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ZURIGOCollisione sfiorata tra due aerei: controllore di volo scagionato

06.05.20 - 17:00
L'episodio risale al 15 marzo del 2011. Dopo la decisione del TF, il ministero pubblico ha rinunciato al ricorso
Archivio Keystone
Fonte ATS
Collisione sfiorata tra due aerei: controllore di volo scagionato
L'episodio risale al 15 marzo del 2011. Dopo la decisione del TF, il ministero pubblico ha rinunciato al ricorso

ZURIGO - Un controllore di volo che nel 2011 aveva rischiato di provocare una collisione tra due aerei all'aeroporto di Zurigo è stato definitivamente assolto dalla giustizia zurighese. Il Tribunale federale (TF) aveva accolto il suo ricorso lo scorso novembre, rinviando il dossier al Tribunale cantonale. Il Ministero pubblico ha ora ritirato il sua appello contro la sentenza di primo grado.

Il fatto del 2011 - Il “quasi incidente” si era verificato il 15 marzo 2011. Il dipendente di Skyguide aveva dato il via libera al decollo di due aerei con un intervallo di quaranta secondi. Gli Airbus erano partiti quasi insieme su due piste destinate a incrociarsi. Un equipaggio aveva capito la situazione quando ormai viaggiava a 250 km/h, ed era riuscito a frenare bruscamente prima dell'intersezione.

Assolto e poi condannato - In prima istanza, il Tribunale distrettuale di Bülach (ZH) lo aveva prosciolto. Ma nel dicembre 2018, il Tribunale cantonale di Zurigo aveva ribaltato la decisione, infliggendo all'interessato una pena pecuniaria sospesa di 90 aliquote giornaliere da 210 franchi.

Il ricorso al TF - La massima istanza giudiziaria zurighese lo aveva considerato colpevole di perturbamento colposo della circolazione pubblica. Ma l'ex uomo radar - rimasto in seno a Skyguide ma con un'altra funzione - aveva presentato ricorso davanti al TF.

Una minaccia «astratta» - Lo scorso novembre i giudici federali si erano pronunciati in suo favore, annullando la condanna di secondo grado e rinviando il dossier al tribunale cantonale. Stando alla corte losannese, il reato contestato al controllore presuppone l'esistenza di tre condizioni: la negligenza dell'autore, una messa in pericolo concreta della vita o dell'integrità corporale e un legame di causalità e adeguato tra i primi due elementi. Ma quanto accaduto a Kloten, rilevava il TF, è restato una minaccia astratta, non realmente concretizzatasi.

Per finire, i giudici zurighesi non dovranno più esaminare il caso. Il Ministero pubblico cantonale ha infatti ritirato il ricorso contro l'assoluzione in primo grado. Alla fine prevale pertanto la sentenza del tribunale distrettuale di Bülach.

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