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SVIZZERA«L'apprendistato? Lo farei anche gratis»

23.06.20 - 23:04
La crisi post-Covid pesa sui giovani in cerca d'impiego. La testimonianza di una 16enne pronta a tutto
foto 20 Minuten
La 16enne K.T.
La 16enne K.T.
Fonte 20 Minuten/Bettina Zanni
«L'apprendistato? Lo farei anche gratis»
La crisi post-Covid pesa sui giovani in cerca d'impiego. La testimonianza di una 16enne pronta a tutto
Genitori disposti a pagare per il tirocinio dei figli. Figli disposti a lavorare senza retribuzione. Ma sindacati e istituzioni frenano

ZURIGO - Ha fatto il giro della Svizzera il caso di D.D.*, padre 42enne del Luganese disposto a "comprare" un posto di apprendistato per la figlia. La vicenda ha toccato le coscienze anzitutto in Ticino: due aziende del Sopraceneri hanno contattato la redazione per offrire un posto alla ragazza (che prenderà con loro contatto nei prossimi giorni). 

Ma il problema rimane e non riguarda solo la Svizzera italiana. N.T., 16enne di Zurigo, ha raccontato a 20 Minuten di avere perso il suo contratto da apprendista nella vendita per colpa del Covid-19. «Pur di iniziare un apprendistato commerciale ad agosto, sarei disposta a lavorare senza retribuzione» ha dichiarato. «Non lo faccio per i soldi, ma per avere una formazione». 

La 16enne vive con i genitori e ha «cibo e vestiti grazie a mamma e papà», lo ammette. Ma di ragazzi come lei ce ne sono tanti. La crisi da Covid sta «esacerbando il problema» secondo Laura Perret Ducommun, vice segretario capo della Confederazione svizzera dei sindacati (SGB). «C'è un'alta probabilità che il lavoro dei sogni non sarà disponibile quest'anno, per molti giovani usciti dalla scuola». Questo potrebbe spingere una massa di aspiranti lavoratori ad accettare contratti anomali.

I sindacati però si mettono di mezzo. «Gli studenti offrono prestazioni reali all'azienda. E quindi vanno retribuiti» afferma Serge Gnos, portavoce di Unia. Per il sindacato è «impensabile» che gli studenti debbano pagare per la loro formazione. Nonostante il Covid, il governo federale e i Cantoni dovrebbero garantire la tutela e la creazione di apprendistati.

È d'accordo anche Andrea Ruckstuhl, capo del programma di mentoring Job Caddy a Zurigo. «Non è possibile acquistare o creare un apprendistato ad hoc». Le aziende che desiderano formare apprendisti hanno bisogno di un'autorizzazione cantonale. «La regolamentazione è molto chiara, e vanno fornite delle garanzie. La legge indica chiaramente che l'apprendistato non deve costare nulla allo studente».

Allo stesso tempo, però, ci sono aziende che sono disperatamente in cerca di apprendisti. «Ci sono aziende nel settore della vendita e dei falegnami, che ci contattato perché non riescono a trovare giovani» spiega Michael Raaflaub, amministratore delegato della rete di formazione Köniz. Nel Canton Berna l'Associazione dei maestri falegnami ha a disposizione una sessantina di posizioni scoperte. «Quest'estate non avremo studenti disposti ad iniziare un apprendistato nel nostro settore» fa sapere l'associazione. Squilibri del mercato del lavoro, che il coronavirus non aiuta certo a correggere.

* Nome noto alla redazione

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