Il dispositivo per il rilevamento della velocità, piazzato in uno stallo, sta facendo discutere nel quartiere di Bruderholz. La pratica però è tutt'altro che insolita
BASILEA - «C’è un asilo nelle vicinanze ed è quindi comprensibile la presenza di un radar. Ma non credo sia giusto che occupi uno dei parcheggi blu». È l’osservazione critica di un lettore, che ha immortalato il dispositivo in uno stallo del quartiere Bruderholz di Basilea. «Non dovrebbero pagare il contrassegno?», al pari dei residenti autorizzati, si chiede retoricamente l’uomo.
Questione di sicurezza - Sfruttare gli stalli destinati ai veicoli per i controlli radar non è però una pratica insolita. Per piazzare un dispositivo è infatti necessario testare il passaggio e la sicurezza delle strade, come spiegano dal Dipartimento di giustizia e sicurezza di Basilea Città. È necessario garantire sempre il transito dei servizi di primo soccorso e non limitare in alcun modo la visibilità. E dato che questi test possono richiedere «un importanto sforzo», i dispositivi radar vengono quindi installati presso i parcheggi, «la cui sicurezza è già stata testata».
I radar semi-stazionari attivi nel cantone sono sei e - spiega la Polizia cantonale - vengono posizionati nelle zone in cui è stata rilevata una tendenza a circolare a velocità superiore al limite consentito. L’obiettivo non è “beccare” più automobilisti possibile ma prevenire. Per questo vengono posizionati in modo visibile, così da dissuadere i conducenti dal piede pesante.