Cerca e trova immobili

SVIZZERAL'epatite potrebbe essere debellata, ma viene ignorata

24.07.20 - 10:48
Gran parte delle persone che hanno l'epatite C non sanno nemmeno di aver contratto l'infezione
Keystone
Fonte ats
L'epatite potrebbe essere debellata, ma viene ignorata
Gran parte delle persone che hanno l'epatite C non sanno nemmeno di aver contratto l'infezione

ZURIGO - L'epatite virale potrebbe essere debellata in Svizzera. Il problema è che molte migliaia di persone non sanno neppure di avere contratto il virus dell'epatite B o C.

In Svizzera si stima che circa 80'000 persone convivano con l'epatite B o C. Ogni anno si registrano 200 morti, indica l'associazione Epatite Svizzera in una nota trasmessa in occasione della Giornata mondiale contro l'epatite che si celebra il 28 luglio.

Gran parte delle persone che hanno l'epatite C non sanno di aver contratto l'infezione. Ciò costituisce un grosso pericolo, perché con gli anni le infezioni croniche di epatite causano gravi danni, come la cirrosi epatica o il cancro del fegato.

L'epatite C aumenta inoltre il rischio di insorgenza di molte altre malattie, come il diabete o le malattie cardiovascolari. Spesso chi ne è affetto soffre di stanchezza cronica.

La buona notizia - scrive l'associazione - è che l'epatite B e l'epatite C potrebbero essere eliminate. Per l'epatite B esiste un vaccino che protegge in modo efficace e anche l'epatite C può essere curata «nella stragrande maggioranza dei casi».

Il calo del numero di pazienti trattati per l'epatite C potrebbe compromettere tuttavia gli obiettivi di eradicazione della malattia. Nel 2017 in Svizzera erano circa 40'000 le persone che convivevano con l'epatite C. Di queste, circa 8'000 sono state curate negli ultimi tre anni e la maggior parte dei pazienti è guarita.

Il numero dei pazienti in terapia è però sceso dai 3'000 del 2017 e del 2018, a 1'700 nel 2019, con un'ulteriore tendenza al ribasso. La ragione principale è che molti malati non sanno di esserlo. Per questo motivo, l'associazione raccomanda alle persone appartenenti ai gruppi a rischio di sottoporsi al test.

Siringhe, tatuaggi e piercing a rischio - Le principali vie di trasmissione dell'epatite C sono gli stupefacenti assunti con siringhe o "sniffati", le trasfusioni di sangue effettuate prima del 1992, come pure i tatuaggi o i piercing eseguiti con strumenti non sufficientemente sterilizzati e gli interventi medici effettuati in Paesi con standard igienici carenti.

L'epatite B viene invece trasmessa anche attraverso i rapporti sessuali. Le persone nate tra il 1950 e il 1985 sono particolarmente esposte al rischio di aver contratto l'epatite C e dovrebbero quindi sottoporsi al test una volta nella vita, raccomanda l'associazione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE