Sono una sessantina i giovani pro clima che hanno interrotto stamattina i dibattiti in Consiglio nazionale. Una 15enne risponde alla domanda di Quadri sulla sicurezza
BERNA - Questa mattina una sessantina di giovani ha interrotto i dibattiti in Consiglio nazionale, srotolando uno striscione e intonando “Bella ciao". Sullo striscione era leggibile la scritta "Final countdown - mancano 16 mesi" (per contenere l'innalzamento delle temperature a 1,5 gradi devono essere adottate misure per la riduzione delle emissioni entro la fine del 2020).
«Volevamo scuotere i nostri politici - ha spiegato a 20 Minuten Paula Schmid, 15enne di Zurigo -. Il tempo stringe e poi sarà troppo tardi».
«Ma come funzionano le misure di sicurezza a Palazzo federale visto che per far entrare un singolo ospite bisogna fare una specie di check in aeroportuale con tanto di metal detector?», aveva chiesto Lorenzo Quadri su Facebook, definendo gli attivisti «nullafacenti climatici pseudomolinari». Gli risponde Paula: «Quando abbiamo scoperto casualmente della possibilità di una visita di gruppo (fino a 99 persone) a Palazzo federale, ne abbiamo approfittato».
Poiché le manifestazioni politiche sono vietate all’interno e all’esterno di Palazzo federale, l’azione è stata pianificata con precisione. «Inizialmente volevamo “indossare” parti dello striscione, avvolgendoli attorno al corpo. Poi abbiamo deciso di nasconderli nello zaino».
Quando sono entrati, però, è stato detto loro che potevano essere portati all’interno un massimo di 20 borse. «Siamo stati fortunati, l’ultimo pezzo dello striscione si trovava proprio nel ventesimo zaino».
Dopo alcuni minuti sono intervenuti alcuni agenti della sicurezza che, con le buone maniere, hanno invitato i manifestanti ad andarsene. I giovani hanno lasciato la tribuna senza opporre resistenza. Gli agenti hanno in seguito raccolto alcuni oggetti, striscione compreso e, in seguito, chiesto i documenti agli attivisti. «Poi ci hanno fatto lasciare lo stabile, perché le nostre azioni erano contrarie alle regole di Palazzo Federale».
«L’umore era eccezionale - conclude Paula -. Alcuni “senatori” ci hanno anche applaudito».
Poche ore dopo il Nazionale ha accolto una mozione di Jürg Grossen (Verdi liberali Berna) che chiedeva l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei. La Commissione dell'ambiente della Camera dei cantoni ha già proposto di integrare questo balzello nella revisione della legge sul CO2. Gli Stati devono ancora esprimersi.