Il totale dei contagi dall'inizio dell'emergenza sale a 39'332. I decessi restano 1'719.
Al momento in Svizzera ci sono 1'572 persone in isolamento, 4'821 in quarantena e 14'181 in auto-quarantena perché rientrati da un Paese a rischio.
BERNA - «Bisogna tenere alta la guardia». È il monito lanciato ieri dal consigliere federale Alain Berset riguardo la situazione epidemiologica nel nostro Paese in previsione del via libera ai grandi eventi previsto per il prossimo primo ottobre. Una situazione che - da qualche settimana a questa parte e complice i molti rientri di svizzeri dalle vacanze - si è piuttosto complicata. Il numero dei contagi resta infatti alto (266 ieri, addirittura 311 mercoledì) e anche oggi il resoconto è di quelli pesanti. Le 306 infezioni da Covid-19 confermate rappresentano infatti la seconda cifra più alta di contagi registrata in Svizzera da metà aprile (dopo appunto quella contabilizzata due giorni fa). I nuovi ricoveri in ospedale ammontano a tredici, per contro non sono stati segnalati ulteriori decessi. Sono questi i dati dell'evoluzione della pandemia nelle ultime 24 ore, diffusi dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Nel complesso, dall'inizio dell'emergenza in Svizzera e Liechtenstein, si raggiungono così i 39'332 contagi confermati, pari a 458,3 ogni centomila abitanti. I decessi legati al Covid-19 restano 1'719, mentre il totale degli ospedalizzati sale a 4'481.
Il numero complessivo di tamponi effettuati ha nel frattempo superato la soglia degli 920'000 dei quali 10'206 sono stati effettuati nelle ultime 24 ore. La percentuale di test positivi - ricordando, come precisa l'UFSP, che diversi test possono riguardare la stessa persona - è del 5.1% (3.7% negli ultimi sette giorni).
Per quanto concerne la situazione delle quarantene, attualmente risultano 1'572 persone in isolamento e altri 4'821 loro contatti in quarantena. A questi vanno aggiunte inoltre le 14'181 persone in regime di auto-quarantena dopo il loro rientro in Svizzera da un Paese ritenuto a rischio.