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SVIZZERADiritti umani: «Cassis alzi la voce con Teheran»

03.09.20 - 14:16
È l'appello di Amnesty in vista dell'imminente viaggio del Consigliere federale in Iran.
Keystone (archivio)
Fonte ats
Diritti umani: «Cassis alzi la voce con Teheran»
È l'appello di Amnesty in vista dell'imminente viaggio del Consigliere federale in Iran.
La Ong è in particolar modo preoccupata per l'uso sistematico della tortura contro le voci critiche al regime

BERNA - In occasione della sua imminente visita in Iran, il consigliere federale Ignazio Cassis dovrebbe mettere in cima alla propria agenda la discussione sui diritti umani. Lo chiede la sezione svizzera di Amnesty International, secondo cui l'ondata di repressione nel Paese non può essere ignorata durante le celebrazioni del centenario delle relazioni diplomatiche tra Berna e Teheran.

Cassis si recherà nella capitale iraniana da sabato a lunedì proprio per onorare la ricorrenza. Il ticinese incontrerà nel corso della sua visita il presidente Hassan Rohani e il ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif. Da ricordare che la Confederazione svolge nell'area l'importante ruolo di potenza protettrice, ad esempio rappresentando gli interessi degli Usa in Iran dal 1980.

Secondo l'ong però, più che concentrarsi sui festeggiamenti, Cassis dovrebbe fare la voce grossa col governo di Teheran. «Gli chiediamo di prendere posizione sulle terribili violazioni dei diritti umani contro manifestanti pacifici», afferma, citato in una nota diramata oggi, Michael Ineichen, responsabile Advocacy della sezione elvetica di Amnesty. A preoccupare è in particolare l'uso sistematico della tortura contro le voci critiche.

«In qualità di Stato ospite del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, la Svizzera dovrebbe esprimersi con forza» sull'argomento, esortando i leader iraniani a «rispettare i principi fondamentali del diritto internazionale», prosegue Ineichen. Gli osservatori indipendenti devono essere autorizzati a visitare il Paese per indagare su arresti, sparizioni, torture e uccisioni, aggiunge.

Verificatesi in varie città dallo scorso autunno e tuttora in corso, le proteste, innescate dall'aumento del prezzo del carburante, sono degenerate provocando numerose vittime e arresti. Sul bilancio effettivo dei morti le fonti discordano: si va da qualche centinaio a ben oltre un migliaio.

A irritare Amnesty è inoltre la «sistematica impunità» di cui godono i colpevoli: anche in questo caso Berna è invitata a farsi sentire. Tra le vittime della «grave repressione», precisa l'ong, ci sono alcuni importanti difensori dei diritti umani, tra cui l'avvocata Nasrin Sotoudeh che, detenuta dalle autorità, ha iniziato un nuovo sciopero della fame.

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COMMENTI
 

Didimon 3 anni fa su tio
Ciao. Cassis festeggia... Ma il regime di Teheran continua a marciare nella stessa direzione... Morti guerre e malessere del popolo.. Be auguri igniazio cassis

fakocer 3 anni fa su tio
Ma Cassis è all'altezza? Rimedierà portando con sè una cassetta delle mele da mett sott'i pè?

seo56 3 anni fa su tio
Ahahah... ma chi lo ascolta quello lì...

Tarok 3 anni fa su tio
@streciadalbuter magari perche la svizzera rappresenta diplomaticamente gli stati uniti in iran ? il mondo non finisce a corippo.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a Tarok
Pori Stati Uniti... sono in buone mani ... ahahah ... ridiculus..

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Si intuisce che non hai grande stima di Cassis, e questo passi, anche se non mi é chiaro il motivo. Dall'altra parte però il ruolo della Svizzera a livello diplomatico é riconosciuto a livello mondiale e non a caso ospitiamo la sede di diverse organizzazioni internazionali e la nostra diplomazia ha contribuito parecchio all'immagine della Svizzera in termini di sicurezza e affidabilità. Detto questo, non é che un consigliere federale va a fare quello che ha sognato il giorno prima… c'é tutta una lunga serie di funzionari che presentano rapporti e indicano le linee guida da seguire durante questi summit. Lavoro molto complesso che poi socia negli incontri diplomatici come quello menzionato nell'articolo.

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a pulp
Io non discuto dell’eventuale ruolo della Svizzera a livello internazionale ma metto in dubbio la capacità del nostro ministro, il peggiore a mia memoria. Di gaffe ne ha fatte abbastanza e non sono l’unico a pensarla così.

pulp 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Beh si può discutere…. di certo non farà come la Michelina Dimitri Calmy Rey che in Iran aveva indossato il velo… quello si che é stato vergognoso.

streciadalbüter 3 anni fa su tio
Ma la Svizzera non é una nazione neutrale?Cosa va a interessarsi di quello che succede in Iran?Che Cassis stia a casa e si interessi dei nostri problemi che sono tanti.

KilBill65 3 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
Condivido pienamente!!!....

seo56 3 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
Ma per il bene della Svizzera sarebbe meglio un biglietto di sola andata

vulpus 3 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
Condivido

MIM 3 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
Ma è una richiesta di Amnesty, mica una sua dichiarazione. Tutto l'articolo è basato su dichiarazioni di Amnesty (che ci vada lei in Iran a dire quanto invia a tio!) l'Iran è una piattaforma importantissima e il nostro paese, quando va a Teheran, porta anche la parola degli USA, visto che li rappresenta.
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