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BERNAOnda viola in Svizzera: centinaia di migliaia in piazza per le donne

14.06.19 - 21:07
Soddisfatte le aspettative degli organizzatori che miravano per lo meno ad eguagliare il primo sciopero nazionale delle donne del 1991
Keystone
Onda viola in Svizzera: centinaia di migliaia in piazza per le donne
Soddisfatte le aspettative degli organizzatori che miravano per lo meno ad eguagliare il primo sciopero nazionale delle donne del 1991

BERNA - Un'ondata viola ha investito oggi la Svizzera: centinaia di migliaia di persone hanno preso parte alle azioni e alle manifestazioni organizzate in occasione del secondo sciopero nazionale delle donne per rivendicare una vera ed effettiva parità di genere.

Grande partecipazione - Difficile per ora quantificare la partecipazione, che soddisfa tuttavia le aspettative degli organizzatori: questi ultimi miravano per lo meno ad eguagliare il primo sciopero nazionale delle donne del 1991, che aveva richiamato in piazza circa mezzo milione di persone. «Il 14 giugno 2019 entra nella storia recente della Svizzera come la più grande manifestazione politica. (...) Diverse centinaia di migliaia di donne hanno partecipato alle azioni e agli scioperi odierni», si legge in una nota diffusa in serata dall'Unione sindacale svizzera.

A Berna, sulla Piazza Federale, cuore pulsante del "movimento lilla", le persone erano nel pomeriggio quasi 40mila, munite di magliette, foulard e striscioni color lilla. Stando agli organizzatori con la chiusura dei negozi e degli uffici l'affluenza ha raggiunto in serata le 60mila presenze. Partito alle 17.30 dalla piazza antistante il Parlamento, il rumoroso e festante corteo viola, lungo oltre due chilometri, ha impiegato più di un'ora per sfilare nelle vie del centro storico della città federale.

A Zurigo la marcia in favore delle donne ha richiamato circa 70mila persone secondo gli organizzatori, a Basilea circa 40mila, mentre a Lucerna i partecipanti erano diverse migliaia. Molti i sostenitori della causa femminile accorsi anche Romandia: quasi 40mila a Losanna, oltre 12mila a Ginevra e a Friburgo, e poi ancora ondate del movimento lilla a Bienne, Neuchâtel, Delémont e in altre cittadine d'oltre Sarina.

In Ticino il sindacato Unia riferisce di circa 10mila manifestanti a Bellinzona, a cui si aggiungono le persone che hanno partecipato alle innumerevoli iniziative indette in tutto il territorio cantonale da collettivi ed organizzazioni femminili. Due pullman, partiti da Mendrisio e da Locarno, hanno percorso le strade del cantone portando le scioperanti a Bellinzona, dove alle 17.30 si è tenuta la grande manifestazione in Piazza del Sole.

I momenti salienti - Stamane alle 11.00 a Berna vi è stato il primo momento "ufficiale": la consigliera federale Viola Amherd e la presidente del Consiglio nazionale Marina Carobbio sono apparse sul selciato davanti a Palazzo federale, accompagnate da altre rappresentanti politiche quali la presidente dei Verdi Regula Rytz (BE), Isabelle Moret (PLR/VD), Edith Graf-Litscher (PS/TG), Margret Kiener Nellen (PS/BE) e Yvonne Feri (PS/AG). La folla presente le ha accolte con rumoroso entusiasmo. La presidente del Consiglio nazionale aveva deciso la scorsa settimana la sospensione, poco prima delle 11.00, della seduta della Camera del popolo per consentire alle parlamentari di partecipare brevemente alla manifestazione. Iniziativa che non ha mancato di suscitare le ire di alcuni parlamentari dell'area borghese.

Innumerevoli le iniziative nel resto del paese, da quelle più intime tra le quattro mura domestiche - astensione dai lavori casalinghi e panni viola stesi al sole - a quelle ufficiali, quali l'incontro sulla Piazza federale, passando per le attività organizzate dai vari collettivi, dalle scuole, dalle chiese, da sindacati e da diverse associazioni. Pause caffè, pranzi in compagnia, passeggiate, workshop di danza, momenti di incontro, di discussione e di condivisione. Proiezioni di film, letture e comizi.

Lo sciopero - Nel pomeriggio poi, ovunque, sono iniziate le manifestazioni: le donne intenzionate a scioperare sono state invitate a interrompere il loro lavoro alle 15.24 - quando, stando alle statistiche sul divario salariale con gli uomini, avevano terminato il tempo di lavoro retribuito su una giornata di 8 ore - e a unirsi ai cortei.

Le prime azioni si erano già tenute allo scoccare della mezzanotte: a Losanna diverse "guardiane" hanno sostituito il collega maschio che per tradizione annuncia l'ora agli abitanti dalla torre della cattedrale. A Basilea il logo dello sciopero è stato proiettato sulla torre Roche, il più alto grattacielo della Svizzera. In diverse città alle prime luci dell'alba è iniziata la distribuzione di volantini con le rivendicazioni.

Anche giornali e siti di informazione hanno dedicato oggi pagine e articoli allo sciopero della donne. Diversi quotidiani svizzeri, fra cui La Regione, hanno tinto la testata di viola o pubblicato in prima pagina i simboli del movimento.

L'evento ripropone dopo quasi trent'anni i temi della prima 'grève des femmes' nazionale, tenutasi nel 1991. Quella di allora fu la più grande manifestazione di piazza nella storia elvetica, con oltre 500.000 donne che abbandonarono il loro posto di lavoro per protestare contro la discriminazione. In tante ritengono che - anche se alcune cose sono cambiate - da allora siano stati fatti pochi progressi reali.

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COMMENTI
 

elvicity 4 anni fa su tio
sono dello stesso parere...

sedelin 4 anni fa su tio
prova post

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
ah,qui funziona. per l'argomento sul leader proteste hong kong no....

MIM 4 anni fa su tio
Secondo il mio modesto parere, è stato un flop. Ma non hanno coraggio di ammetterlo. Nella storia, di questo 14 giugno non rimarrà niente.

beta 4 anni fa su tio
Le VERE donne non hanno bisogno di simili pagliacciate ! Quelle sanno esattamente come fare e come ottenere ; non con quella che hanno mah con il cervello usato come si deve . Buona domenica .

jo18 4 anni fa su tio
L’assistenza per rientrare nel mondo del lavoro dovrebbe già essere garantita dagli URC per uomini e donne, non vedo perchè debba essere agevolata in qualche maniera (quale a proposito?), se un uomo smette di lavorare per qualsiasi motivo, non viene particolarmente aiutato o sbaglio? Servizio militare obbligatorio per tutti o per nessuno. Non parliamo di cosa succede ad un uomo in caso di divorzio, (infatti quante si sposano solo per questo?). Cosí ci sarebbe qualcosa che assomiglia lontanamente ad una parità di diritti ( e doveri), purtroppo la natura ha deciso che un’ eventuale gravidanza debba essere portata avanti da una donna, non è parità ma è realtà, e come tale deve essere considerata, oltretutto avere digli non è obbligatorio. Io rispetto tutte le donne e non le reputo assolutamente inferiori, anzi. Peró ci sono ancora tanti uomini che la pensano diversamente, purtroppo non sarà una manifestazione simile, a fargli cambiare le idee, resta solo da sperare che col passare degli anni il loro numero si riduca e magari crescere i giovani con una mentalità migliore affinchè questo accada.

jo18 4 anni fa su tio
Io sono il primo a credere che donna e uomo debbano avere gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri, quindi stipendi uguali si, non è giusto ci sia una differenza se fanno lo stesso lavoro con lo stesso rendimento, ma quando (e se) una donna vuole avere figli, non si puó pretendere che un datore di lavoro accetti la confusione e la perdita di tempo e soldi che ció comporta ( chi ricomincia a tempo parziale, chi si assenta perchè il figlio non sta bene, ecc ecc.). Pensate in un’azienda dove lavorano decine di donne, se tutte fanno cosí, chi riuscirebbe a gestire il tutto? Quindi parità di stipendio a parità di lavoro, ma se un papà o una mamma si assenta dal lavoro per motivi personali/famigliari il tempo perso ne viene detratto. Congedi maternità e congedi paternità, entrambi o nessuno dei due.

beta 4 anni fa su tio
Risposta a jo18
Tra tutte le amenità lette un commento sensato ! Ritengo che le VERE donne non hanno bisogno di simili pagliacciate . Buona domenica .

elvicity 4 anni fa su tio
Risposta a beta
sono dello stesso parere
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