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SVIZZERAÈ in arrivo la recessione: le previsioni degli esperti

14.03.20 - 11:18
Il Pil elvetico in calo dello 0,2 per cento. Gli scenari elaborati da Raiffeisen
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È in arrivo la recessione: le previsioni degli esperti
Il Pil elvetico in calo dello 0,2 per cento. Gli scenari elaborati da Raiffeisen

BERNA - La Svizzera sta per entrare in recessione. Ne sono convinti gli economisti della Raiffeisen. E la colpa è, naturalmente, del coronavirus. Nel 2020 il Pil elvetico potrebbe diminuire dello 0,2 per cento. Ma le previsioni negative valgono per tutto il mondo. Ecco gli scenari elaborati dalla banca. 

Effetto “collo di bottiglia” - In Svizzera il rallentamento dell’economia, secondo le previsioni di Raiffeisen, sarà determinato da due fattori. «Da un lato il crollo della crescita globale e possibili strozzature nelle catene di approvvigionamento internazionali» spiega Martin Neff, capo economista della banca. «Contemporaneamente, le misure adottate dal governo e dai Cantoni influenzeranno l’economia direttamente. Un segno verrà lasciato inevitabilmente nella ristorazione e nel settore degli eventi».

L’Europa frena - Raiffeisen prevede anche una recessione, più marcata, nella zona euro. Il Pil dovrebbe scendere dell0 0,4 per cento nel 2020. Questo non solo a causa della paralisi dell’economia italiana. «Anche altri paesi stanno adottando misure drastiche. Ad esempio l’Austria, che ha bloccato i confini». 

L’onda lunga negli States - Negli Stati Uniti è previsto un urto più a lungo termine. La crescita per quest’anno dovrebbe ancora attestarsi attorno allo 0,9 per cento. «Si prevede che gli Usa saranno colpiti per ultimi» spiega Neff. «Ma il numero dei contagi è poco trasparente, il virus potrebbe essere già molto più diffuso di quanto si pensa oltre Oceano». Gli effetti del blocco dei voli deciso da Trump si sono subito sentiti a Wall Street. 

In Cina lento recupero - Nel Celeste Impero l’economia sta lentamente riprendendosi. La normalizzazione sarà però necessariamente cauta. «Si vuole evitare che tornando al lavoro troppo presto si scateni una nuova ondata di infezioni». In Cina la crescita del Pil dovrebbe scendere al 4,8 per cento, rispetto al 6,1 per cento previsto prima dell’epidemia. Uno scenario peggiore è previsto per il Giappone, il cui Pil dovrebbe scendere a -0,5 per cento. Questo anche perché «il paese ha preso misure eccessivamente caute, nonostante il numero di contagi non ancora elevato» conclude Neff.

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