quelli UDC. Secondo i politologi, saranno decisivi i voti del centro: attualmente tra i Verdi liberali i sostenitori sono al 76%, mentre i PPD sono spaccati in due (il 49% intende votare “sì”).

Materiale bellico e neutralità? - Anche per l'iniziativa “Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico” i “sì” sono attualmente in vantaggio, sebbene con un margine inferiore: si parla infatti del 52% dei cittadini favorevoli alla proposta (i contrari sono al 45%, gli indecisi al 3%). Per i sostenitori dell'iniziativa - che si situano soprattutto tra gli elettori della sinistra - è principalmente una questione di neutralità: tali finanziamenti non si concilierebbero con la neutralità elvetica. Per i contrari, invece, l'iniziativa non avrebbe nessun effetto sulla domanda e l'offerta mondiale di materiale bellico.

Due iniziative al femminile - Entrambe le iniziative trovano sostegno soprattutto tra le donne: quella “Per imprese responsabili” ottiene il consenso del 66% delle cittadine, mentre quella sul materiale bellico arriva al 62%. Tra gli uomini la percentuale di favorevoli è più bassa (rispettivamente si parla del 48% e del 40%).

Il sondaggio

Sono 13'585 le persone da tutta la Svizzera che dal 12 al 13 ottobre hanno preso parte al primo sondaggio 20 minuti/Tamedia sulle votazioni federali del 29 novembre 2020. Queste rilevazioni vengono condotte in collaborazione con LeeWas, che pondera i dati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d'errore si attesta all'1,4%. Più informazioni su tamedia.ch/umfragen

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