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SVIZZERADalla privacy alla batteria: tutto quello che c'è da sapere sull'app per il contact tracing

14.05.20 - 08:40
A partire da giugno 2020 l'app Swiss PT sarà uno strumento in più contro il coronavirus. Ora parte la fase di test
Archivio Keystone
Dalla privacy alla batteria: tutto quello che c'è da sapere sull'app per il contact tracing
A partire da giugno 2020 l'app Swiss PT sarà uno strumento in più contro il coronavirus. Ora parte la fase di test
Perché il tracciamento dei contatti sia efficace, sarà necessario il coinvolgimento del maggior numero di persone possibili. Ma sono molti gli interrogativi

BERNA - Il nostro smartphone registrerà tutti i nostri contatti. E se qualcuno risulterà positivo al Covid-19, ne saremo informati. È questo il principio del contact tracing digitale che in Svizzera avverrà attraverso l'app Swiss PT. Un'app che sarà disponibile per tutti verosimilmente a partire dal prossimo giugno, quando il Parlamento discuterà la base legale per il suo utilizzo. Per ora scatta invece una fase di test pilota con la partecipazione di un determinato numero di cittadini.

Perché il contact tracing digitale sia efficace, l'obiettivo è il coinvolgimento del maggior numero di persone possibili. La Confederazione parla - sulla base di uno studio di Oxford - di oltre la metà della popolazione.

Ma i timori non mancano. Impiegando l'app, i nostri movimenti saranno controllati dallo Stato? La batteria dello smartphone si scaricherà più velocemente? L'utilizzo di Swiss PT è a pagamento? E a seguito di un contatto con una persona infetta, come bisogna comportarsi? Ecco la risposta a queste e a molte altre domande.

Protezione della personalità

1. Quali dati raccoglie l’app Swiss PT?
L’app Swiss PT raccoglie soltanto i dati relativi a episodi di contatto in cui l’utente si è trovato per breve tempo a meno di due metri di distanza da altri utenti dell’app. Questi dati sono memorizzati in modo decentralizzato sul suo cellulare sotto forma di un identificativo crittografato per un periodo di 21 giorni, dopodiché sono cancellati in modo irreversibile. Non sono dunque scambiati dati personali, sulla posizione e sul dispositivo utilizzato.

2. I dati sono sicuri?
In caso di contatto, i cellulari con l’app si scambiano soltanto un codice crittografato, che viene memorizzato localmente sui dispositivi e cancellato automaticamente dopo 21 giorni. Ciò vale sia per i dati salvati nella memoria locale del cellulare sia per le chiavi degli utenti infetti salvate sul server dell’Amministrazione federale. Disinstallando l’app, i dati memorizzati sul cellulare vengono automaticamente cancellati.

3. L’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza è coinvolto nell’elaborazione dell’app?
Sì, l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza, come anche la Commissione nazionale d’etica sono coinvolti in tutte le fasi del progetto e ne accompagnano l’elaborazione con spirito critico.

4. Come posso assicurarmi che la mia posizione non sia registrata tramite Bluetooth?
L’app Swiss PT non utilizza alcuna localizzazione satellitare. Non è dunque possibile risalire al luogo in cui si trova l’utente o il suo cellulare. Il Bluetooth Low Energy permette di stabilire soltanto se un dispositivo è vicino a un altro. Il Bluetooth dispone di tre livelli di riconoscimento della prossimità in modo da limitare il tracciamento dei contatti a quelli avvenuti alla distanza critica di circa due metri negli spazi pubblici.

5. Perché, sui dispositivi Android, l’app Swiss PT necessita dell’accesso alla mia posizione?
Affinché l’app Swiss PT funzioni e abbia accesso a Bluetooth, dovete attivare la funzione «Posizione». Sui dispositivi Android, per attivare il Bluetooth bisogna attivare la posizione. Questa funzione va quindi attivata, anche se l’app Swiss PT non accede mai alla vostra posizione via localizzazione satellitare.

6. I dati sono utilizzati per sorvegliare la malattia (statistica per Comuni)?
Soltanto alcuni dati anonimi saranno utilizzati per scopi statistici. Sono per esempio registrate le seguenti informazioni: il numero dei codici di attivazione generati per Cantone; il numero delle chiamate all’hotline specifica per gli utenti informati; il numero dei download dell’app dagli store di Apple e Google.

7. Dove si trovano i server del sistema Swiss PT?
I server si trovano nei centri dati della Confederazione Svizzera e sono gestiti in hosting dall’Amministrazione federale in Svizzera. Tuttavia, l’elenco delle chiavi anonime delle persone infette
può essere trasmesso a terzi, che a loro volta lo mettono a disposizione di altri utenti mediante procedura di richiamo.

8. Per quali altri scopi può essere utilizzata l’app?
L’app serve esclusivamente a contenere il coronavirus; il suo uso sarà sospeso non appena non servirà più allo scopo.

Funzionamento

9. Quali informazioni precise fornisce l’app in caso di possibile contagio?
L’app non stabilisce soltanto se l’utente ha avuto contatti con persone infette, ma anche per quanto tempo e a quale distanza. Soltanto se l’utente si è trovato nel corso di una giornata per complessivamente quindici minuti a meno di due metri di distanza da persone infette, il sospetto di un possibile contagio è abbastanza elevato e l’utente ne viene informato.

10. Per quanto tempo una persona si deve trovare nelle mie vicinanze per permettere all’app Swiss PT di rilevare il contatto?
Le persone devono trovarsi per breve tempo a circa due metri di distanza gli uni dagli altri. I cellulari scambiano tramite Bluetooth soltanto i cosiddetti identificativi crittografati. Le misurazioni della distanza tramite Bluetooth saranno costantemente ricalibrate nelle fasi di test e pilota per migliorarne la precisione, aspetto che potrà essere ulteriormente ottimizzato grazie alle API previste da Google e Apple.

11. L’app Swiss PT può stabilire se vi è una parete di protezione tra le due persone?
Le pareti possono bloccare fino a una certa misura la trasmissione del segnale Bluetooth, il che permette di ridurre i falsi allarmi. Tuttavia, i divisori in plexiglas, sempre più diffusi per esempio nel settore della ristorazione, non possono essere riconosciuti. Altrettanto difficilmente il cellulare può determinare se le persone indossano una mascherina.

12. Che cosa succede se entrambe le persone indossano una mascherina?
L’app non può riconoscere se due persone indossano una mascherina e registra il contatto. Tuttavia, un contatto fino a due metri di distanza tra due persone che indossano una mascherina non è considerato a rischio di contagio. Al momento, gli esperti ritengono infatti che il virus si trasmetta principalmente attraverso le goccioline, che possono essere ben contrastate con l’uso della mascherina.

13. Che cosa succede se un dispositivo viene messo in carica in prossimità di un altro, ma i proprietari dei dispositivi non sono stati a contatto?
Se due cellulari con l’app Swiss PT installata sono messi in carica a una distanza inferiore a due metri l’uno dall’altro, questo è registrato come contatto. L’app Swiss PT non riesce a distinguere se il cellulare si trova o meno in prossimità del suo proprietario.

14. Un cellulare incrocia ogni giorno diverse centinaia di altri dispositivi. I dati raccolti dall’app Swiss PT occupano tanta memoria sul mio cellulare?
Il vostro cellulare memorizza soltanto gli identificativi crittografati di altri cellulari che si trovano a meno di due metri di distanza. La quantità di dati memorizzata è molto ridotta e non è un problema per le capacità di memoria dei cellulari moderni.

15. Quali sono gli effetti sulla batteria?
L’app Swiss PT è stata realizzata per funzionare con il massimo risparmio energetico possibile. Poiché Bluetooth Low Energy è sempre attivo, il consumo aumenta leggermente. Tuttavia è previsto che le nuove interfacce tecniche di Apple e Google riducano il consumo di energia per le app di tracciamento di prossimità. Per beneficiare di questo vantaggio è necessario aggiornare i sistemi operativi dei cellulari alla versione più recente.

16. L’app dei due politecnici federali di Zurigo e di Losanna funziona con un protocollo proprio, che successivamente sarà trasferito al protocollo Apple e Google. La sicurezza dei dati sarà ancora garantita?
L’interfaccia per la programmazione di applicazioni (API) di Apple e Google non è un’app installata sui cellulari, ma uno standard proposto da queste due case per una stima più precisa della distanza tra due cellulari tramite Bluetooth e per ridurre il consumo energetico di Bluetooth Low Energy. La sicurezza dei dati resta garantita – anche lo standard di Apple e Google si basa sul protocollo DP-3T dei due politecnici federali di Zurigo e di Losanna.

17. Le segnalazioni possono essere ricevute anche senza connessione a Internet?
No, senza connessione a Internet l’app non può ricevere segnalazioni. Per questo dovreste connettervi regolarmente a Internet, anche tramite Wi-Fi. Tuttavia non è necessario che lo smartphone sia sempre connesso.

18. Come posso gestire la sincronizzazione dei miei dati con il server?
Quando il cellulare è connesso a Internet, l’app Swiss PT esegue periodicamente una query al server dell’Amministrazione federale, necessaria per consentirle di ricevere le segnalazioni. La periodicità delle query non può essere influenzata dall’utente. Se il cellulare non è connesso a Internet, l’app Swiss PT non esegue alcuna query.

19. Devo avere Bluetooth sempre attivato? Che cosa accade se non lo attivo?
Per poter riconoscere gli incontri Bluetooth deve essere sempre attivato. Il consumo della batteria aumenta soltanto leggermente.

20. È possibile utilizzare altre funzioni Bluetooth (p. es collegare cuffie al cellulare) quando l’app Swiss PT è attiva?
Sì, è possibile continuare a utilizzare Bluetooth per collegare cuffie ecc. anche quando l’app Swiss PT è attiva.

21. È possibile attivare Bluetooth soltanto per l’app Swiss PT e per il resto circolare restando «invisibili» agli altri utenti?
No, non è possibile. Se Bluetooth è attivato sul cellulare, questa tecnologia wireless sarà utilizzata anche da tutte le altre app autorizzate ad accedervi.

22. Posso disattivare l’app Swiss PT di tanto in tanto?
Sì, è possibile, per esempio disattivando la funzione di tracciamento, ma l’app Swiss PT funziona soltanto se è attivata. Pertanto vi raccomandiamo di non disattivarla e di portare con voi il cellulare quando uscite di casa e potreste potenzialmente entrare in contatto con persone infette dal nuovo coronavirus.

Positivo al coronavirus: che fare?

23. Ho il nuovo coronavirus: come posso comunicarlo con l’app Swiss PT?
Un’infezione può essere comunicata all’app soltanto dopo che è stata confermata in laboratorio. A conferma avvenuta, riceverete una telefonata dal servizio medico cantonale che vi darà un codice che sarete liberi d'immettere nell’app. Se sarete contattati dal servizio medico cantonale, dite che avete l’app Swiss PT.

24. Chi immette nell’app Swiss PT l’informazione che sono risultato positivo al test del coronavirus?
Spetta agli utenti stessi dell’app Swiss PT decidere se informare le persone che hanno incontrato di essere risultati positivi al test del coronavirus. Per informare altri utenti bisogna immettere nell’app un apposito codice (il codice Covid). Le persone risultate positive al test ricevono il codice Covid dal personale addetto alla gestione dei contatti (a seconda dei Cantoni, i collaboratori del tracciamento dei contatti cantonale, i medici, il personale medico specializzato o il medico cantonale) e lo immettono nell’app.

25. Se sono stato contagiato, devo immettere il codice Covid nell’app o posso ancora decidere di tenere per me il risultato del test?
Una volta che il personale addetto alla gestione dei contatti l’ha generato, il codice Covid è valido per 24 ore. Sta all’utente decidere se e quando immetterlo nell’app. Non vi è alcun obbligo a farlo. L’immissione o la non-immissione del codice è anonima: nessuno potrà mai stabilire se il paziente ha immesso o meno il codice Covid.

26. Ho sbagliato a immettere il codice Covid e l’app Swiss PT mi segnala l’errore. Che cosa devo fare?
Se l’utente sbaglia a immettere il codice quando è ancora al telefono con la persona addetta alla gestione dei contatti, le chiede di ripetere il codice o di generarne uno nuovo. Se invece sbaglia a immettere il codice dopo il colloquio telefonico, ritelefona alla persona addetta alla gestione dei contatti e le chiede di generare un nuovo codice. Chi non ha più sotto mano il numero telefonico, può contattare l’infoline coronavirus (+41 58 463 00 00, in servizio tutti i giorni 24 al giorno).

27. Che cosa devo fare se vengo informato di aver avuto un contatto con una persona infetta?
Le persone che vengono informate dall’app di avere avuto un contatto con una persona infetta sono libere di scegliere come reagire. L’app segnala il numero di un’infoline a cui ci si può rivolgere per maggiori informazioni restando anonimi. Sta a voi decidere se farne uso. L’app raccomanda inoltre di fare l’autovalutazione sul coronavirus proposta in Internet o di chiedere consiglio a un medico e di mettervi volontariamente in quarantena se doveste sviluppare dei sintomi.

28. Posso ancora andare a lavorare se vengo informato di avere avuto un contatto con una persona infetta?
Se avete sintomi, fate l’autovalutazione proposta in Internet e seguitene le raccomandazioni. Oppure telefonate a un medico o a una struttura sanitaria. Se invece non avete sintomi, potete andare a lavorare. Continuate ad attenervi rigorosamente alle regole d'igiene e di comportamento vigenti e sorvegliate il vostro stato di salute. L’app non può sapere se al momento del contatto tra voi e la persona infetta c’era una parete in plexiglas o se quest’ultima portava la mascherina igienica. Sarebbe dunque sproporzionato disporre la quarantena. È tuttavia raccomandata, per quanto possibile, la quarantena volontaria. In questo caso però non si ha attualmente diritto alla continuazione del versamento dello stipendio.

29. Se ricevo la segnalazione di un contatto con una persona infetta, entro quanto tempo devo informarne il mio datore di lavoro?
Chi è stato per almeno 15 minuti a meno di due metri di distanza da una persona risultata positiva al test del coronavirus quando questa era già contagiosa, riceve un messaggio in cui lo si invita a telefonare all’infoline citata dall’app per stabilire come procedere. Di norma nessuno è tenuto a informare il datore di lavoro di avere avuto un contatto con una persona infetta. Se però, sulla base dell’accertamento telefonico, si decide di mettersi in quarantena volontaria, il datore di lavoro dovrebbe esserne naturalmente avvertito.

30. Continuo a percepire lo stipendio se decido di mettermi in quarantena?
In caso di quarantena volontaria, il datore di lavoro non è tenuto a continuare a versare lo stipendio. Chi si mette volontariamente in quarantena perché è stato avvertito dall’app di aver avuto un contatto con una persona infetta deve telefonare a un medico o all’infoline dell’UFSP per informarsi su cosa deve fare. Se l’isolamento è stato disposto da un medico (certificato medico) o dalle autorità cantonali, lo stipendio è garantito. Nel caso di una quarantena disposta nel contesto del tracciamento dei contatti classico è invece indispensabile un ordine delle autorità cantonali.

Esempi concreti

31. L’app mi segnala che mi sono trovato in prossimità di una persona risultata positiva al test del coronavirus. Non ho ancora sintomi: che cosa devo fare?
Finché non avete sintomi non dovete sottoporvi ad accertamenti medici o a un test di laboratorio. Potreste già essere contagiosi, ma non ve ne accorgete ancora; proteggete la vostra famiglia e i vostri amici e conoscenti evitando i contatti non strettamente necessari nei 10 giorni successivi alla segnalazione. I primi sintomi compaiono di norma in questo lasso di tempo; sorvegliate le vostre condizioni di salute. Continuate a rispettare le regole d’igiene e di distanziamento sociale e monitorate il vostro stato di salute. Se compaiono sintomi, fate l’autovalutazione sul coronavirus che vi fornirà una raccomandazione adeguata alla vostra situazione.

32. L’app mi segnala che mi sono trovato in prossimità di una persona risultata positiva al test del coronavirus. Non mi sento molto bene: che cosa devo fare?
Fate l’autovalutazione sul coronavirus e seguite la raccomandazione che vi verrà data. Oppure telefonate al vostro medico curante o a una struttura sanitaria. Le persone con sintomi  potenzialmente riconducibili al nuovo coronavirus dovrebbero sottoporsi al test. Potreste già essere contagiosi; proteggete la vostra famiglia e i vostri amici e conoscenti restando a casa ed evitando i contatti; seguite le istruzioni sulla quarantena volontaria almeno finché non avete ricevuto il risultato del test; adottando questo comportamento contribuite a spezzare la catena di trasmissione del virus. Ulteriori informazioni sono pubblicate sul sito Internet dell’UFSP.

33. L’app mi segnala che mi sono trovato in prossimità di una persona risultata positiva al test del coronavirus. Devo informare tutte le persone con le quali sono stato personalmente a contatto? Che cosa devono fare?
Se non avete sintomi, non dovete informarle. Se avete sintomi, fate l’autovalutazione sul coronavirus e seguite la raccomandazione che vi verrà data. Oppure telefonate al vostro medico curante o a una struttura sanitaria.

34. L’app mi segnala che mi sono trovato in prossimità di una persona risultata positiva al test del coronavirus. Nello spazio pubblico ho sempre indossato una mascherina. Che cosa devo fare?
Continuate a rispettare le regole d’igiene e di distanziamento sociale, che restano importantissime anche se si usano le mascherine. Dato che ne avete sempre indossata una, la probabilità di un contagio è molto ridotta, ma non è da escludere del tutto. Per questo motivo, se compaiono sintomi potenzialmente riconducibili al nuovo coronavirus telefonate senza indugio al vostro medico curante e sottoponetevi al test.

35. L’app mi segnala che mi sono trovato in prossimità di una persona risultata positiva al test del coronavirus. Ho diritto di sottopormi al test?
Finché non avete sintomi non dovete sottoporvi ad accertamenti medici o a un test di laboratorio. Se lo desiderate, potete telefonare al vostro medico curante ed esporgli la situazione. Spetta fondamentalmente al medico decidere se nel vostro caso è indicato il test. Se invece avete sintomi potenzialmente riconducibili al nuovo coronavirus, il test è raccomandato. Fate dapprima l’autovalutazione sul coronavirus e seguite la raccomandazione che vi verrà data. Oppure telefonate al vostro medico curante o a una struttura sanitaria.

Costi

36. Installare l’app sul cellulare sarà gratuito?
Sì, l’installazione dell’app Swiss PT non costa niente. Dopo la sua introduzione ufficiale, l’app potrà essere scaricata gratuitamente dagli app store di Apple e Google. Ad eccezione di eventuali costi per il traffico dati, il suo uso è completamente gratuito.

37. Quanto mi costano le segnalazioni in entrata/in uscita?
Per poter ricevere una segnalazione dall’app Swiss PT, il vostro cellulare deve essere connesso a Internet. A seconda del contratto che avete stipulato con l’operatore di telefonia mobile, l’attivazione della funzione «Dati mobili» può generare costi per il traffico dati.

38. Quanto costa lo sviluppo dell’app e chi lo finanzia?
Il costo finale dell’app non è ancora quantificabile. I costi iniziali di progettazione e prototipazione sono coperti dai fondi per la ricerca dei politecnici federali di Losanna e Zurigo. L’ulteriore sviluppo e l’esercizio dell’app sono invece finanziati dalla Confederazione.

Varie

39. Che cosa devo fare se perdo il cellulare o ne acquisto uno nuovo?
Gli episodi di contatto degli ultimi 21 giorni sono memorizzati localmente nel dispositivo. Se perdete il cellulare o ne acquistate uno nuovo, questi dati non sono recuperabili. Su un dispositivo nuovo l’app Swiss PT deve essere reinstallata. A partire da quel momento gli episodi di contatto vengono nuovamente registrati nel cellulare ed eliminati automaticamente in modo irreversibile dopo 21 giorni.

40. Un negozio o un ristorante possono esigere dai clienti di avere installato l’app per poter entrare?
La fase pilota è disciplinata in un’ordinanza, in virtù della quale non è possibile impedire in maniera vincolante ai gestori privati, per esempio di una palestra o di un ristorante, di prevedere come requisito per l’accesso l’installazione dell’app. Tuttavia l’UFSP raccomanda anche ai privati di considerarla uno strumento volontario, poiché l’app non è in grado di fornire informazioni sullo stato di salute delle persone.

41. L’app Swiss PT potrebbe essere installata anche su braccialetti fitness o smartwatch?
L’app Swiss PT può essere installata sui dispositivi mobili che soddisfano i seguenti requisiti: ultima versione del sistema operativo iOS (almeno versione 13) o Android (almeno versione 6); accesso agli app store di Apple e Google; connessione Internet attivata; Bluetooth (BLE) attivato; 10 MB di spazio libero in memoria. Molti braccialetti fitness non soddisfano questi requisiti.

42. L’app Swiss PT funziona anche all’estero o tramite provider esteri?
L’app Swiss PT funziona ovunque e anche tramite provider internazionali. Tuttavia non ha senso utilizzarla all’estero, dove non ci sono altri utenti o ce ne sono pochi. Sono in corso accertamenti e sforzi per rendere compatibili tra loro le app di tracciamento che utilizzano il protocollo decentralizzato DP-3T. Tuttavia in una prima fase l’app Swiss PT è stata pensata per il territorio svizzero. Per i frontalieri e le persone che si recano spesso in Svizzera vale comunque la pena di scaricarla e utilizzarla. In linea di principio, l’app Swiss PT è disponibile per chiunque.

43. Quali sono i risultati dei primi test effettuati con l’esercito svizzero?
Sono state effettuate più che altro prove tecniche di taratura per migliorare la misurazione delle distanze basata su Bluetooth.

44. L’app Swiss PT è utilizzabile anche dai disabili?
Al momento dell’introduzione sarà disponibile una versione dell’app Swiss PT che in linea di principio sarà utilizzabile anche dalle persone ipovedenti.

45. Quale percentuale della popolazione deve utilizzare l’app affinché sia efficiente?
Quante più persone utilizzano l’app, tanto maggiori saranno la sua efficacia e la probabilità di riuscire a riconoscere e segnalare i contatti rilevanti. Le applicazioni digitali possono completare il tracciamento dei contatti tradizionale effettuato dai Cantoni e aiutare a risalire ai contatti delle persone che si sono infettate. Secondo uno studio dell’Università di Oxford, per contenere l’epidemia dovrebbe partecipare alle misure di quarantena durante la fase di contenimento dal 55 al 65 per cento della popolazione. Il tracciamento dei contatti tradizionale e l’app si completano a vicenda.

46. Qual è il rapporto tra l’app Swiss PT e il tracciamento dei contatti tradizionale?
Le persone informate dall’app non hanno alcun contatto diretto con il tracciamento dei contatti tradizionale. Il contatto avviene soltanto quando vengono inviate ai medici cantonali dal medico di famiglia, vale a dire quando seguono il normale percorso di trattamento medico. Se una persona risulta positiva al test, il risultato viene dichiarato in conformità all’obbligo di dichiarazione previsto dalla legge sulle epidemie. Ciò consente al servizio del medico cantonale incaricato della ricerca dei contatti di telefonare alla persona per accertarsi che si sia isolata e per compilare un elenco di persone con le quali è entrata in contatto stretto. Se la persona che si è sottoposta al test dispone di un’app, il servizio del medico cantonale che si mette in contatto con lei genera anche il codice Covid su un sito web dell’UFSP, a condizione che abbia ricevuto il diritto di accesso dalla persona testata.

47. Perché dovrei utilizzare l’app Swiss PT se mi dice quello che so già: di andare dal medico se ho sintomi?
L’app vi indica che vi siete esposti a un rischio. In questo modo nei giorni successivi potete fare attenzione a eventuali sintomi e anche interpretarli meglio. Inoltre potete proteggere la famiglia, gli amici e le persone che hanno avuto a che fare con voi evitando contatti non strettamente necessari nei dieci giorni successivi all’incontro con una persona infetta.

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