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SVIZZERAMeglio lavorare che studiare, ma non in Ticino

12.06.19 - 16:53
La metà dei giovani preferisce sempre una formazione professionale. Meno attrattiva la maturità. Ticino in controtendenza: da noi pochi posti di tirocinio (33%), meglio scegliere la maturità (62%)
Depositphotos (Goodluz)
Meglio lavorare che studiare, ma non in Ticino
La metà dei giovani preferisce sempre una formazione professionale. Meno attrattiva la maturità. Ticino in controtendenza: da noi pochi posti di tirocinio (33%), meglio scegliere la maturità (62%)

BERNA  - Alla fine della scuola dell'obbligo la metà (51%) dei giovani svizzeri prende in considerazione la formazione professionale di base e un terzo (33%) una scuola di maturità. Un sesto di loro opta per una soluzione provvisoria (9%) o per una formazione transitoria (8%). In pratica, non è cambiato nulla rispetto a un anno fa.

È quanto emerge dall'ultimo "Barometro della transizione: scelte formative dopo la scuola dell'obbligo", commissionato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI) all'istituto demoscopico gfs.bern. Il rapporto dettagliato di questo "barometro" verrà pubblicato in luglio sul sito della SEFRI.

La maggior parte dei maschi (55%) prende in considerazione un tirocinio mentre molti meno scelgono una scuola di maturità (29%), precisa una nota odierna della SEFRI. Le femmine invece preferiscono le scuole di maturità (45%) alle formazioni professionali di base (41%). Inoltre, esse sono leggermente più numerose a propendere per una formazione transitoria (13% invece del 10%) o un anno intermedio (11% invece del 9%).

Riguardo alle regioni, nella Svizzera tedesca la domanda di posti di tirocinio tra i giovani è più alta (56%) rispetto al Ticino (29%) o alla Svizzera romanda (33%). Al contrario, nella Svizzera latina è nettamente più alto il tasso di giovani che intendono conseguire un attestato di maturità: 62% in Ticino e 57% in Romandia a fronte del 26% in Svizzera Tedesca.

Rispetto a un anno prima rimangono pressoché invariate anche le tre professioni più gettonate, ossia impiegato di commercio (19%), operatore sanitario (8%) e informatico (7%). Ma con enormi differenze tra i sessi : impiegato (13% maschi, 29% femmine), sanitario (2% e 18%) e informatico (12% e 1%). Una professione molto apprezzata dalle ragazze (10%) è poi quella di operatore socioassistenziale, praticamente snobbata dai maschi (1%).

In aprile, al momento del sondaggio, 84'658 giovani di età compresa tra i 14 e i 16 anni erano in procinto di compiere la propria scelta formativa post-obligatoria.

Il 57% di loro (47'873) ha già una soluzione che inizia direttamente dopo le vacanze estive: il 60% ha già sottoscritto un contratto di tirocinio, il restante 40% ha superato gli esami di ammissione o hanno accettato altre offerte.

Il numero totale di posti di tirocinio offerti dalle aziende nel 2019 ammonta a 81'340. La maggior parte fa capo ai settori di commercio (14'335), sanità e assistenza sociale (13'853), attività manifatturiere (11'042) ed edilizia (8440). Ad aprile il 67% dei posti era già stato assegnato.
 
 

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